INDICE:

Decimo Comandamento

2. La legge messa in vigore

 

Nel Sermone sul Monte Gesù applicò alcune delle leggi della Scrittura al cuore dell’uomo, ovvero dichiarò che la legge non ha solo un requisito per le azioni dell’uomo ma anche per il suo cuore. Dio, essendo totale nella sua sovranità, emette una legge totale.

Alcune delle implicazioni della legge come dichiarata nel Sermone sul Monte non sono entro l’ambito della legge civile o penale (Mt. 5:21, 22, 27, 28). Odiare nostro fratello, o guardare una donna con lussuria, sono offese che Dio può giudicare, ma la corte può giudicare solo se da tali sentimenti scaturisce qualche azione.

Alcune delle implicazioni della legge, se si tramutano in azione, sono coperte dal decimo comandamento. Abbiamo citato la causa per alienazione degli affetti.

Ancor più comuni sono quelle azioni, tecnicamente legali, che violano lo spirito della legge, azioni con le quali l’uomo espropria il patrimonio di altri mediante l’abuso della lettera della legge. La legge deve essere “confermata”, cioè messa in vigore in tutte le sue implicazioni, non un crudo legalismo che usa la legge per trasgredire la legge. Questo è chiaramente richiesto in Deuteronomio 27:26:

Maledetto chi non si attiene alle parole di questa legge, per metterle in pratica!”. E tutto il popolo dirà: “Amen”.

La traduzione del Moffat:

“Una maledizione sull’uomo che non darà effetto alle parole di questa legge!” E tutta la gente risponderà: “Così sia”.

Per citarne un esempio: la legge richiede il pagamento dei debiti; il mancato pagamento è una forma di furto quanto di spergiuro. Chi presta ha effettivamente bisogno di protezione per i prestiti commerciali perché molte persone sono dei “fannulloni parassiti” e fin troppo pronti a frodare i loro creditori. Però i contratti oggi sono usualmente disonesti a causa delle molte clausole che, mentre sono intese a proteggere contro i frodatori, diventano strumenti per frodare gli stolti e gli ignoranti. Oggi le clausole “scritte in piccolo” possono includere cose come la rinuncia alla difesa, responsabilità contingente, notifiche scritte, limitazioni di competenza, esclusioni di responsabilità, clausole di condizioni di salute pre-esistente, che penalizzano tutte l’individuo nei confronti della società commerciale o assicurativa. In un mondo di responsabilità limitata molti di questi contratti re-introducono un’illegittima forma di responsabilità illimitata. Il cristiano deve essere in favore della responsabilità illimitata, ma non in questo modo a senso unico. Entrambe le parti di un contratto dovrebbero essere governate dalle sue condizioni.

In un’analisi di uno di tali contratti, Jean Carper scrisse:

Poiché riluttanti a vendere la casa nella quale erano vissuti per 35 anni, una coppia, in uno stato della sponda occidentale firmò un contratto di 2.500 dollari per farla rinnovare. Sfortunatamente, tre settimane dopo, il loro contraente morì di un attacco al cuore, e i lavori non sono mai cominciati.

Poco tempo dopo la coppia ricevette una comunicazione da una compagnia finanziaria che richiedeva il pagamento mensile per ottemperare al contratto di 2.500 dollari. La coppia scrisse, spiegando la situazione, non fece pagamenti, e non ci pensò più. Due mesi dopo lo sceriffo portò loro i documenti che notificavano che la compagnia finanziaria aveva precluso il riscatto della casa e l’avrebbe messa all’asta, a meno che avessero prodotto i contanti per coprire il contratto più le spese legali. I due cercarono aiuto in ogni direzione ma non poterono mettere insieme la somma. In questo modo, incredibilmente, per pagare un lavoro mai fatto, la casa andò all’asta. Probabilmente del valore di 30.000 dollari, un funzionario della compagnia finanziaria l’acquistò per 20.000.

