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Romani 15: 4-21

Gesù, la Bibbia e Tu.

La lettura delle Scritture di oggi è Romani 15: 4-21. Questo è uno di quei testi che è trascurato eppure è così ripieno di verità, e le varie verità in questo passo sono intessute insieme a formare un potente messaggio. Perciò, mentre leggo questo testo, leggetelo attentamente nel vostro cuore insieme con me e notate quanto complesse e interrelate sono la varie frasi per un meraviglioso messaggio.

Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza.
Ora il Dio della pazienza e della consolazione vi dia di avere gli uni verso gli altri gli stessi pensieri, secondo Cristo Gesù,
affinché con una sola mente e una sola bocca glorifichiate Dio, che è Padre del nostro Signore Gesú Cristo.
Perciò accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo ci ha accolti per la gloria di Dio.
Or io dico che Gesú Cristo è diventato ministro dei circoncisi a difesa della verità di Dio, per confermare le promesse fatte ai padri,
ed ha accolto i gentili per la sua misericordia, affinché glorifichino Dio come sta scritto: «Per questo ti celebrerò fra le genti, e canterò le lodi del tuo nome».
10 E altrove la Scrittura dice: «Rallegratevi, o genti, col suo popolo».
11 E di nuovo «Lodate il Signore, tutte le genti; e lo celebrino i popoli tutti».
12 Ed ancora Isaia dice: «Spunterà un germoglio dalla radice di Iesse, e colui che sorgerà per reggere le genti; le nazioni spereranno in lui».
13 Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.
14 Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri.
15 Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto piú arditamente, come per ricordarvi per la grazia che mi è stata data da Dio,
16 per essere ministro di Gesú Cristo presso i gentili, adoperandomi nel sacro servizio dell’evangelo di Dio, affinché l’offerta dei gentili sia accettevole, santificata dallo Spirito Santo.
17 Io ho dunque di che gloriarmi in Cristo Gesú nelle cose che riguardano Dio.
18 Infatti non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mezzo mio, per condurre all’ubbidienza i gentili con la parola e con l’opera,
19 con potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito di Dio; cosí, da Gerusalemme e nei dintorni fino all’Illiria, ho compiuto il servizio dell’evangelo di Cristo,
20 avendo l’ambizione di evangelizzare là dove non era ancora stato nominato Cristo, per non edificare sul fondamento altrui.
21 Ma, come sta scritto: «Coloro ai quali non era stato annunziato nulla di lui vedranno, e coloro che non avevano udito parlare intenderanno».

In questo passo delle Scritture Paolo sta giustificando il suo uso del Vecchio Testamento. Ha citato il Vecchio Testamento molte volte nei capitoli precedenti e in quello successivo ed ora ci sta dicendo perché fosse appropriato farlo. Il punto principale è il ruolo che la bibbia gioca nella vita cristiana. Perché la bibbia riesce a farvi cose che gli uomini non possono fare? Perché venite in chiesa aspettandovi qualcosa, oppure nulla e poi la bibbia vi fa qualcosa di totalmente inaspettato. Com’è che la Bibbia ha quel potere? E ci dimostra che leggere la bibbia, meditare la bibbia, udire la bibbia predicata può essere un’esperienza spirituale e soprannaturale.

