La Seconda venuta e il giudizio di Dio
Predicando un sermone su ogni libro delle Scritture abbiamo iniziato con la Genesi, e ora siamo arrivati a 2 Tessalonicesi. E la nostra lezione di oggi sarà dal capitolo 1, versetto 3, fino al capitolo 2. Capitolo 1, versetto 3, fino al capitolo 2.
3 Noi siamo obbligati a rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli, come è ben giusto, perché la vostra fede cresce grandemente e l’amore di voi tutti individualmente abbonda l’un per l’altro,
4 tanto che noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, per la vostra perseveranza e fede in tutte le vostre persecuzioni ed afflizioni che sostenete.
5 Questa è una dimostrazione del giusto giudizio di Dio, affinché siate ritenuti degni del regno di Dio per il quale anche soffrite,
6 poiché è cosa giusta, da parte di Dio rendere afflizione a coloro che vi affliggono,
7 e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesú Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza,
8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesú Cristo.
9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza,
10 quando egli verrà, in quel giorno, per essere glorificato nei suoi santi, per essere ammirato in mezzo a quelli che hanno creduto, poiché la nostra testimonianza presso di voi è stata creduta.
11 Anche per questo noi preghiamo del continuo per voi, perché il nostro Dio vi ritenga degni di questa vocazione e compia con potenza ogni vostro buon proposito e l’opera della fede,
12 affinché sia glorificato il nome del Signor nostro Gesú Cristo in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesú Cristo.
2:1 Or vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesú Cristo e al nostro adunamento con lui,
2 di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente né turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia già venuto.
3 Nessuno v’inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e prima che sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione,
4 l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio.
5 Non vi ricordate che, quando ero ancora tra voi, vi dicevo queste cose?
6 E ora sapete ciò che lo ritiene, affinché sia manifestato a suo tempo.
7 Il mistero dell’empietà infatti è già all’opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo.
8 Allora sarà manifestato quell’empio che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà all’apparire della sua venuta.
9 La venuta di quell’empio avverrà per l’azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi,
10 e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati.
11 E per questo Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna,
12 affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nella malvagità!
13 Ma noi siamo obbligati a rendere del continuo grazie per voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verità;
14 a questo egli vi ha chiamati per mezzo del nostro evangelo, affinché giungiate ad ottenere la gloria del Signor nostro Gesú Cristo.
15 Perciò, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che avete imparato tramite la parola o la nostra epistola.
16 Ora, il Signor nostro Gesú Cristo stesso e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per grazia una consolazione eterna e una buona speranza,
17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni buona parola ed opera.
Se credete a ciò che la prima e la seconda lettera ai Tessalonicesi insegnano sulla Seconda Venuta di Gesù Cristo, apparterrete a una minoranza di cristiani oggi. Milioni di cristiani viventi oggi hanno una visione della Seconda Venuta che non solo è in disaccordo con l’insegnamento di 1 e 2 Tessalonicesi, ma che non è insegnata nemmeno da un solo versetto della Bibbia. Milioni e milioni di cristiani oggi usano questa visione della Seconda Venuta per mettere alla prova l’ortodossia dei cristiani credenti, per vedere se sono cristiani che credono nella Bibbia o no.
E la loro visione non può essere trovata in alcun versetto o testo in nessun punto della Bibbia. È la visione che dice che in momento qualsiasi avrà luogo un rapimento segreto, Gesù strapperà tutti i cristiani da questo mondo, lasciandolo all’Anticristo per sei anni, e poi con l’uso della forza militare, Gesù stabilirà un regno letterale sulla terra per 1.000 anni con il suo quartier generale a Gerusalemme. E milioni di cristiani ci credono quando non c’è in tutta la Bibbia un versetto che lo confermi.
Quindi ora diamo un’occhiata a cosa insegnano la prima e la seconda lettera ai Tessalonicesi per scoprire la verità sulla Seconda Venuta di Cristo alla fine del mondo e nel Giorno del Giudizio. Ricordate la scorsa settimana che abbiamo studiato la prima lettera ai Tessalonicesi, abbiamo visto che ogni capitolo della prima lettera ai Tessalonicesi termina con qualcosa sulla Seconda Venuta, e che quell’argomento è il tema dominante della seconda lettera ai Tessalonicesi. Ricordate perché? Perché questi due libri sono stati scritti per una nuova chiesa, dei nuovi convertiti, appena usciti dal paganesimo, e quindi Paolo scrive questi libri per dare loro potenti motivazioni incentrate su Cristo e restrizioni morali che li scoraggino dal cedere alle pressioni della loro cultura malvagia e dal tornare al loro paganesimo.
E la Seconda Venuta e il Giorno del Giudizio sono motivazioni potenti. Paolo voleva scrivere queste lettere per incoraggiarli a vivere vite pure e santificate in un’epoca moralmente impura. Infatti, in tutti questi libri collega sempre la motivazione per la purezza della vita in questo mondo con la Seconda Venuta di Cristo.
Notate, ad esempio, in 1 Tessalonicesi 3:13
13 per rendere fermi i vostri cuori, affinché siano irreprensibili nella santità davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signor nostro Gesú Cristo con tutti i suoi santi. Amen.
Ed è proprio tipico di questi due libri chiedere che viviate senza biasimo e irreprensibili ricordando che un giorno il Signore Gesù Cristo ritornerà e ci sarà il Giorno del Giudizio. Inoltre, mentre esaminiamo questi testi sulla Seconda Venuta, una cosa che noterete è che ogni volta che Paolo predicava ai Gentili, cioè ai non credenti non ebrei, sollevava sempre la questione della Seconda Venuta e il focus principale del suo insegnamento era sul fatto che la Seconda Venuta di Cristo è il Giorno del Giudizio.
È un giorno di giudizio in cui tutti staranno davanti a Dio e renderanno conto della loro vita e il Signore Gesù Cristo emetterà il giudizio e separerà le pecore dai capri. Lasciate che ve lo mostri. Andate a 1 Tessalonicesi capitolo 1 versetto 10.
10 e per aspettare dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesú, che ci libera dall’ira a venire.
Nel Giorno del Giudizio, l’ira si abbatterà su coloro che Egli condannerà a causa della loro vita vissuta nella disobbedienza a Dio. Guardate in 2 Tessalonicesi capitolo 1 versetto 8.
8 … per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesú Cristo.
Ricordate quando Paolo predicò ai filosofi sulla collina di Marte, concluse il suo grande sermone in Atti 17 con queste parole. Disse che Dio comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano. Poiché egli ha stabilito un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo di quell’uomo che egli ha stabilito; e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo dai morti.
La nostra Confessione di fede di Westminster, che è la dichiarazione dottrinale delle chiese presbiteriane in tutto il mondo, afferma questo nel capitolo 33.