In un altro stato, una vedova di 56 anni acquistò un’assicurazione RC auto da una compagnia raccomandatale dal suo agente assicurativo. La sua polizza fu cancellata un anno dopo senza spiegazioni. Poi, quasi tre anni dopo, ella ricevette una lettera da un avvocato che le ordinava di pagare allo stato 241.49 dollari perché risultava responsabile di rivendicazioni contro questa compagnia ora defunta che un tempo aveva assicurato la sua auto. Poiché la somma era al di sopra dei suoi magri guadagni, ella fu costretta a una rata mensile finché l’intero importo fu pagato.

Come possono succeder queste cose? La spiegazione è nelle “condizioni di vendita” scritte in piccolo che compaiono su contratti d’installazione, polizze assicurativa, carte di credito: su quasi tutti i documenti legali che firmate. E come molti hanno toccato con mano, il loro potenziale di provocare un disastro non si possono sottostimare [1].

Nel primo caso, la coppia aveva firmato un contratto con rinuncia alla difesa, inconsapevoli del suo significato. Nel secondo caso, secondo la signorina Carper, la vedova aveva sottoscritto la polizza con una compagnia con responsabilità contingente, che in effetti “rende il possessore della polizza un parziale proprietario della compagnia e responsabile per il suoi debiti” [2].  La  Carper cita molti altri simili esempi di contratti che frodano gli inconsapevoli.

Questi contratti hanno una caratteristica in comune: la terminologia giuridica implica responsabilità di cui il firmatario non è al corrente. Per la persona media che possiede una carta di credito, un prestito, o un debito, sarebbe necessario un’avvocato per spiegare le trappole e i laccioli di tali contratti. Queste persone, però, sono precisamente quelle che non possono permettersi un avvocato. In questo modo, proprio quelle persone che hanno bisogno della supervisione di un consigliere legale sono quelle che non ne hanno praticamente accesso.

Dalle illustrazioni citate sopra compare un altro aspetto dei contratti. Lo stato è chiaramente implicato in ambedue, e altrettanto lo sono i tribunali. Gli affari dei tribunali sono sempre più gli affari dello stato, e di potenti creditori contro persone impotenti e sciocche. Quando pressato, lo stato abolisce una forma di estorsione legale, lasciando scappatoie per molte altre. Le riforme giuridiche dell’ultimo paio di generazioni, intese a “proteggere” il piccolo, il “popolino” hanno solo lasciato queste persone ancor più vulnerabili. In più, il governo federale ha spalancato la strada per il credito più facile e in questo modo per più sfruttamento. Infatti, il governo si è vantato di aver facilitato l’acquisto della casa, ma i mutui a 30- 35 anni hanno portato a costruzioni di infima qualità, a una moltitudine di frodi, e a uno sfruttamento della gente radicato ancor più in profondità. Le riforme di uno stato che nega Dio non meritano più fiducia delle riforme di un uomo con la pistola in mano che ci deruba del nostro denaro.

Con ciò non si nega che alcuni, limitati, passi legali non siano per il bene, né che alcuni giudici istituiscano misure oneste. È la direzione basilare delle legge che ci preoccupa. (Un tassista di New York ha riportato che un ladro che lo ha derubato del suo taxi e del suo denaro gli ha restituito il necessario per tornare a casa in metropolitana con un’aria di nobiltà e generosità.)

Un esempio di riforma da parte di un giudice apparentemente premuroso è l’opera del Giudice M. Peter Katsufrakis della corte per le cause minori Divisione 4 della Corte Municipale di Los Angeles.