Ebbene, adesso esaminiamo il nostro testo. Cosa dice Paolo della bibbia. Dice ecco perché posso citarla così tanto. Verso 4 “Infatti tutte le cose che furono scritte in passato (cioè nel tempo del Vecchio Testamento)  furono scritte per nostro ammaestramento”. Qui c’è la ragione per cui Paolo può citare così tanto la bibbia nell’epoca del Nuovo Testamento e anche noi possiamo farlo, perché le cose che furono scritte nel passato, qualsiasi cosa sia stata scritta, tutto quello che è stato scritto nel Vecchio Testamento, ha tutto del valore per la nostra istruzione. Abbiamo qui una grande dichiarazione che definisce la sufficienza delle Scritture. La sufficienza delle Scritture significa che qualsiasi cosa sia stato scritto in passato nel Vecchio Testamento come nel Nuovo Testamento è stato scritto per nostra istruzione. Nella bibbia non c’è nulla di obsoleto, nulla di irrilevante. Sia che parliate di qualcosa che va da Genesi a Malachia o da Matteo ad Apocalisse, ogni cosa nella bibbia è pertinente per la nostra vita. Tutto! E qui abbiamo una grande dichiarazione se abbiamo qualche amico che dice: ma io sono un cristiano del Nuovo Testamento voi potete rispondere: mi spiace di sentire questa cosa perché io non sono un cristiano del Nuovo Testamento, sono un cristiano della bibbia, che tutta la bibbia è applicabile alla mia vita e qui c’è questa grande frase, Paolo, ispirato dallo Spirito santo ha detto “Infatti tutte le cose che furono scritte in passato (il passato fa riferimento al suo tempo, cioè il Vecchio Testamento) qualsiasi cosa sia stata scritta nel Vecchio Testamento ha  valore pratico nei termini della nostra istruzione su come dobbiamo pensare di Dio, come dobbiamo vivere e come dobbiamo andare d’accordo reciprocamente e come dobbiamo rapportarci a Dio. Abbiamo qui dunque una testimonianza della stabile validità e sufficienza delle Scritture. Ora, notate cosa lo studiare la bibbia vi farà. Ecco com’è potente la bibbia. Che quando studiate o ascoltate, o sentite predicare questo libro del tutto sufficiente, osservate il verso 4, guardate cosa succede “Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza”. Perciò quando vi date alla bibbia, a permettere che formi la vostra mente e il vostro comportamento o dovunque vi conduca, ciò che produce in voi è perseveranza e consolazione o incoraggiamento. Perseveranza e incoraggiamento. La perseveranza è più che stoicismo. Lo stoicismo dice stringi i denti e sopporta. Questa non è perseveranza. La perseveranza è essere contenti con la volontà di Dio qualunque essa sia ed essere pazienti durante qualsiasi tempo difficile dobbiate attraversare sapendo che Dio ha un piano e uno scopo per tutto ciò che vi accade. Ed è mediante le Scritture, come è scritto: “mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza.” Così quando leggete la bibbia, studiate la bibbia, la ascoltate predicata, la meditate, gli effetti che può avere su di voi è di farvi pazienti, di farvi perseverare nelle prove e di darvi incoraggiamento. Incoraggiamento, motivazione. Ci sono volte in cui pur sapendo la differenza tra bene e male, pur conoscendo la volontà di Dio, non la facciamo. Ebbene, le Scritture non solo vi guidano nel cosa fare e cosa non fare ma leggere la bibbia e studiarla vi da anche l’incoraggiamento per fare ciò ch’è giusto e per evitare ciò ch’è sbagliato. Ambedue possono entrare nella vostra vita mediante la fedele e costante lettura delle Scritture. Non si leggono le Scritture per avere una sensazione di calma dopo un giorno frenetico, o dopo una notte d’insonnia. Si legge la bibbia per ricevere perseveranza e incoraggiamento. Perché? Perché quando leggete la bibbia, quando la udite predicata, quando la meditate, Dio stesso, personalmente direttamente produce queste cose in voi. Notate il verso successivo: “Ora il Dio della pazienza e della consolazione vi dia di avere gli uni verso gli altri gli stessi pensieri”. Questo è ciò che intendevo tempo fa quando dissi che lo studio e la lettura della bibbia possono essere un’esperienza spirituale e soprannaturale, voi potete avere una relazione con Dio onnipotente. Ogni qualvolta perseveranza, pazienza, contentezza, incoraggiamento, motivazione, stimolo, ogniqualvolta trovate una di queste cose nella vostra vita è Dio che ve l’ha messa mediante le Scritture, è Dio lo Spirito santo che l’ha fatto mediante le Scritture. Così voi siete in diretta relazione con Dio quando leggete la Bibbia credendo.

Ora, una cosa che questo passo evidenzia, che troviamo attraverso tutte le scritture e che è enfatizzato in modo particolare nella fede riformata e nella Confessione di Fede di Westminster e relativo catechismo è l’inseparabile collegamento e unità tra lo Spirito santo e le Scritture. Lo Spirito santo non lavora senza la Parola di Dio e la parola di Dio è impotente senza lo Spirito di Dio. Se tutto quello che avete sono le Scritture senza lo Spirito santo finirete in un freddo intellettualismo e razionalismo, se tutto quello che volete è lo Spirito senza la guida della Parola finirete nell’irrazionalismo, fanatismo e cose del genere. Lo Spirito e la Parola non sono mai separati. Ogni qualvolta lo Spirito santo opera nella vostra vita, opera mediante la Parola di Dio e la parola di Dio è impotente a portarvi perseveranza e incoraggiamento se non riceve potenza e luce dallo Spirito santo di Dio. Ora, quando Dio vi da’ questa perseveranza e questo incoraggiamento mediante questa bibbia totalmente sufficiente, notate cos’altro risulta. Verso 5: “Ora il Dio della pazienza e della consolazione vi dia di avere gli uni verso gli altri gli stessi pensieri, secondo Cristo Gesù, affinché con una sola mente e una sola bocca glorifichiate Dio, che è Padre del nostro Signore Gesú Cristo.” Perciò lettura e studio della bibbia che producono pazienza e incoraggiamento portano ad una chiesa che studia con fede la parola di Dio una stessa mente e una stessa voce.