I. Iddio ha stabilito un giorno, nel quale Egli giudicherà il mondo, in giustizia, per mezzo di Gesù Cristo, al quale tutta la potenza ed il giudizio sono dati dal Padre. In quel giorno, non saranno giudicati solo gli angeli apostati, ma parimenti tutte le persone che hanno vissuto sopra la terra compariranno davanti al tribunale di Cristo, per render conto dei loro pensieri, parole, ed opere; e per ricevere secondo quanto essi hanno compiuto nel corpo, sia il bene che il male.
Il punto è che una di quelle potenti restrizioni morali che Paolo vuole che agiscano sulla coscienza di questi cristiani è il fatto che un giorno il Signore Gesù Cristo verrà, e il Giorno del Giudizio avrà luogo, e la sua motivazione è che essere buoni, essere morali, vivere fedelmente come cristiani, è necessario perché il Giorno del Giudizio sta arrivando e non gli sfuggirete, e la motivazione non è che dovete essere buoni perché non volete essere lasciati indietro al rapimento. Da nessuna parte nella Bibbia questa è una motivazione per essere buoni.
La motivazione è essere buoni perché un giorno dovrete comparire in giudizio davanti a Dio Onnipotente. Ora, se vogliamo capire cosa insegna 2 Tessalonicesi sulla Seconda Venuta, dobbiamo tornare indietro e guardare 1 Tessalonicesi, perché tutto ciò che 2° Tessalonicesi fa è colmare le lacune e fare ulteriori chiarimenti su ciò che ha scritto in 1° Tessalonicesi. Quindi torniamo a quel meraviglioso capitolo in 1° Tessalonicesi 4, versetti dal 13 al 18 che tutti amiamo.
13 Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza.
14 Infatti, se crediamo che Gesú è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesú, quelli che si sono addormentati.
15 Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati
16 perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi;
17 poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; cosí saremo sempre col Signore.
18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
Questo passo ci dice qual è il significato della Seconda Venuta per i Cristiani. Ora aspetterà fino a 2° Tessalonicesi per dirci qual è il significato della Seconda Venuta per i non Cristiani.
Ora non si preoccupa nemmeno dei non cristiani. Si preoccupa del significato della Seconda Venuta per i cristiani. E se notate nel versetto 13 fa questa precisazione sulla Seconda Venuta perché c’è confusione nella Chiesa a riguardo. Non è cambiato nulla, vero? C’è confusione nella Chiesa riguardo alla Seconda Venuta. E cioè sapevano che ci sarebbe stata una Seconda Venuta alla fine della storia, ma cosa sarebbe successo a tutte queste persone che sono morte prima di allora? Si perderanno tutta l’eccitazione? Si perderanno il meraviglioso giorno del Signore quando Gesù tornerà? E così erano tutti preoccupati per i loro fratelli e sorelle in Cristo che erano morti prima della Seconda Venuta. Cosa sarebbe loro successo? Quindi nel versetto 14 chiarisce.
14 Infatti, se crediamo che Gesú è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesú, quelli che si sono addormentati.
Il punto è che la risurrezione del Signore Gesù Cristo 2.000 anni fa è la base e la garanzia della risurrezione di tutti i cristiani. Poiché è risorto dai morti ed è il nostro Capo, noi siamo il suo corpo, ciò garantisce che dove si trova Lui saremo anche noi e un giorno risorgeremo anche noi dai morti.
E notate la bella frase per quei Cristiani che sono morti. È scritto che sono addormentati in Gesù. Una bella metafora. Sono addormentati in Gesù. Perché? Perché non c’è orrore nella morte per loro. Perché il Signore Gesù Cristo ha sopportato quell’orrore nella sua propria morte e sepoltura e ha vinto la morte per loro quando è risorto dai morti.
E così sul ritorno di Cristo dice: Non preoccupatevi di quelli che sono morti. Quando Cristo ritornerà per voi, riporterà con sé tutti coloro che sono addormentati in Gesù in quel grande giorno e non si perderanno nulla. Quindi possiamo dire che alla Seconda Venuta Gesù verrà con i suoi santi e per i suoi santi.
Non si tratta di due episodi separati, è uno solo. Quando Lui tornerà, dice: Porterà con sé tutti quei santi, e la parola santi significa coloro che appartengono a Dio. In quel senso siamo tutti santi. Non significa le persone sante extra speciali in cielo. Ma tutti i cristiani sono santi. Tutti i cristiani appartengono a Cristo. Non preoccupatevi. Che quando Gesù tornerà di nuovo, porterà tutti quei santi con sé quando verrà per i suoi santi che sono ancora vivi alla sua Seconda Venuta.
Ora, che dire di coloro che sono ancora vivi quando avverrà la Seconda Venuta? Paolo non ne parla solo qui, ne parla anche in 1° Corinzi 51 e 52 dove dice questo: Ecco, vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati. In un momento, in un batter d’occhio, all’ultima tromba, perché la tromba suonerà e i morti saranno risuscitati incorruttibili e noi saremo trasformati.
Lui dice: Non preoccupatevi di niente. Porterà con sé quei santi morti che saranno risuscitati dai morti e poi sperimenterete la resurrezione mentre siete vivi. Immaginatevi solo cosa si proverà. Perché l’esperienza dei santi morti nella risurrezione fisica la sperimenterete se sarete ancora vivi quando il Signore Gesù Cristo verrà sulla terra. E dice che quei credenti che saranno ancora vivi quando Gesù tornerà non precederanno quelli che sono morti. Perché? Perché quelli che sono morti li hanno già preceduti nella presenza di Dio e hanno già visto la gloria di Dio. Perciò dice di non preoccuparsi, non si perderanno nulla. Ora, questo versetto è spesso usato per “dimostrare”, e uso quella parola tra virgolette, per dimostrare che Paolo si aspettava di essere vivo quando Gesù sarebbe tornato. Qui dice che quando Gesù ritornerà, quelli che sono morti prima risusciteranno per primi versetto 17,
17 poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; cosí saremo sempre col Signore.
e quel versetto è usato per insegnare che Paolo credeva che la Seconda Venuta avrebbe avuto luogo durante la sua vita e che sarebbe stato vivo quando il Signore Gesù Cristo sarebbe tornato.
Tuttavia, il testo greco non supporta questa visione e l’espressione noi viventi che saremo rimasti non significa altro che quei Cristiani che saranno vivi in quel giorno. Ad esempio, c’è un altro testo in 1 Corinzi capitolo 6 versetto 14 in cui Paolo dice che si aspetta di morire e di essere risuscitato. Dice:
14 Ora Dio, come ha risuscitato il Signore, cosí risusciterà anche noi con la sua potenza.
Quindi questo non è un versetto che insegna che Paolo si aspettava di essere vivo e che la Seconda Venuta avrebbe potuto avere luogo durante la sua vita. Ma piuttosto sta dicendo che qualsiasi cristiano sia vivo quando Gesù verrà, sarà totalmente trasformato dal potere di Dio proprio come Lui risuscita tutti quei santi morti a una vita nuova. Ora notate che nei versetti 16 e 17 vi darà una descrizione di ciò che accadrà alla Seconda Venuta.
