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Sovranità in Azione – Oggi

Nel mondo moderno, la sovranità o signoria hanno cessato d’essere l’attributo di Dio e sono divenute l’attributo o dell’uomo o dello stato, o condivise da entrambi. Perfino quei teologi che parlano molto della sovranità di Dio tendono a limitarla alla salvezza, alla chiesa, alla teologia, il che significa in effetti negare la sovranità di Dio.

Nel nostro mondo odierno, lo stato si illude di essere divino, e si considera dio in terra. … Cosa possiamo dire della follia di coloro i quali sono uomini di chiesa, ministri e teologi, ma che insistono con la sovranità dello stato? Non solo lo fanno, ma insistono pure nel rivendicare un valido motivo Biblico per il loro peccato. Frignano piamente che bisogna dare a Cesare le cose che sono di Cesare, ma non daranno a Dio l’assoluta signoria e sovranità che gli appartiene (Mt. 22:21; Mc. 12:17; Lu. 20:25). Se rendiamo a Dio le cose che sono sue, la sola collocazione che Cesare potrà avere sarà in sottomissione al Signore: Cesare non sarà sottomesso al Signore se noi stessi non lo siamo.

Persino Bertrand Russel, un umanista militante, comprese il detto di Gesù: “Il consiglio di Gesù di dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio, è un tipico esempio di renitenza giudaica. Malgrado fosse un compromesso davanti alla domanda, costituisce non dimeno un rifiuto di riconoscere l’identità di Dio e dell’Imperatore” ( Wisdom of the West, p. 129). Precisamente. Io rendo a Cesare, al mio prossimo, a mia moglie e figli, come a tutti gli uomini, qualsiasi cosa sia loro dovuta sotto Dio, ma mai ciò che deve essere reso a Dio.

Definita in maniera molto semplice, sovranità significa un monopolio di potere e di legge. I due sono inseparabili: potere e legge sono attributi della sovranità. Per questo Cristo quale Signore e Re della Creazione, dichiara: “Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra.” Nei termini della sua sovranità, il Signore comanda che siano fatte discepoli “tutte le nazioni”, “insegnando loro di osservare tutte le cose io che vi ho comandato” (Mt. 28:18-20). La parola usata per “comandato” nel greco è entello (sostantivo entole), che significa ordinare, comandare. Entole veniva ogni tanto utilizzata come equivalente di torah, come nella versione dei LXX di Deuteronomio 17:19 “tutte le parole di questa legge”. Così, Cristo  presenta, come basilare al suo requisito regale, che i discepoli riconoscano che tutto il potere è suo e che è la sua legge che deve essere insegnata a tutti ed obbedita da tutti quelli che sono redenti e battezzati “nel nome del Padre e de Figlio e dello Spirito Santo”. Questa è una dichiarazione di sovranità molto chiara; rese ineludibile il conflitto tra la chiesa e Roma, tra Cristo e Cesare. Non possono esserci due Signori.

Ogni ordinamento sociale è un sistema di potere in attuazione e nelle interrelazioni; un ordinamento sociale è una struttura di potere ed un fede in atto. Il signore dell’ordinamento sociale è la fonte di potere in quel sistema. L’abilità e l’autorità di dominare uomini e istituzioni dipendono dalla fede in un potere sovrano. Quando la fede in quel signore declina, l’ordine sociale comincia a decomporsi e a collassare. (Egon Friedell, ne Cultural History of thr Modern Age, vide la Morte Nera come l’inizio del collasso della fede nell’ordine “medievale”, e la Prima Guerra Mondiale come il punto terminale della fiducia nella cultura moderna.) Oggi, i concetti umanistici di sovranità si stanno decomponendo; è d’obbligo per i cristiani presentare la sovranità di Cristo e i suoi diritti regali.

Uno di questi diritti è la sua legge, la legge biblica. La legge è una dichiarazione di causalità e di necessità; descrive l’ordine dell’essere. Nelle leggi naturali, gli scienziati cercano di determinare ciò che avviene uniformemente e necessariamente. La legge di Dio l’ordine divino di causalità e di necessità, come testimonia Deuteronomio 28. l’umanesimo ha eroso la dottrine della causalità e della necessità, e perciò della legge; per questo si sta disintegrando. Nel procedimento, la legge di Dio, il suo potere e la sua sovranità vengono apertamente rivendicate.


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