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14. Il Giudice di tutta la terra

Genesi 19

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Nella sua preghiera Abrahamo aveva detto: “Il giudice di tutta la terra non farà egli giustizia?”. Nel distruggere Sodoma e Gomorra il Signore fece giustizia. Fu eseguita perfetta giustizia — perfino nel senso che Lot e la sua famiglia furono salvati. L’ira di Dio non è un furore incontrollabile. Nel mezzo del giudizio, risparmiò Lot. In questo modo la sua giustizia fu glorificata tanto nella distruzione di Sodoma quanto nella liberazione di Lot. 

Nella salvezza di Lot la preghiera di Abrahamo era stata accolta. “Dio si ricordò di Abrahamo e fece allontanare Lot di mezzo al disastro”. Dio aveva risposto alla preghiera di Abrahamo e aveva fatto di Abrahamo un collaboratore nella liberazione di Lot e nella distruzione di Sodoma. Mediante la preghiera di Abrahamo il giudizio fu dimostrato essere giusto.

Il Signore mise alla prova la peccaminosità degli abitanti di Sodoma esponendo i suoi angeli, nei quali egli stesso era presente, alla loro empietà. Fintanto che la legge del Signore ha ancora la seppur minima presa sulla gente, il legame col Signore non è ancora stato reciso e gli uomini non hanno ancora peccato fino all’estremo. Fino a quel momento, le parole di Lot avevano apparentemente avuto qualche significato per gli abitanti di Sodoma. Ora, però essi tagliarono l’ultimo legame. Nella loro passione contro natura, che rivelarono ora chiaramente e alla quale vollero dare libero sfogo, la loro empietà era giunta a piena maturazione. Dio giudica le persone secondo il loro legame che hanno con lui. Punendo Sodoma vendicò la sua giustizia il suo onore.

Fece lo stesso con Lot. Lot era senza  dubbio un credente. Questo è acclarato in II Pietro 2:7-8 dove si legge che Lot avvertì gli abitanti di Sodoma che la loro condotta era immorale. Egli sollecitò i due visitatori a passare la notte in casa sua perché temeva che non sarebbero stati al sicuro dal peccato dei sodomiti. Tuttavia, non si era staccato dall’ambiente in cui viveva. Aveva permesso che le sue figlie si fidanzassero con sodomiti e addirittura prese tempo quando gli angeli lo esortarono ad uscire. Forti legami lo vincolavano ai suoi possedimenti e all’affluenza di Sodoma. Per quanto riguarda la sua fede, procedeva a velocità ridotta.

In un certo senso anche Lot fu colpito dal giudizio. È evidente da ciò che accadde a sua moglie e alla sua posterità: la vita di sua moglie finì nel giudizio e i suoi discendenti furono sommersi nel paganesimo. Lo stile di vita sodomita sopravvisse nelle sue figlie, le quali non solo commisero un peccato grave che coinvolgeva il loro padre ma rivelarono il peccato senza vergogna nei nomi che diedero ai loro figli: Moab che significa da mio padre, e Ben-ammi che significa figlio del mio popolo. La posterità di Lot andò persa anche se egli stesso fu salvato come mediante il fuoco.

Genesi 19 è enigmatico perché gli angeli dapprima  parlano e agiscono come se essi fossero stati mandati dal Signore a distruggere la città, mentre successivamente Lot si rivolge al Signore stesso che quindi parla di ciò che Lui sta per fare. Il Signore, davanti a cui Abramo si era parato per poter pregare, deve aver raggiunto gli altri due angeli quando Lot fu fatto uscire dalla città con la forza.

Quando raccontiamo ai fanciulli di questo giudizio dobbiamo indicare la giustizia del Signore il quale distrugge tutto ciò che non è più legato a Lui ma anche protegge qualsiasi cosa che ancora si aggrappa a a Lui: non solo Lot, ma anche Abrahamo, i suoi discendenti e tutto il popolo di Dio. Per amore di Cristo, quella giustizia divina per cui Sodoma fu rovesciata è allo stesso tempo un scudo di protezione che provvede rifugio per la vita di fede. Vediamo allora che Abrahamo fece bene ad adorare il Signore per aver magnificato la sua giustizia.