Questa descrizione è scarna, cioè non ne sappiamo molto, ma ciò che sappiamo è entusiasmante. Dice nel versetto 16
16 perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi;
17 poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; cosí saremo sempre col Signore.
Ora notate quasi ognuna di queste parole.
Notate che colui che sta arrivando è il Signore stesso, non una visione, ma il Signore stesso. Quel giorno vedrete Gesù. Lo vedrete – faccia a faccia, non sconfitto, sfregiato e rovinato, ma glorioso, trionfante, bello e potente.
E voi lo vedrete in quel giorno. E che spettacolo sarà. E dice la parola che viene qui, dice che il Signore stesso verrà, scenderà con un grido. Nel versetto 15
fino alla venuta del Signore.
Ci sono diverse parole greche per “venuta” nel Nuovo Testamento.
La parola venuta qui è la parola parousia e significa la gloria del Signore, l’arrivo glorioso, giubilante e trionfante di un Re conquistatore. Così quando il Signore verrà, verrà con tutta la pompa e la circostanza e il giubilo e la gloria di un Re conquistatore trionfante.
E poi dice anche che verrà nelle nuvole. Saremo rapiti da Lui sulle nuvole. Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento dovete sempre permettere alla Bibbia di definire le sue parole e non imporre sul testo ciò che pensate che queste parole significhino. Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento le nuvole sono un simbolo della maestosa presenza di Dio e del suo intervento nella storia, sia per salvare il suo popolo che per giudicare i suoi nemici.
Ricordate la nuvola di gloria, quella luminosa colonna di fuoco che guidò i figli d’Israele attraverso il deserto e che a volte riempì il Tempio e il Tabernacolo. Quello era un segno e una promessa della presenza di Dio con il suo popolo. Quella era la radiosa visualizzazione della gloria di Dio.
E quando sta scritto che Dio interviene nella storia con la sua provvidenza per fare qualcosa, a volte sta scritto che cavalca sulle nuvole ed è una questione di parole. Ad esempio, in Isaia 19:1 si dice riguardo al giudizio di Dio sull’Egitto.
1 Ecco l’Eterno che cavalca su una nuvola leggera ed entra in Egitto. Gli idoli d’Egitto barcollano davanti a lui, e il cuore degli Egiziani viene meno dentro di loro.
In Atti 1:9 viene descritta l’ascensione di Gesù avvenire con la nuvola.
9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu sollevato in alto; e una nuvola lo accolse e lo sottrasse dai loro occhi.
Marco 14:62 dice:
62 Voi vedrete il Figlio dell’uomo sedere alla destra della Potenza e venire con le nuvole del cielo.
Quindi per quanto riguarda la Bibbia, la Seconda Venuta sarà letterale e storica e probabilmente ci saranno nuvole nel cielo. Tuttavia, quando la Bibbia parla di Cristo che viene sulle nuvole, ha un significato molto più profondo. È per impressionarci con il fatto che quando Gesù viene, viene con tutta la maestà, lo splendore e la gloria di Dio che interviene fisicamente un’ultima volta nella storia per concludere tutto ciò che ha iniziato.
E poi il nostro testo ci dice che la venuta del Signore sarà il giorno più rumoroso nella storia della razza umana. Notate cosa dice il nostro testo: dice che verrà con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio.
Ora, come qualcuno legga qui un rapimento segreto non riesco a comprenderlo. L’idea che un giorno Gesù verrà e in un certo senso scuoterà tutti i cristiani e tutti quelli che sono rimasti indietro, non c’è niente di segreto in questo. Voglio dire, questo è il giorno più rumoroso della storia.
Innanzitutto dice che ci sarà un grido, un potente comando. E la parola greca denota un forte grido autorevole e trionfante nel pieno di una grande eccitazione. È l’urlato comando di un potente conquistatore.
Questo richiama Giovanni 5:28, vero? Dove dice che l’ora sta per venire in cui tutti coloro che sono nella tomba udranno la sua voce e ne usciranno. Che grande grido sarà. Alcune persone sostengono che quando Gesù fu davanti alla tomba di Lazzaro ha detto Lazzaro esci perché se avesse detto solo: “esci”, tutte le tombe si sarebbero svuotate.
Bene, questo è ciò che accadrà un giorno con questa grande voce. Vieni fuori! E ogni essere umano morto risorgerà dalla sua tomba e starà davanti al tribunale del Signore Gesù Cristo.
E questa tromba di Dio. Ascoltate cosa dice Giovanni Calvino di questa tromba. Dice che come un maresciallo di campo raduna i suoi eserciti per combattere al suono della tromba, così Cristo radunerà tutti i morti con una voce che risuona in tutto il mondo. Il giorno più rumoroso nella storia dell’umanità.
E quando tutti i morti in Cristo saranno risuscitati, i credenti ancora in vita saranno, dice il nostro testo, rapiti insieme a loro nelle nuvole per incontrare il Signore nell’aria. Ora diamo un’occhiata a quelle parole. Assieme a loro.
I credenti morti, i credenti che sono vivi in quel momento, saranno rapiti assieme. Più invecchio, più vedo amici e persone care morire. Più dolce diventa la parola assieme. La riunione dei credenti al ritorno di Cristo.
La riunione dei credenti sarà un rapimento. Quella parola è una parola forte. Significa afferrare, portare via con una forza a cui non si può resistere. Il Signore Gesù Cristo chiamerà fuori dalle loro tombe e radunerà a sé con una forza a cui non può resistere né Satana né la morte tutti coloro che gli appartengono per incontrare il Signore nell’aria.
La parola incontrare in greco denota un’accoglienza formale di un re appena arrivato. L’accoglienza di una grande persona al suo arrivo. Così che quando il Signore Gesù Cristo tornerà sulla terra riceverà un’accoglienza regale dai suoi sudditi amorevoli ed esuberanti che hanno atteso e desiderato quel giorno per tutta la vita.
Insieme incontreremo il Signore nell’aria. Ora questa è una frase interessante. Nell’aria.
Una volta c’era un famoso predicatore radiofonico liberale che veniva presentato in un talk show e il conduttore del talk show non sapeva molto dei presbiteriani e nemmeno di questo predicatore liberale, un predicatore presbiteriano, ma che era un famoso ed eloquente oratore radiofonico.
E l’unica cosa che questo conduttore di talk show seppe dire, voleva dire qualcosa di religioso su questo eloquente oratore liberale. E così tutto quello che seppe dire fu che è un privilegio avere nel nostro show oggi, il reverendo tal dei tali, il principe delle potenze dell’aria. Involontariamente ha parlato meglio di quanto potesse immaginare.
Bene, perché, perché dice che incontreremo il Signore nell’aria? Ebbene, è difficile saperlo, tranne che Satana è chiamato il principe delle potenze dell’aria. E forse l’aria in un certo senso è identificata nelle Scritture come la casa dei demoni. Se è così, quando Gesù sceglie di radunarci per incontrarlo nell’aria, sta scegliendo di incontrarci nel territorio di Satana per dirgli: Satana, hai terminato, sei finito.