La corte per le cause minori, voluta come sostegno per persone ordinarie con piccole rivendicazioni e prive di mezzi per pagare gli onorari legali, è diventata un’agenzia di recupero crediti per compagnie finanziarie, negozi e servizi. La maggior parte delle loro cause erano vinte per default perché gli accusati non si presentavano. Non si presentavano perché i vari accusati potevano abitare da qualsiasi parte in California, dal confine con l’Oregon a quello col Messico e non potevano permettersi il viaggio a Los Angeles per il processo. La compagnia implicata avviava il procedimento a Los Angeles, la sua sede, sapendo che avrebbe vinto per abbandono. Il Giudice Katsufrakis fece in modo che tutti i casi simili venissero svolti nella giurisdizione in cui viveva l’accusato o dove fosse avvenuto il contratto. Shaw riportò un dialogo di un’udienza:

Il rappresentante di un appaltatore aveva fatto un accordo con una coppia di giovani sposi ed ora l’appaltatore li stava portando in causa.
“L’appaltatore non ha fatto tutto quello che il suo rappresentante aveva detto che avrebbe fatto” disse il marito alla corte.

“Non posso essere vincolato da ciò che vi ha detto”replicò l’appaltatore, indicando il suo rappresentante. “Lui non era autorizzato a fare alcun accordo. Non è mio agente. Lui …” “Aspettate un momento” tagliò corto Katsufrakis. “Non provatevi a fare il gioco delle tra carte con me. Ho visto quest’uomo qui a rappresentala altra volte, e se ora mi vuole dire che non è un suo agente autorizzato, torno indietro sui registri e annullo tutte le sentenze nelle quali egli è stato coinvolto” [3].

Le corti per cause minori, comunque, non sono condotte con molto riguardo per la giustizia e sono considerate dai giudici un’infelice posizione dalla quale sperano di essere promossi.

Il carattere delle corti, dei giudici e del sistema giuridico non può essere mantenuto a lungo se il carattere delle persone è delinquenziale e degenere. Corti e giudici non esistono in un vuoto: sono parte della fede, cultura e standard morale della gente in generale, della nazione di cui fanno parte. È un principio dei rivoluzionari che esista un profondo sfaldamento morale, che l’establishment sia malvagio per natura e in essenza, e la gente sia innocente e buona. Questo principio rivoluzionario sta alla base di quasi ogni radicalismo e conservatorismo, e porta alla mentalità che ascrive tutti i problemi alle cospirazioni e virtualmente neppure uno alla natura decaduta dell’uomo. Il cristiano ortodosso nega che esista uno sfaldamento morale tra l’establishment e le persone; invece, lo sfaldamento morale esiste tra tutte le persone non rigenerate, grandi e piccole, e i redenti di Dio. Questo sfaldamento morale non può essere coperto mediante rivoluzione ma solo per mezzo della rigenerazione. Affidarsi alle armi non è pertanto la risposta. Quando i cristiani si sono affidati alle armi nel passato, è stato di solito per auto-difesa, non come strumento di rigenerazione.

Il decimo comandamento proibisce l’utilizzo disonesto della legge per frodare il nostro prossimo. Una società che sia stabilita su un principio disonesto, su un fondamento privo della legge di Dio e contro Dio, farà inevitabilmente diventare la concupiscenza un modo di vivere, e il suo principio per ottenere ricchezza diventerà sempre più l’esproprio.

Deuteronomio 27:26 richiede che mettiamo in vigore la legge. Questo ci proibisce di “obbedire” la legge per mera negazione. Non possiamo fare la nostra corse aggirando gli ostacoli, evadendo con agilità tutte le violazioni della legge. Non c’è santità in tale percorso. Una maledizione è pronunciata su tutti quelli che non mettono in vigore la legge, che mancano di dare effetto o di “confermare” la legge obbedendola nel senso più pieno della parola. La legge deve essere obbedita dal cuore.

Note:

1 Jean Carper, “Before you Sign — Read the Fine Print”, in Family Weekly, supplemento al Santa Ana (Calif.) Register, 12 aprile, 1970, p. 13.

2 Ibid.

3 David Shaw, “Fair Shake, Small Claims Court Judge Leads Revolt” in Los Angeles Times, LXXXIX (Mercoledi mattina, 10 giugno, 1970), pp. 1, 18, 19.


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