Ora, cosa significa “una sola mente”? Ebbene, prima di tutto significa l’unità della fede, unità di dottrina, che se ognuno in una chiesa sta studiando la bibbia e la crede e ne parla con gli altri e ascolta la parola predicata nella proclamazione ufficiale della parola di Dio ci sarà unità in ciò che la gente crede. E più unificati siamo nella comprensione di ciò che la Bibbia insegna più diventiamo uniti gli uni con gli altri, e più percepiamo un senso di unità gli uni con gli altri, un sentimento che ci lega assieme, abbiamo la stessa mente, lo stesso modo di vedere la vita, lo stesso blocco di dottrine, la stessa visione del mondo, la stessa missione, la stessa dedicazione. Tutte queste cose scaturiscono da questa frase “una sola mente”. Perciò quando noi leggiamo e studiamo la bibbia, la ascoltiamo predicata, Dio crea tra di noi unità di pensiero, unità di dedicazione, unità di missione nella stessa mente. Non si può essere uniti in Cristo senza essere uniti nella verità. Cristo è la verità, la verità vivente di Dio, questa è la verità scritta di Dio e voi non potete essere uniti in Cristo senza essere uniti nella verità. Ogni vera unità nella chiesa è basata sull’unità nella verità. Questa è la ragione per cui le false dottrine sono così pericolose e noi cerchiamo di mettervi in guardia costantemente contro di esse perché le false dottrine possono distruggere una comunione fondata sulla verità.  Non c’è nient’altro che distrugga l’unità nella verità quanto le false dottrine. E questa è anche la ragione per cui se voi andate in una chiesa dove la comunione è basata non sull’unità della verità ma sull’unità dei sentimenti e unità di emozioni, e arriva qualcuno in una chiesa arminiana dove tutti si sentono uniti e comincia a predicare la verità, la verità distrugge la falsa comunione. La verità distrugge le comunioni basate sulle emozioni e il falso distrugge le comunioni basate sulla verità. Perciò dice: leggete la bibbia, studiatele, uditela predicata, e avrete pazienza e incoraggiamento e perseveranza, e avrete unità di pensiero, la stessa mente, un solo accordo, una stessa voce, che sarete capaci di parlare in modo unanime ad un mondo frammentato. Guardate al mondo in cui viviamo, è frammentato, rotto, non c’è unità, c’è falsa unità, ci sono tentativi di mostrare una unità esteriore perché la gente capisce di non avere unità. Per questa ragione abbiamo tutte queste cose che sono finte e che non funzionano. Perché abbiamo le olimpiadi? Le olimpiadi non sono solo per lo sport, ma servono a creare un senso di unità nazionale che la gente sa che non abbiamo. Perché abbiamo la massoneria? Perché bisogna avere qualche sorta di fratellanza che non sia in Cristo. Percepiscono questa frammentazione della cultura e quella unità di mente, unità di parola, unità d’intenti si può avere solo nella verità, che viene mediante lo studio della bibbia.

Ascoltate ciò che ha detto Calvino. Non c’è nulla nella bibbia che non possa contribuire alla vostra istruzione e all’ammaestramento della vostra vita. Sarebbe un insulto allo Spirito santo immaginare che ci abbia insegnato qualche cosa la cui conoscenza non ci porti qualche vantaggio. Dobbiamo anche sapere che tutto quello che possiamo imparare dalla bibbia conduce all’avanzamento della nostra devozione. Qui vediamo dunque quale ruolo la bibbia gioca nella vita e perché è così potente, è perché è la parola del tutto sufficiente e Dio produce proprio nella vostra vita quelle cose che la bibbia vi comanda di manifestare in essa. Ma c’è una ragione anche più profonda per spiegare perché la bibbia è una potenza così grande nella vostra vita. E questo è a motivo di ciò ch’è insegnato nel verso 7 e seguenti. È a motivo della rivendicazione per Cristo che è fatta in questi versi, perché il Cristo risorto è il ministro del Nuovo Patto. È lui stesso che usa il vostro studio biblico e la parola predicata per farvi essere ciò che vuole siate. Perciò quando voi avete esperienze in chiesa e o nella lettura privata della bibbia che sapete che possono essere prodotte solo da Dio voi non ringraziate il predicatore, ringraziate Cristo per aver operato nella vostra vita.