Ora possiamo festeggiare in tutta sicurezza a casa tua, nel tuo stesso territorio. Ho dominio su di te. Sei un nemico sconfitto.
E saremo tutti rapiti tra le nuvole. Alla maestosa apparizione di Cristo, vedremo, saremo in soggezione, saremo circondati e riempiti dalla magnifica esposizione della splendida gloria del Signore Gesù Cristo. E quando lo vedremo così com’è, saremo glorificati. E poi la cosa migliore detta in tutto il brano, e così saremo sempre con il Signore. Non c’è niente altro da dire. Non c’è niente che batta questo.
Non si può andare oltre. Ecco di cosa si tratta, che Cristo sta arrivando affinché per tutta l’eternità, le persone comprate dal suo sangue trascorrano l’eternità con lui. E poi conclude nel versetto 18 dicendo, confortatevi a vicenda con queste parole, incoraggiatevi a vicenda.
Dovrete affrontare persecuzioni, afflizioni e sofferenze in questo mondo a causa della vostra presa di posizione per Cristo. Ma sappiate che non durerà per sempre. Verrà un giorno in cui il Signore Gesù Cristo tornerà per voi e vi darà riposo.
Incoraggiatevi a vicenda con queste parole. Una persona ha detto che la fede cristiana senza l’aspettativa del ritorno di Cristo è come una scala che non porta da nessuna parte. Da nessuna parte.
Dove saremmo senza la Seconda Venuta di Cristo? La nostra fede finirebbe nel vuoto. Ma ecco il più grande incoraggiamento che possiamo darci l’un l’altro: Un giorno Gesù tornerà. Lo vedremo così com’è e saremo resi simili a lui.
Ora notate che nel quinto capitolo continua e fa un punto molto importante. Dice:
1 ora per quanto riguarda i tempi e le epoche fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva.
2 poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore
ora questa è una frase che il Nuovo Testamento ha usato per la Seconda Venuta di Cristo in particolare. La prendono dal libro di Amos dove è usata come giorno del giudizio.
verrà come un ladro di notte.
3 Quando infatti diranno: «Pace e sicurezza», allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto.
Ora, cosa ci dice qui? Ci dice che quando il Signore Gesù Cristo tornerà alla fine dei tempi, la sua venuta sarà certa. Non ci sarà modo di sfuggirle. Non ci sarà modo di impedirlo. Ma sarà improvvisa e inaspettata come un ladro nella notte. Ora, non sta dicendo, ovviamente, che arriverà silenziosamente come un ladro. Abbiamo già detto che non c’è niente di silenzioso nella venuta del Signore. È terribilmente rumorosa. Ma verrà inaspettata come un ladro.
Un ladro non vi manderà un telegramma e vi dirà che verrà a casa vostra alle 2.30 del mattino del 14 marzo. Dice ora se segui questi segnali puoi capire quando arriverò la settimana prossima. Un ladro non vi dà segnali. Un ladro arriva all’improvviso e in un momento in cui non ve lo aspettate. Ed è questo che caratterizza la Seconda Venuta del Signore Gesù Cristo. Improvvisamente inaspettatamente. Infatti, quando i non credenti pensano che la vita continuerà ad andare avanti normalmente, che possono vivere impunemente. Siamo sicuri nella nostra ribellione.
Questo favole su Dio e la Seconda Venuta sono cose che racconti ai bambini perché si comportino bene in chiesa. Pace e sicurezza, pace e sicurezza, pace e sicurezza. E quando pensano che tutto andrà avanti normalmente e che il domani sarà proprio come oggi ci sarà la Seconda Venuta e la distruzione verrà su di loro. Proprio come ai tempi di Noè quando mangiavano e bevevano e davano in sposa e si sposavano e la vita era un susseguirsi ininterrotto, all’improvviso si resero conto in quale situazione disperata si trovassero quando Dio chiuse la porta dell’arca.
Improvvisamente e inaspettatamente. Questo mondo pensa che la vita continuerà semplicemente come al solito. Ma verrà un giorno in cui il Signore Gesù Cristo sconvolgerà quella normalità e la loro distruzione li colpirà all’improvviso e con la stessa certezza delle doglie del parto per una donna incinta e non ci sarà via di fuga.
Ora capite qualcosa di questo testo, amati. Paolo insegnò che la Seconda Venuta di Cristo sarebbe stata improvvisa e inaspettata, ma non insegnò che sarebbe stata imminente. Lasciate che lo ripeta.
Che l’apostolo Paolo insegnò che la Seconda Venuta sarebbe stata inaspettata e improvvisa ma non insegnò che sarebbe stata imminente. Cioè che stava per verificarsi in un imminente giorno del primo secolo. Prima di tutto perché se lo avesse insegnato si sarebbe sbagliato.
Non è avvenuta nel primo secolo. E non ci sono errori nella Bibbia, quindi non poteva sbagliarsi. E anche Paolo ci dice in 2 Tessalonicesi che la Seconda Venuta non è qualcosa che potrebbe accadere in un giorno qualsiasi del primo secolo.
Torniamo a 2 Tessalonicesi capitolo 2. Voglio dire che vi dice solo che la Seconda Venuta non è imminente. 2 Tessalonicesi capitolo 2 versetti 1, 2 e 3.
1 Or vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesú Cristo e al nostro adunamento con lui,
2 di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente né turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia già venuto.
3 Nessuno v’inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e prima che sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione,
Nessuno vi inganni in alcun modo perché non verrà finché non siano accadute certe cose.
Paolo dice che non importa cosa vi dica chicchessia, anche se ricevete un’epistola con la mia firma falsificata, il giorno del Signore non è imminente nel primo secolo, prima devono accadere certe cose. Su questo torneremo. Quindi dice loro che Cristo non tornerà in nessun giorno del primo secolo, ma quando verrà sarà improvviso e completamente inaspettato.
E poi nei versetti 4-11 del capitolo 5 di 1 Tessalonicesi lo applica in modo pratico, che è ciò che fa a tutte le profezie. E nei versetti 4-8 e seguenti dice
4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosí che quel giorno vi sorprenda come un ladro.
Sta facendo una distinzione tra i non credenti per i quali il giorno del Signore verrà come un ladro ma non così per i credenti che invece lo staranno aspettando
5 Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.
6 Perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri.
7 Infatti coloro che dormono, dormono di notte, e coloro che s’inebriano, s’inebriano di notte.
8 Ma noi, poiché siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore, e preso per elmo la speranza della salvezza.
Sta dicendo che poiché siamo diversi la Seconda Venuta avrà un effetto diverso su di noi. Siamo figli della luce e figli del giorno e quindi dobbiamo vivere in modo coerente con tutto ciò che il giorno del Signore rappresenta. La frase “figlio della” è un’espressione ebraica che significa caratterizzato da.