          Concetto principale: La giustizia del Signore è rivelata in modo che i credenti
possano prendervi rifugio.

          Smisurata empietà. I due angeli che avevano accompagnato l’Angelo dell’Eterno nella sua visita ad Abrahamo proseguirono sulla strada verso Sodoma. Dio voleva che si accertassero se il peccato di Sodoma avesse raggiunto il limite assoluto. Quando giunsero a destinazione verso sera, Lot era seduto alla porta di Sodoma. Egli s’inchinò davanti a loro e li invitò a passare la notte a casa sua. Risposero che avrebbero trascorso la notte in strada, cosa che era possibile in quella parte del mondo. Dormendo per  strada avrebbero avuto un’opportunità di osservare la peccaminosa vita notturna di Sodoma. Poiché Lot era al corrente che di notte nessuno era al sicuro dalle abominazioni di Sodoma, fece pressione sui due uomini perché entrassero in casa sua. Questo evidenzia che Lot aveva lui stesso resistito i peccati di Sodoma. Gli uomini accettarono il suo invito e cenarono alla sua tavola.

Prima che i due si coricassero a dormire, gli uomini della città circondarono la casa e chiesero che Lot consegnasse loro i suoi due ospiti in modo che essi potessero sottoporli alle loro abominazioni sessuali. Lot uscì di casa e cercò di far ragionare i sodomiti. Cercò perfino di distrarre gli uomini eccitati offrendo loro le sue figlie al posto degli ospiti, ma essi rifiutarono di dargli ascolto. Si sollevarono contro Lot chiedendo: “lasceremo che questo straniero faccia il giudice impedendoci di fare quello che vogliamo?” Spinsero violentemente nel tentativo di entrare in casa di Lot.

Perciò i due uomini tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. Poi colpirono gli uomini al di fuori con una forma di cecità talché non poterono più distinguere chiaramente ciò che vedevano e non potevano trovare la porta. Dio punisce in questo modo i suoi nemici. Quegli uomini di Sodoma simboleggiano tutti i nemici di Dio che sono tutti stati accecati: non riconoscono ciò che vedono per ciò che è e non sono consapevoli della mano del Signore nella vita degli uomini.

Gli uomini di Sodoma erano stati esaminati. Era chiaro che non si tiravano indietro dal più orribile dei peccati. La parola di Lot non sortiva più nessuna impressione in loro. Se abbandoniamo il Signore egli ci abbandona a ogni iniquità.

          La giustizia di Dio come un rifugio.  Ora i due uomini rivelarono a Lot la loro identità e gli dissero che erano stati mandati da Dio a distruggere la città. Sollecitarono Lot a radunare la sua famiglia e fuggire. Lot aveva solo due figlie ma erano ambedue fidanzate in procinto di sposarsi a uomini di Sodoma. A causa del lassismo di Lot, la sua famiglia si stava già liberamente mescolando con i sodomiti. Quando sollecitò i futuri generi a fuggire con lui essi gli risero in faccia. Come ci si poteva aspettare, da uomini di un mondo peccaminoso, che credessero la Parola del Signore?

Mentre succedeva tutto questo, la notte era trascorsa e l’alba stava giungendo. I due uomini sollecitarono Lot che facesse presto perché Dio avrebbe distrutto la città quel mattino. Ma Lot si attardò, incapace di separarsi dalla sua vita a Sodoma e dai suoi possedimenti lì. Perciò i due uomini presero lot a la sua famiglia per mano e li condussero fuori città dicendo loro di non guardare indietro. Ordinarono loro di fuggire attraverso tutta la valle dietro le colline lontane.

Anche a quel punto Lot voleva saperne più del Signore il quale si era appena ricongiunto con gli angeli. La vita di Lot era basata non sulla fede nel Signore ma sulla paura. Così chiese il permesso di rifugiarsi nella piccola città di Tsoar, che il Signore poteva certamente risparmiare perché era così piccola. La pazienza di Dio fu certamente molto grande perché concesse a Lot ciò che desiderava.