Ora fate attenzione, perché dovremo spiegare alcune parole in quanto la traduzione inglese è un po’ difficile. Ma questo è uno dei testi delle Scritture che preferisco. Verso 7 “Perciò accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo ci ha accolti per la gloria di Dio” e sta dicendo. Visto che avete una mente, una voce un accordo, accoglietevi gli uni gli altri. A chi stava parlando? Stava parlando ai deboli e ai forti. Voi che siete deboli, voi che siete più maturi, accoglietevi gli uni gli altri, giudei cristiani, gentili cristiani, accoglietevi gli uni gli altri, perché noi abbiamo una unità che il mondo non può produrre. Perché? Verso 8: “Or io dico che Gesú Cristo è diventato ministro dei circoncisi a difesa della verità di Dio, per confermare le promesse fatte ai padri” che versetto! Ma dovremo cambiare alcune parole. Legittimamente. La parola “ministro” è la parola dalla quale proviene la parola “diacono” è può essere tradotta ministro o amministratore. “Or io dico che Cristo è diventato ministro, o amministratore, verso o a favore della circoncisione. Cosa significa? Ebbene, cosa significa “circoncisione”? La circoncisione nel Vecchio Testamento era il segno del patto proprio come il battesimo è il segno del patto oggi. Nel Vecchio Testamento la circoncisione era il segno e sigillo del patto, era il marchio di Dio, era il modo di Dio di mettersi da parte quella famiglia per i suoi scopi ed era il modo pubblico con cui quella famiglia confessava di appartenere al Signore. Era il segno e suggello del patto fatto con Abramo. Perciò, quando dice che Cristo è diventato il ministro o amministratore  della circoncisione questo significa: Cristo è diventato il ministro del Patto che era suggellato con la circoncisione. Era il patto della circoncisione, la circoncisione era il segno del patto, e quindi sta dicendo che Cristo è diventato il ministro del patto. Il patto delle promesse di Dio. Questa è la ragione per cui dovette risorgere dai morti. Vi ricordate che dovette passare attraverso l’umiliazione perché stava portando le conseguenze del peccato, ma dovette anche essere esaltato per amministrare il patto. Per amministrare nella vita di tutti quelli per i quali è morto, tutte le promesse che Dio ha fatte loro nel suo patto. Perciò Cristo è il ministro del patto da parte  delle verità di Dio. Nel Vecchio Testamento quando parla della verità di Dio il più delle volte deve essere tradotta non solo veracità, non solo veritiera nel senso che Dio non mente mai, ma la parola verace è meglio tradotta con fedele. La verità di Dio è la fedeltà di Dio. Perciò Cristo è diventato il ministro del patto in nome delle fedeltà di Dio nei confronti del suo popolo, e poi notate: Cristo è venuto a confermare le promesse fatte ai padri. La parola “confermare” significa stabilire, significa mandare ad effetto; perciò qui il Signore Gesù Cristo che è risorto dai morti per amministrare il patto nel nome della fedeltà di Dio verso il suo popolo, ora opera dalla destra di Dio per confermare, stabilire e mandare ad effetto tutte le promesse pattizie date ai padri nel Vecchio Testamento. Così questo è ciò che Gesù sta facendo oggi. Gesù sta intercedendo per voi e me; Gesù sta conquistando i nostri nemici; e Gesù dalla destra di Dio si sta assicurando che tutte le promesse di Dio fatte ai padri del Vecchio Testamento diventino realtà nella vita di famiglie cristiane e nella vita della chiesa. Egli si accerterà che vadano ad effetto, per confermare la fedeltà di Dio in quanto origine di questo patto di grazia. Perciò c’è un mondo di teologia dentro a quel verso 8 ma questa è la ragione per cui lo studio della bibbia è un’esperienza soprannaturale. Questa è la ragione per cui la predicazione della bibbia è un’esperienza soprannaturale. Perché quando la bibbia è letta e meditata con fede, e predicata, Cristo, per la potenza dello Spirito santo, dalla destra di Dio è all’opera come amministratore del patto, che conferma la fedeltà di Dio facendo sì che tutte le promesse pattizie fatte ai padri nel Vecchio Testamento diventino realtà nella vostra vita. Perciò, ogni volta in cui Dio fa qualcosa, ogni qualvolta delle cose avvengono nella vostra vita a motivo di uno studio della bibbia è  a motivo di Cristo che per la potenza dello Spirito santo sta svolgendo il proprio ufficio come amministratore del patto assicurandosi che tutte le promesse di Dio diventino realtà nella vita del suo popolo.