Dire che siete figli della luce e figli del giorno significa dire che voi, in quanto credenti, siete caratterizzati dalla luce e caratterizzati dal giorno e questo indica quella trasformazione completa che lo Spirito Santo ha portato nei nostri cuori, così che non siamo più nelle tenebre, non amiamo più le tenebre, le nostre vite non sono più dominate dalle azioni delle tenebre. Come figli del giorno, cioè figli di quel giorno, i credenti saranno perfettamente a casa loro nel Giorno del Giudizio. Perfettamente a casa loro nel Giorno del Giudizio.
È il giorno che stavano cercando. Quello è il giorno per cui stavano vivendo. E poi notate nel versetto 9 che dice
9 Poiché Dio non ci ha destinati all’ira,
Egli ha destinato alcuni all’ira, ma non ha destinato noi all’ira …
ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesú Cristo,
10 il quale è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.
11 Perciò consolatevi gli uni gli altri ed edificatevi l’un l’altro, come già fate.
Ecco l’applicazione pratica.
Dice che questa Seconda Venuta non vi coglierà impreparati. Non sarà qualcosa di distruttivo per voi come lo sarà per tutte queste altre persone che Dio ha destinato all’ira. Ma poiché Dio vi ha destinato a ottenere la salvezza perché il Signore Gesù Cristo è morto sulla croce per rimuovere tutti i vostri peccati, quel giorno del giudizio, per quanto possa farvi sentire la sua solennità quando ci pensate, sarà comunque il giorno più bello della vostra vita.
Perché allora sarà completamente ed eternamente rivelato ciò che siete come figlio o figlia di Cristo. Cristo stesso vi assolverà completamente da tutte le accuse che Satana, i nemici di Cristo, la vostra coscienza, chiunque altro abbia mosso contro di voi. E dichiarerà a tutto il mondo che quest’uomo, questa donna, questo giovane era predestinato a ottenere la salvezza e quindi il Signore Gesù Cristo è morto per rimuovere i suoi peccati e questo è ciò che la-lo rende sicuro e protetto in quel giorno del giudizio che è un giorno d’ira per tutti gli altri.
Bene, abbiamo parlato da 1 Tessalonicesi di cosa significhi la Seconda Venuta per i credenti. Ora andiamo in 2 Tessalonicesi e vediamo cosa significhi la Seconda Venuta per i non-credenti. Abbiamo letto questo come testo poco fa nei versetti 5-12 e notate che nei versetti 3-6 vedete lo scopo della sua chiarificazione. Paolo ringrazia Dio per la chiesa di Tessalonica.
Dice che la loro crescita nella fede in Cristo e il loro amore reciproco sono spettacolari. Stanno perseverando fedelmente sotto persecuzione. Sono pazienti durante le afflizioni e quindi Paolo dice: voglio darvi ulteriore incoraggiamento affinché non siate tentati di ricadere in vecchie forme di vita.
E così nei versetti 5-6 abbiamo un’affermazione interessante. Dice che questa è una dimostrazione del giusto giudizio di Dio. Cos’è questa chiara indicazione? Stanno soffrendo, sono perseguitati, sono afflitti.
Questa è una chiara dimostrazione del giusto giudizio di Dio affinché possiate essere considerati degni del Regno di Dio per il quale state effettivamente soffrendo. Perché dopo tutto è solo giusto e retto che Dio ripaghi con afflizione coloro che vi affliggono. Ora voglio che notiate che dice che le sofferenze che Dio sta pianificando per la vita del suo popolo mediante la loro persecuzione è un’indicazione non che Dio li abbia abbandonati ma un’indicazione del giusto giudizio di Dio e quando Dio andrà a riversare il suo giudizio sugli empi, questo sarà altrettanto giusto e retto.
Quindi qui vedete i giusti propositi di Dio sia in riferimento al suo popolo che ai suoi nemici. Nel versetto 5 Paolo incoraggia i suoi lettori. Sta dicendo in sostanza ascoltate: Dio è sovrano su ogni cosa e tutta questa afflizione e persecuzione che state sopportando è semplicemente Dio che realizza i suoi giusti propositi nella vostra vita per la vostra salvezza e sta assicurando la vostra salvezza da tutti i vostri nemici per mezzo di questa afflizione e sofferenza che state sopportando.
Dopo tutto, ha già detto loro in 1 Tessalonicesi che Dio ha predestinato la sofferenza e la persecuzione per i cristiani come mezzo con cui li avrebbe fatti passare sani e salvi attraverso questa vita e li avrebbe svezzati da questa cultura. Guardate 1 Tessalonicesi capitolo 3 versetto 3.
3 affinché nessuno fosse scosso in queste afflizioni, poiché voi stessi sapete che a questo noi siamo stati designati.
Quindi dice: ecco il giusto proposito di Dio in queste afflizioni.
Dio sta realizzando i suoi propositi salvifici per voi. Dio ha ordinato questo per voi. La sofferenza non è la prova che Dio ci ha abbandonati.
È la prova che Dio è con noi e che Dio ci sta usando e sta realizzando i suoi scopi nella nostra vita in modo che da Dio saremo ritenuti, reputati e considerati degni del suo regno. Ciò non significa che dobbiamo preoccuparci meritoriamente, significa dire che Dio sta usando queste cose per renderci degni. Per realizzare la sua volontà in noi per santificarci e renderci cristiani più devoti mentre affrontiamo questa persecuzione.
E proprio come è giusto il giusto proposito di Dio che Egli salvi i suoi figli attraverso la sofferenza, è giusto il proposito di Dio che nel giorno del giudizio Egli condanni tutti i suoi nemici per i loro peccati. Dio giustamente benedice tutti i credenti in Gesù a causa di Cristo e Dio giustamente maledice tutti i non credenti che rimangono nella loro incredulità fino alla morte a causa del loro peccato. E ora nei versetti dal 7 al 12 inizia a parlare della Seconda Venuta innanzitutto ricordando ai cristiani la benedizione che sarà per loro, ma poi sottolineando in modo particolare quanto sarà un orrore per i non cristiani. Notate nel versetto 7 che dice,
a voi che siete afflitti, riposo con noi
6 poiché è cosa giusta, da parte di Dio rendere afflizione a coloro che vi affliggono,
7 e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesú Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza,
La parola sollievo, riposo, significa libertà da vincoli, libertà da tensione, un po’ come se aveste un arco teso e allentaste la corda.
E la Seconda Venuta di Cristo sarà un giorno di sollievo, un giorno di riposo. La prima volta nella vostra vita sulla terra che potete abbassare la guardia. Ci vogliono energia e forza per combattere ogni giorno, ogni secondo della vita. Voglio dire che ci si stanca. Le gambe vi bruciano mentre correte la corsa della vita ogni giorno al meglio delle vostre capacità verso il traguardo, ma arriverà un giorno in cui abbasserete le braccia e non correrete più e vi riposerete. Ecco cosa sarà la Seconda Venuta per tutti coloro che sono fedeli a Lui.