Era perfettamente evidente che Dio non salvò Lot perché lo meritasse. Lot dimostrava continuamente la sua debolezza. Tuttavia, era un credente ed era legato al Cristo. Pertanto il nome di Dio era vincolato a quello di Lot. Per amore del proprio nome ed onore, il Signore risparmiò Lot e lo coprì con lo scudo della sua giustizia.

          Il riconoscimento della giustizia di Dio. Non appena Lot  e la sua famiglia furono stati evacuati dalla città, il Signore mandò zolfo e fuoco sull’intera regione. Il fuoco dal cielo fece prendere fuoco anche a tutto ciò che era infiammabile sulla terra. Poco dopo la valle era andata in fumo.

I membri della casa di Lot non condividevano il suo legame col Signore. Sua moglie non era capace di staccarsi da ciò che stava lasciando indietro e non potè trattenersi dal guardare indietro. Perciò Dio, nel suo giudizio, prese la sua vita. I vapori di sale la colpirono ed ella divenne una colonna di sale.

Il giorno stesso, presto al mattino, Abrahamo andò al luogo dove era stato davanti al Signore in preghiera. Da lì poteva vedere il fumo salire dalla valle, come il fumo di una fornace. Mentre era lì, non si ribellò al Signore. Invece, deve essersi prostrato davanti a lui e averlo adorato per la sua giustizia, la quale da un lato implica un terribile giudizio per tutti gli empi e dall’altro provvede un rifugio per i credenti. Quando seppe della liberazione di Lot deve aver ringraziato il Signore in modo speciale e avrà riflettuto su come il Signore aveva ascoltato la sua preghiera.

          I discendenti di Lot tagliati fuori. Lot non poté restare neanche a Tsoar. Era chiaramente soverchiato dalla paura che il giudizio avrebbe colpito anche lui prima o dopo. Ripensò alla propria ostinazione nel chiedere il permesso di rifugiarsi a Tsoar. Perciò salì alle colline dove gli era stato comandato di andare fin dall’inizio. Lì visse con le sue due figlie in una grotta, lontano da ogni contatto umano. Un tempo Lot aveva cercato il contatto umano nel modo sbagliato. Ora, come conseguenza della sua paura e spavento era diventato un totale emarginato. Quelli che non godono la vita nel modo indicato da Dio, che rifiutano di vivere dalla mano di Dio per fede, perderanno anche questa vita terrena.

Dunque la discendenza di Lot si sarebbe interrotta? Le sue figlie vivevano con lui lontano dalla gente e la possibilità che di sposarsi sembrò loro fuori discussione. Pur tuttavia riuscirono a soddisfare il loro desiderio per della progenie in un modo terribilmente peccaminoso. Ciascuna ebbe un figlio mediante il solo maschio a disposizione: il loro padre. Questi due figli ovviamente nacquero dal peccato e dall’incredulità. Non ebbero parte nella benedizione del patto fatto con Abrahamo e crebbero da pagani. Da loro sorsero i Moabiti e gli Ammoniti, due nazioni correlate al popolo d’Israele che discese da Abrahamo. Ciò nonostante, questi discendenti di Lot furono annoverati tra i nemici d’Israele e divennero avversari della benedizione d’Israele.

Lot fu salvato, ma i suoi discendenti furono perduti davanti al Signore. Lot stesso conobbe il Signore, ma la sua progenie non ebbe parte nella benedizione del popolo di Dio. Le cose andarono in quel modo in parte a causa dei peccati di quei discendenti, ma Lot stesso fu da biasimare per il rifiuto di arrendersi completamente al servizio del Signore. Quel peccato del padre fu inflitto sui figli. Quanto a Lot, fu salvato come attraverso il fuoco.

La giustizia del Signore, che punisce il peccato fu rivelata anche a Lot. Come può questa giustizia essere uno scudo di protezione per i credenti se anch’essi sono pieni di peccato? Questo è possibile solamente a motivo dell’espiazione dei peccati fatta dal Signore Gesù Cristo mediante la sua morte sulla croce. Dio non vede più nessun peccato nei credenti ma li vede  come suoi figli. Li difende sempre e li protegge secondo la sua giustizia perché essi sono di sua proprietà. La giustizia del Signore, che è terribile per i suoi nemici, è il fondamento della sicurezza per i credenti.


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