A quale scopo? Qual’è il suo proposito come ministro del patto? Ebbene, la frase non termina col verso 8 perciò leggiamo fino al verso 9. “Or io dico che Gesú Cristo è diventato ministro dei circoncisi a difesa della verità di Dio, per confermare le promesse fatte ai padri, ed ha accolto i gentili per la sua misericordia, affinché glorifichino Dio come sta scritto (Nel Vecchio Testamento): «Per questo ti celebrerò fra le genti, e canterò le lodi del tuo nome»  E altrove la Scrittura dice: «Rallegratevi, o genti, col suo popolo». E di nuovo «Lodate il Signore, tutte le genti; e lo celebrino i popoli tutti». Ed ancora Isaia dice: «Spunterà un germoglio dalla radice di Iesse, e colui che sorgerà per reggere le genti; le nazioni spereranno in lui».”

Perciò lo scopo ultimo dell’opera di Cristo come amministratore del patto è che non solo la nazione giudaica, ma anche tutti i popoli del mondo possano giungere alla fede nel Signore Gesù Cristo mediante la conversione proprio com’è profetizzato volta dopo volta dopo volta nel Vecchio Testamento come vediamo nei versi 9-12.

Ora, questo è un altro modo importante di mostrare ai vostri amici che il Vecchio Testamento è applicabile ancora oggi. In particolare nel verso 8, il verbo. “Or io dico che Gesù Cristo è diventato ministro, da parte della verità di Dio, per confermare le promesse del Vecchio Testamento in modo che i gentili possano essere salvati. Quel “è diventato” è il tempo passato in greco che noi chiamiamo tempo perfetto. Ci sono diversi tempi passato in greco. Ce n’è uno che chiamiamo imperfetto che esprime un’azione continuata nel passato. Una certa azione è iniziata nel passato, è continuata nel passato, ma non sta più avvenendo. Poi c’è il tempo aoristo che indica una cosa accaduta una volta nel passato; è accaduta una volta, non è accaduta più. Il tempo perfetto è un tempo che denota un’azione che è cominciata nel passato, continua nel presente, e procede nel futuro. Perciò il verso 8 dice : “Or io dico che Gesù Cristo è diventato, è e sarà, ministro del patto della circoncisione, il patto fatto ad Abrahamo, per cui tutte le promesse fatte ad Abrahamo in Genesi 12 fino a 17 sono promesse che Cristo ora sta facendo diventare realtà nella vita dei cristiani e nella vita dei nostri discendenti. Che le promesse che Dio ha fatto a voi e a me non sono promesse che ci siamo inventati da noi, perchè abbiamo avuto una visione in sogno e Dio ci ha promesso che avremo una Porsche domani, ma sono promesse che sono state fatte nelle Scritture, nel patto con Abrahamo, nel Vecchio Testamento delle quali Gesù Cristo è diventato, è e sarà l’amministratore, per confermare tutte le promesse di Dio nella vostra vita e lo scopo ultimo è che i gentili glorifichino Dio per la sua misericordia salvifica.

Ora, gentili significa non giudei, i giudei sono i giudei, e il modo in cui mi piace intendere “gentili” è tutti gli altri. Tutti gli altri. Che il Signore Gesù Cristo è venuto a salvare i giudei e — tutti i non giudei. Tutti gli altri. Così qui avete una grande promessa, che il Signore Gesù Cristo sta facendo ciò che sta facendo ora, attraverso lo studio della bibbia, nella vita delle persone, per salvare tutti gli altri. Che il vangelo possa spandersi attraverso la vaste regioni di questo mondo. Ora, Dio volendo, torneremo ai versi 13 e 14 domenica prossima e procediamo invece al verso 15. Ma prima che lo facciamo, vedete che questo passo è anche una base per l’evangelismo. Andate a 1 Corinzi 15: 58 “Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.” Perciò, se voi state facendo il lavoro che sta facendo il Signore Gesù, niente di ciò che fate per lui sarà vano. Qualsiasi cosa farete per Lui avrà qualche effetto. Ora, qual’è il lavoro che il Signore Gesù sta facendo? Il lavoro di conquistare. Abbondare nell’opera del Signore. Sconfiggere i suoi nemici, convertire i gentili. Così, se voi siete coinvolti nel fare ciò che Gesù sta facendo vedrete effetti della vostra testimonianza, del vostro ministero. Che non sono solo i predicatori ad avere il privilegio di vedere persone diventare cristiani ma è un privilegio che anche molti cristiani sperimentano, inclusi i bambini che possono sperimentare quella benedizione. Ma la perdiamo semplicemente perché non lo facciamo, non verbalizziamo il vangelo per qualche ragione, o perché non siamo coraggiosi, abbiamo timore, siamo intimoriti, abbiamo altre priorità nella nostra vita, vogliamo che le persone non si facciano di noi un’opinione sbagliata, o quale che sia, io non so perché molti cristiani non verbalizzano, ma non privatevi del privilegio di fare ciò che Gesù sta facendo, cioè  di convertire gentili attraverso la vostra testimonianza. Quando condividete con altre persone chi è Cristo, cosa ha fatto, come salva peccatori, cosa eravate prima che vi salvasse, cosa siete ora per causa sua, Dio può usare queste cose della vostra vita per portare alla fede altre persone affinché possano sperimentare la misericordia di Dio insieme con voi. In altre parole, questo passo è la base per l’evangelismo.