Sarà un sollievo. E notate cosa dice della Seconda Venuta qui. Dice:
e per dare riposo a voi che siete afflitti e noi con voi.
A proposito, anche a me piace questa frase: noi con voi. Paolo dice: Anch’io sto cercando questa cosa. Non pensate che perché sono un apostolo io sia una persona super spirituale che può sopportare tutto, persecuzione, essere cacciato da ogni città in cui entro, essere lapidato e dato per morto, naufragare, essere perseguitato e picchiato ovunque. Non pensate che io sia una persona super spirituale che può semplicemente affrontare queste cose flemmaticamente. Non vedo l’ora di trovare sollievo. Non vedo l’ora di riposare.
Quando? Quando il Signore Gesù sarà rivelato dal cielo con tutti i suoi potenti angeli e fuoco fiammeggiante. Guardate tutte quelle parole. La Seconda Venuta di Cristo sarà una rivelazione, la scoperta di ciò che è nascosto.
In quel giorno tutto ciò che il Signore Gesù Cristo ha affermato di essere sarà pienamente e completamente rivelato proprio di fronte a coloro che hanno negato le sue affermazioni ogni giorno della loro vita. Cristo verrà dal cielo in quel giorno, dalla presenza di Dio. Proprio ora è nel luogo più alto e più sacro di tutti, nel più alto seggio d’onore nell’universo alla destra di Dio e quando tornerà dal cielo verrà con tutta l’autorità del cielo e tutto il potere del cielo per eseguire il compito del cielo, ovvero giudicare l’intera razza umana.
E quando verrà, verrà con tutti i suoi potenti angeli. Quando Dio è raffigurato in vari punti della Bibbia, è circondato da angeli. Questi angeli lo lodano e tutti questi angeli sono pronti al minimo cenno per eseguire i suoi ordini e per realizzare i suoi scopi.
E amati, che grande frase formano queste quattro parole: in un fuoco fiammeggiante. Nel versetto 7 quando il Signore Gesú Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza,
8 in un fuoco fiammeggiante
Fratelli, in quel versetto Paolo riunisce diversi filoni di pensiero biblico.
Abbiamo la colonna di fuoco che guidò i figli d’Israele attraverso il deserto, che fu la promessa di Dio della sua presenza. Abbiamo il roveto ardente fiammeggiante che ardeva miracolosamente da questa fiamma di fuoco che non lo consumava, che era un simbolo della presenza di Dio. Andate a Isaia 66, versetti 15 e 16.
15 Poiché ecco, l’Eterno verrà col fuoco, e i suoi carri saranno come un uragano per riversare la sua ira con furore e la sua minaccia con fiamme di fuoco.
16 Poiché l’Eterno farà giustizia con il fuoco e con la sua spada contro ogni carne; e gli uccisi dall’Eterno saranno molti.
Pensate che Paolo avesse queste parole in mente quando scrisse di Gesù che sarebbe venuto in un fuoco fiammeggiante? Sono sicuro che Giovanni le aveva quando scrisse il primo capitolo dell’Apocalisse. Aprite il primo capitolo dell’Apocalisse, l’ultimo libro della Bibbia e guardate i versetti dal 13 al 16, dal versetto 12 al 16.
12 Io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me. E, come mi fui voltato, vidi sette candelabri d’oro
13 e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, vestito d’una veste lunga fino ai piedi e cinto d’una cintura d’oro al petto,
14 Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come bianca lana, come neve, e i suoi occhi somigliavano ad una fiamma di fuoco,
15 I suoi piedi erano simili a bronzo lucente, come se fossero stati arroventati in una fornace e la sua voce era come il fragore di molte acque,
16 Egli aveva nella sua mano destra sette stelle e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo aspetto era come il sole che risplende nella sua forza.
e quando il Signore Gesù Cristo verrà, sarà vestito di fuoco fiammeggiante. Perché? Perché è un fuoco divorante. Perché è il Dio vivente stesso in carne umana e il motivo per cui verrà, come dice il versetto 8,
è per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesú Cristo.
Distribuire punizione o vendetta a coloro che non conoscono Dio e a coloro che non obbediscono al vangelo del nostro Signore Gesù Cristo. Cosa significa punizione o vendetta? Vendetta in ebraico non ha lo stesso significato nostro. Significa semplicemente che quando Gesù tornerà darà ai non credenti ciò che meritano. Significa che sistemerà le cose secondo giustizia. Amministrerà la giustizia. Infliggerà piena giustizia al criminale. Niente di più, niente di meno.
Deuteronomio 32 versetti 35 e 36 che Paolo ha in mente dicono sicuramente questo.
35 A me appartiene la vendetta e la retribuzione; a suo tempo il loro piede vacillerà! Poiché il giorno della loro calamità è vicino, e le cose preparate per loro si affrettano a venire.
36 Si, l’Eterno giudicherà il suo popolo, ma avrà compassione dei suoi servi quando vedrà che la loro forza è scomparsa
Ora è interessante le quattro cose che mette insieme.
Vendetta, retribuzione, calamità, compassione. Quale di queste parole non centra niente? Vendetta, retribuzione, calamità — compassione. Tutti cancellerebbero compassione.
Ma perché Dio sta venendo a dare al miscredente caparbio e pervicace che rimane nella sua incredulità fino alla morte — vendetta e retribuzione? È per rivendicare il suo popolo da tutte le bugie che sono state accumulate contro di loro, da tutte le calunnie, da tutte le false accuse, da tutte le persecuzioni. E perché Dio farà questo? Perché Dio porterà punizione e vendetta sui suoi nemici e vendicherà il suo popolo? Perché ama il suo popolo. Sarà un grande giorno d’amore quando Dio porterà punizione sui suoi nemici.
Avevamo un tizio nella chiesa, John Rimel, che aveva questi versetti della Bibbia. Aveva un versetto d’amore per ogni giorno. Ricordo che una volta venne da me e mi disse: Pastore, sa qual è il mio versetto d’amore per oggi?
È cosa spaventevole cadere nelle mani di un Dio adirato.
Bene, ora capisco cosa intendeva. Perché sta arrivando questo giorno di punizione? Perché Dio ci ama. E Dio ci libererà una volta per tutte da tutti coloro che vorrebbero farci del male.
È un giorno di retribuzione. Chi saranno gli oggetti di questa punizione? Il versetto 8 dice:
Su coloro che non conoscono Dio e su coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù Cristo.
Ci sono due cose che dice su queste persone.
Non conoscono Dio nel senso che non lo amano. E non hanno creduto al vangelo. Rifiutano di accettare l’unica via d’uscita di Dio e l’unica via di fuga dal giudizio.
Rifiutano la speranza del vangelo. Decidono di vivere nella loro incredulità. Non amano Dio e non si donano a Lui.