Ma ora Paolo procede e ci dice quale sia lo strumento che il Gesù risorto usa per confermare le promesse di Dio che portano alla conversione di tutti gli altri. Provate a indovinarlo, non è così difficile. Verso 15 “Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto piú arditamente, come per ricordarvi per la grazia” (il privilegio, il dono, la vocazione) “che mi è stata data da Dio,” (di cosa si tratta?) “per essere ministro di Gesú Cristo presso i gentili,” Cristo è ministro del patto ed ha chiamato il suo popolo ad essere ministri del patto ai gentili, e Paolo in particolare è un predicatore, “adoperandomi nel sacro servizio (sacerdozio) dell’evangelo di Dio, affinché l’offerta dei gentili sia accettevole, santificata dallo Spirito Santo.” 

Così qui Paolo sta dicendo: Cristo ha chiamato me ad essere suo ministro, al mondo non giudaico, e quando svolgo la mia vocazione, quando testimonio dell’evangelo, quando predico l’evangelo, io mi vedo come un vecchio sacerdote del vangelo di Dio, che offre qualcosa al Signore, il sacrificio di rendimento di grazie, e ciò che offre sono gentili convertiti. Dice questo è il modo in cui vedo la mia vita. La mia vita è vissuta sotto la vocazione di spandere l’evangelo e io mi vedo come un sacerdote che offre a Dio il sacrificio di lode elevando a Lui il sacrificio di tutti questi gentili che Egli ha convertito a Cristo mediante me. È un grande privilegio, poter elevare a Dio anche uno, ho solo un convertito qui Signore, che posso chiamare mio nel senso che tu l’hai convertito attraverso di me, ma che grande privilegio poter agire come sacerdote, anche se è solo uno, poter offrire una persona a Dio come sacrificio di lode.

Verso 17

Io ho dunque di che gloriarmi in Cristo Gesú nelle cose che riguardano Dio.

Guardate quante volte Cristo è usato in questi versi perché Egli è il ministro del patto. Paolo dice nel verso 16, io sono un ministro di Gesù Cristo; verso 17 perciò la mia posizione è in Cristo, in unione con Lui, e a motivo della mia unione con Lui ho trovato motivo per gloriarmi, per essere grato nelle cose che riguardano Dio.

“Infatti non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mezzo mio”

Dice la sola cosa di cui parlo è quella di cui Cristo mi ha chiamato a parlare e di ciò che ha compiuto per mezzo mio e per mezzo del suo popolo. Questo è ciò che siamo chiamati a fare. Andare nelle strade e negli angoli delle vie a dire alla gente, amici, conoscenti, quali che siano, che noi non diremo nulla che ha origine in noi, che questa non è la nostra opinione che vi stiamo dicendo, ma questa è l’opinione di Gesù. Vi chiederanno come fate a sapere che è l’opinione di Gesù e voi dovrete avere delle buone risposte, ma il punto è che direte: questa non è la mia opinione, questa non scaturisce da me, ha origine in Cristo, io semplicemente condivido con voi ciò che Cristo ha condiviso con me, e ciò che Cristo ha compiuto in me e attraverso di me mediante la sua potente parola. E qual’è questa potente parola?

“Infatti non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mezzo mio per condurre all’ubbidienza i gentili con la parola e con l’opera” è ritornato a questo di nuovo. Che privilegio è essere usato da Dio per attirare persone incredule all’obbedienza a Lui. Che privilegio! “Con la parola e con l’opera”, non solo per quel che dico nel  dare testimonianza al vangelo, ma nella mia vita, mentre vedono che vivo un tipo diverso di vita. Molte volte delle persone mi parlano di parenti e amici che non sono cristiani, mi chiedono quale sia il modo migliore per testimoniare loro. Ebbene, la prima cosa è assicurarsi che abbiano udito l’evangelo almeno una volta, ma se discutono sempre e contestano non continuate solo a verbalizzarlo, e metterli spalle al muro, farli arrabbiare, assicuratevi che abbiano udito l’evangelo da voi almeno una volta, e poi dimostrate loro con la parola e con l’opera, dimostrate loro con la vostra vita che ciò che credete fa la differenza. Questa è una cosa importante da fare con gl’increduli. È importante farlo anche con cristiani più deboli che hanno prospettive teologiche diverse, non discutete con loro che il loro arminianesimo è sbagliato, e il vostro calvinismo è giusto, dimostratelo con la vostra vita che c’è una differenza nel credere le cose che credete; che fanno una differenza nella vostra vita. Così. Paolo dice che è stato utilizzato da Dio, nella predicazione del vangelo, per portare all’obbedienza i gentili con la parola e con l’opera, nella potenza, verso 19, con potenza di segni e di prodigi. Ora entrambe queste parole hanno a che vedere coi miracoli. Questo è il primo secolo, e Paolo dice che una cosa che io ho che Dio ha benedetto è che Cristo mi ha dato il dono soprannaturale di fare miracoli. Infatti Paolo dice ho resuscitato un morto, guarito ciechi, ho fatto questi segni miracolosi perché ho il dono dello Spirito. La capacità di fare miracoli fu data da Cristo agli apostoli e a loro volta gli apostoli potevano dare il dono di fare miracoli ad altre persone, ma queste persone non poterono passare il dono di fare miracoli a nessun altro. Perciò, quando gli apostoli morirono, e questa terza generazione morì, i miracoli cessarono. Non c’è illustrazione nella bibbia che la terza generazione abbia passato il dono alla quarta. E c’è una buona ragione per questo, a motivo dello scopo specifico dei miracoli. Lo scopo ultimo dei miracoli non era di far stare meglio le persone, di far loro vedere con maggior chiarezza, lo scopo dei miracoli era di confermare a chi li vedeva che la persona che li faceva stava parlando la parola infallibile di Dio. E Dio diede loro la capacità soprannaturale di fare miracoli affinché potessero dire: vedete che dico il vero perché solo Dio può chiamare qualcuno come me a fare cose miracolose. E i miracoloso fu il marchio degli apostoli. Infatti tutti pensano che la religione biblica sia piena di miracoli quando invece non ci sono tutti i miracoli che vi aspettereste, o la pretesa di miracoli come c’è in altre religioni false. Ci sono solo tre periodi, tra Genesi e Apocalisse, nei quali ci fu una corposa quantità di miracoli, e tra questi tre periodo ce ne fu a malapena qualcuno di miracolo. Il primo periodo fu durante i giorni di Mosè, non leggiamo di molti miracoli prima di quel tempo. Non leggiamo di molti miracoli dopo quel periodo fino al tempo dei profeti, Isaia, Geremia e tutti quelli. E poi non sentiamo parlare di miracoli fino al tempo di Gesù e degli apostoli. Cos’altro stava accadendo durante il tempo di Mosè, durante il tempo dei profeti, durante il tempo di Gesù e degli apostoli? Rivelazione. Dio stava parlando la sua parola, Dio stava completando la bibbia. E durante i giorni di Mosè, durante i giorni dei profeti, durante i giorni di Gesù e degli apostoli ci furono un sacco di miracoli perché ci fu un sacco di rivelazione divina da parte di Dio e questi miracoli erano la prova auto-evidente che queste persone parlavano per Lui. E voi dite, ebbene, sarebbe grande se oggi potessimo avere il dono dei miracoli. Sarebbe magnifico essere davanti a un gruppo di persone che cercano di screditare il cristianesimo e ci deridono e ci contestano e resuscitiamo un morto dalla sua tomba. Quello chiuderebbe ogni bocca, non è vero? O guarire un cieco solo toccandolo e tutte le altre varie cose, sarebbe stupendo avere i miracoli oggi. No. Noi abbiamo qualcosa di più grande. Continuiamo a leggere.

“con potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito di Dio; cosí, da Gerusalemme e nei dintorni fino all’Illiria, ho compiuto il servizio dell’evangelo di Cristo”.