E così, di conseguenza, nel giorno del giudizio, tutti coloro che non conoscono Dio e tutti coloro che non credono al vangelo del Signore Gesù Cristo, che abbiano udito il vangelo o no, tutti sentiranno il morso della retribuzione di Dio.
Ora, qual è la natura di questa retribuzione? Versetto 9,
9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza,
Questa è la retribuzione che sarà inflitta a coloro che la meritano.
A proposito, una volta avevo un amico. Gli stavo dando testimonianza stavo cercando di parlargli di Cristo e della misericordia e della grazia. E lui disse, beh, potrebbe andarmi bene.
Non mi interessa la teologia. Ha detto, quando morirò e sarò di fronte a Dio, voglio solo che Dio mi dia giustizia. E voglio solo che mi dia ciò che merito.
E gli ho detto: il Signore, lo farà. Ma io, quel giorno, non griderò a gran voce giustizia. Ve lo dico subito.
Quel giorno, non voglio ciò che merito. E per grazia di Dio e a causa del sangue versato del Signore Gesù Cristo, non riceverò ciò che merito. E nemmeno tu, se credi in Lui come tuo Signore e Salvatore.
Ma coloro che non lo faranno, riceveranno ciò che meritano, ovvero la distruzione eterna. Ora, come abbiamo visto in precedenti occasioni, ciò non significa annientamento. Distruzione significa la perdita eterna di tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
Distruzione eterna significa rovina totale e assoluta che è eterna. Ma sapete qual è la punizione peggiore che il non credente riceverà quel giorno? Sarà scacciato dalla presenza del Signore. Ora, questa non è una separazione assoluta da Dio perché Dio è onnipresente.
Dio è ovunque. L’universo non può contenerlo. È in cielo, è sulla terra, è all’inferno. Ricordate che il Salmo 139 dice: Dove potrei andare per sfuggire alla tua presenza? Se stendo il mio letto nello Sceol, ecco, tu sei anche là.
Quindi quando diciamo che l’inferno è separazione da Dio, non lo intendiamo in senso assoluto. Intendiamo che l’inferno è una separazione dalla presenza favorevole di Dio, dalla presenza benevola di Dio, dalla presenza amorevole di Dio. Coloro che sono tormentati all’inferno saranno tormentati alla presenza di Dio.
In modo particolare saranno tormentati in presenza di Gesù. Che il Signore Gesù Cristo stesso, l’uomo più compassionevole che sia mai vissuto, e tuttavia l’uomo più giusto che sia mai vissuto, sovrintenderà al tormento all’inferno. Pensate che questo sia esagerare? Apocalisse 14:10.
Parlando di coloro che portano il marchio della bestia e che rifiutano di vivere in termini della Parola di Dio, sta scritto:
10 berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello.
Ascoltate cos’ha detto RC Sproul:
Essere separati da Dio per l’eternità non è una grande minaccia per la persona impenitente. Gli empi non vogliono altro che essere separati da Dio. Il loro problema all’inferno non sarà la separazione da Dio. Sarà la presenza di Dio a tormentarli.
All’inferno Dio sarà presente nella pienezza dell’ira divina. Sarà lì per esercitare la sua giusta punizione dei dannati. Conosceranno Dio all’inferno ogni secondo della loro vita come un fuoco consumante.
Andate a Isaia 30, perché voglio che leggiate con me quello che penso sia il passaggio più terrificante della Bibbia. Isaia 30. Voglio leggere tre versetti.
Il 27° versetto, il 28° versetto, il 33° versetto. Il 27° versetto. E ricordate che tutti questi hanno implicazioni messianiche.
27 Ecco, il nome dell’Eterno viene da lontano,
Ora, voglio che usiate la vostra immaginazione perché questa è una potente metafora.
la sua ira è ardente e il suo carico pesante; le sue labbra sono piene d’indignazione e la sua lingua è come un fuoco divorante;
28 il suo soffio è come un torrente, che straripa, che giunge fino al collo, per vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione e per mettere nelle mascelle dei popoli una briglia che li faccia fuorviare.
Versetto 33.
33 Tofet (che è un’altra parola per inferno) è preparato da molto tempo, esso è pronto anche per il re ( in particolare per il re dei demoni, Satana stesso); egli lo ha fatto profondo e largo, sul suo rogo c’è del fuoco e legna in abbondanza; il soffio dell’Eterno, come un torrente di zolfo, lo accenderà.
Amati, ascoltate. Amici, voi non volete andare all’inferno. Per grazia di Dio, pentitevi dei vostri peccati e credete in Gesù. Non andate all’inferno perché il volto di Dio che vedrete ogni secondo della vostra eternità è questo volto terrificante di rabbia ardente, labbra piene di indignazione, la sua lingua come un fuoco divorante, il suo respiro come un torrente traboccante di lava che arriva fino al collo, una briglia che vi conduce alla rovina. E ogni giorno della vostra vita, è il Signore stesso che accende il fuoco dell’inferno. Vedete? È Dio che alimenta il fuoco dell’inferno. È Dio che punisce i non credenti.
Non volete andare all’inferno. Se c’è qualcuno di voi qui oggi che è battezzato, che è membro della chiesa e ci conta, conta sul fatto che è battezzato, conta che è un membro della chiesa, conta sul fatto che i suoi genitori possano essere cristiani. Ascoltate, queste non sono le cose che contano quando si tratta di stare di fronte al Dio vivente.
Ci saranno membri della chiesa di Cristo sulla terra, ci saranno coloro che saranno battezzati, ci saranno coloro che sono figli del patto che andranno all’inferno.
E Gesù stesso supervisionerà il vostro tormento. Invocherete Dio: dammi solo un piccolo sguardo di gentilezza, solo un piccolo sguardo d’amore, solo una piccola parola di incoraggiamento, e sarò in grado di resistere al fuoco dell’inferno — e non ce ne saranno.
Solo la Sua ira.
La cosa peggiore che potrebbe accadere a una persona è che venga separata dalla presenza favorevole di Dio Onnipotente. Guardate nel versetto 10. Qui vedete lo scopo ultimo.
Lo scopo ultimo della sua Seconda Venuta non è quello di distruggere i malvagi, sebbene farà anche quello.
10 quando egli verrà, in quel giorno, per essere glorificato nei suoi santi, per essere ammirato in mezzo a quelli che hanno creduto, poiché la nostra testimonianza presso di voi è stata creduta.
Ecco perché tornerà.
Lui sta tornando per glorificare i suoi santi, per essere glorificato con loro, in loro e attraverso loro. C’è una parola unica lì in glorificato. Si verifica solo due volte nella Bibbia, entrambe le volte in 2 Tessalonicesi.
C’è un prefisso “in” davanti alla parola glorificato. Essere inglorificato. Ciò significa che in quel giorno la gloria di Cristo irradierà verso e attraverso tutti i membri del suo corpo.