Noi abbiamo oggi nella chiesa qualcosa, qualcosa molto più grande del potere dei miracoli e questi sono la parola e i sacramenti. Cos’erano quei miracoli? Segni, segni di rivelazione. Cosa sono i sacramenti del battesimo e della santa cena? Segni e suggelli del patto di grazia. Così noi abbiamo segni più grandi, più potenti oggi nei sacramenti e nella parola di Dio dei miracoli. Perciò non tornate indietro e desiderate che il miracoloso ritorni. Noi abbiamo lo Spirito santo, noi abbiamo la parola di Dio, noi abbiamo i segni e suggelli del patto di grazia e questi sono gli strumenti che Dio userà per convertire il mondo. Gesù ha detto: fate miei discepoli le nazioni, come? Battezzandole nel nome del Dio trino, e insegnando loro di osservare tutto quello che vi ho comandato. I sacramenti e la parola sono più potenti di qualsiasi miracolo che essi ebbero nel Vecchio Testamento o nel primo secolo.

“Con potenza di segni e prodigi, con la potenza dello Spirito di Dio; cosí, da Gerusalemme e nei dintorni fino all’Illiria, ho compiuto il servizio dell’evangelo di Cristo” , eccolo qua, lo strumento che il ministro del patto, il Signore Gesù Cristo usa per incoraggiare il suo popolo e convertire i gentili: è la predicazione del vangelo, verso 20

“avendo l’ambizione di evangelizzare là dove non era ancora stato nominato Cristo, per non edificare sul fondamento altrui.  Ma, come sta scritto: «Coloro ai quali non era stato annunziato nulla di lui vedranno, e coloro che non avevano udito parlare intenderanno».”

Così. Cristo è il ministro del patto. Il suo lavoro in questo momento, per la potenza dello Spirito, dalla destra di Dio, è di dimostrare la fedeltà di Dio nel confermare le promesse di Dio che portano alla conversione della varie nazioni e popoli del mondo, e lo strumento che utilizza è la fedele predicazione del vangelo. Più potente di qualsiasi cosa abbiano avuto nel  Vecchio Testamento. Vi do un esempio. Vi ho detto l’altro giorno di Clausy Sabantu, questa stazione missionaria in terra Zulù, dove questo missionario è entrato in una capanna a pregare e tutto ad un tratto sono cominciate ad arrivare centinaia di persone che si sono radunate intorno alla capanna, nessuno sapeva che fosse lì, ed egli ha predicato loro e si sono convertiti a centinaia quel giorno. Lasciate che vi faccia un’altra illustrazione. Ogni anno fanno un falò di libri. È una cosa toccante. Scavano un buco gigantesco, della misura di questa chiesa, in terra, e poi ciascuno di questi zulù porta qualcosa che satana ha usato nella loro vita. Ci sono libri pornografici, televisori, bambole woodoo, arnesi da magie, automobili, macchine fotografiche e ne fanno un grande mucchio che riempirebbe questa chiesa e lo bruciano. E mentre brucia cantano inni. E ciò che è sbalorditivo è che quella zona di Clausy Sabantu è piena di stregonerie, lotte tra spiriti, un amico mi ha portato davanti ad una bancarella di cibo lungo la strada che viene molto raramente e l’insegna davanti alla bancarella di frutta diceva “carne bianca in vendita” e non intendeva carne di pollo. E costoro minacciano i cristiani ogni anno dicendo loro se andate  bruciare questi strumenti di magia, se bruciate questi idoli e cose da stregoneria, le potenze delle tenebre distruggeranno la vostra famiglia. Cosa succede? Che bruciano tutte quelle cose e continuano a vivere, e questa è una grande testimonianza per loro che le potenze delle tenebre non sono capaci di controllare la potenza della parola di Dio e che quando obbedite alla parola di Dio la vostra vita è protetta da Cristo stesso. Quello è il segno! Quella è la prova! Perciò, ricordatevi di questo; ricordatevi che ogni qual volta leggete la bibbia, l’ascoltate predicata, è un evento soprannaturale; se durante la predicazione accade qualche cosa non sono io, è Cristo. Comprendete che lo strumento che usa, per portare vita e salvezza alle persone, è il vangelo e voi non avete motivi per non verbalizzare quel vangelo nella confidenza che mentre lo fate, Cristo lo verbalizzerà attraverso di voi e porterà persone a se stesso.

Preghiamo

Ti ringraziamo Padre per questo passo molto, molto incoraggiante. Preghiamo che saremo fedeli nell’essere ministri del vangelo di Cristo. Nel nome di Gesù Cristo, amen.


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