La sua gloria sarà condivisa e rispecchiata nel suo popolo salvato. I nostri corpi saranno seminati nella corruzione ma saranno risuscitati nella gloria e di conseguenza Egli sarà ammirato da tutti coloro che credono. Immaginate cosa farete come credenti quel giorno quando vedrete tutte queste cose e quando sperimenterete tutte queste cose.
Cosa farete? Meravigliarvi è tutto ciò che potete fare. Restare in ammirata soggezione. Sarà un giorno di adorazione, un giorno di lode perché le meraviglie del vostro Dio che vedrete quel giorno saranno inimmaginabili.
E lo scopo per cui Paolo ci dice questo è che viviamo vite fedeli. Notate cosa dice nel versetto 11.
11 Anche per questo noi preghiamo del continuo per voi, perché il nostro Dio vi ritenga degni di questa vocazione e compia con potenza ogni vostro buon proposito e l’opera della fede,
12 affinché sia glorificato il nome del Signor nostro Gesú Cristo in voi e voi in lui,
Dice che se un giorno sarete glorificati da Dio, dovete prima glorificare Lui. E dice di approfittare di questa dottrina della Seconda Venuta e del giorno del giudizio e di permettere che vi faccia ciò che dovrebbe farvi. Lasciatevi motivare. Lasciate che vi incoraggi. Lasciate che vi convinca di peccato. Lasciate che vi spaventi a morte se state vivendo in ribellione contro Dio.
Lasciate che questa dottrina della Seconda Venuta di Cristo faccia ciò che deve e prego che Dio la usi nella vostra vita in modo che possiate glorificarlo per tutta la vita perché se volete che Lui vi glorifichi alla fine, voi dovete glorificarlo prima della fine.
Bene, questo ci porta alla profezia più difficile del Nuovo Testamento in cinque minuti. Lasciate che ve ne dia solo un piccolo assaggio. Se volete la migliore spiegazione di 2 Tessalonicesi 2 che io conosca, è stata scritta da Benjamin Warfield e si chiama The Prophecies of St. Paul e si trova nel suo libro Biblical and Theological Studies. Notate di nuovo che dice nei versetti 1, 2 e 3, non aspettatevi che la Seconda Venuta abbia luogo in qualsiasi momento, dice loro. Perché? Perché prima devono aver luogo tre cose.
Ci deve essere un’apostasia nel versetto 3. Ci deve essere un uomo del peccato, o antropos tes anomias che le bibbie inglesi traducono con un intraducibile man of lawlessness, un uomo che incarna il totale disprezzo satanico per la legge di Dio. Costui viene rivelato che è un figlio di distruzione e ciò che lo trattiene deve essere rimosso. Ora lasciate lasciate che lo legga e poi vi dia rapidamente i punti salienti.
3 Nessuno v’inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e prima che sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione,
4 l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio.
5 Non vi ricordate che, quando ero ancora tra voi, vi dicevo queste cose?
6 E ora sapete ciò che lo ritiene, affinché sia manifestato a suo tempo.
7 Il mistero dell’empietà infatti è già all’opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo.
8 Allora sarà manifestato quell’empio che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà all’apparire della sua venuta.
9 La venuta di quell’empio avverrà per l’azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi,
10 e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati.
11 E per questo Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna,
12 affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nella malvagità!
Qui questa è ovviamente una cosa contemporanea a Paolo. Egli parla di cose che sono già in atto. Il mistero dell’empietà è già qui tra noi. Chi lo ritiene sta già trattenendo l’uomo del peccato.
Quindi questa è una profezia di cose che stanno avvenendo durante la vita dei cristiani del primo secolo. E dice che la Seconda Venuta non è imminente perché l’apostasia deve aver luogo prima. Ora, non dice di cosa si tratta.
L’apostasia è tutto ciò che dice. Lasciando l’impressione che sappiate di cosa sta parlando, “l’apostasia” non un’apostasia ma l’apostasia. E molte delle profezie di prima e seconda Tessalonicesi sono prese direttamente dal grande messaggio di Gesù in Matteo 24 sulla caduta di Gerusalemme nel 70 d.C. quando fu distrutta dai Romani.
E in quel brano Gesù disse che si sarebbe potuto prevedere quando la distruzione di Gerusalemme stava per avvenire perché ci sarebbe stata una grande apostasia giudaica. Ci sarebbero state persone che sarebbero venute da ogni dove dicendo: Io sono il Cristo. Io sono il Cristo. Io sono il Cristo. Seguitemi. E di conseguenza le persone sarebbero state trascinate via in questa apostasia e in questo falso insegnamento.
E fratelli, è esattamente quello che è successo a quel tempo. Sono comparsi tutti i tipi di falsi messia e la gente si è rivolta a loro. E nel primo secolo ci fu un grande allontanamento da Dio e un allontanamento dalla fede prevalentemente tra il popolo ebraico nel primo secolo.
Se notate, nel primo capitolo di 2 Tessalonicesi, Paolo allude a quell’apostasia degli ebrei quando dice dal versetto 14 al 16:
14 Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle chiese di Dio che sono nella Giudea in Cristo Gesú, perché anche voi avete sofferto da parte dei vostri connazionali le medesime cose che essi hanno sofferto da parte dei Giudei,
15 i quali hanno ucciso il Signore Gesù e i loro profeti, e hanno perseguitato anche noi. Essi non piacciono a Dio e sono nemici a tutti gli uomini,
16 impedendoci di parlare ai gentili perché siano salvati, per colmare continuamente la misura dei loro peccati; or l’ira su di loro è arrivata al culmine.
Sta parlando della caduta di Gerusalemme. Quindi cos’è questa apostasia? Questo è l’allontanamento dei giudei, l’apostasia dei giudei proprio prima della caduta di Gerusalemme.
Chi è quest’uomo di peccato? Dice che quest’uomo di peccato pensa di essere Dio. Quest’uomo di peccato innalzerà se stesso nel tempio e farà inginocchiare tutti davanti a lui. Bene, da dove ha preso questa idea di un uomo del peccato? Vorrei che avessimo il tempo di tornare indietro fino a Daniele, dove ha preso questa idea.
Dove Daniele profetizzò che un giorno i Cesari a Roma sarebbero diventati l’abominio della desolazione per Gerusalemme e avrebbero posto le loro insegne proprio nel tempio stesso e si sarebbero dichiarati Dio e avrebbero portato desolazione nella città. E poi Gesù arriva in Matteo 24 e dice che questo grande uomo del peccato rappresentato nei Cesari di Roma, sta per stabilire l’abominazione della desolazione proprio nel tempio e quando lo vedrete fuggite ai monti è perché la devastazione sta arrivando in Giudea. E quando Luca racconta questa stessa storia dice che quando vedete gli eserciti romani che circondano la città sappiate che il giorno del giudizio per Giuda è vicino, fuggite ai monti.
Allora chi è questo uomo del peccato? È uno pronto a perseguitare il popolo di Dio. Ma a quel tempo la persecuzione dei Cesari romani non era così intensa. Perché? Dice che c’è qualcosa che lo trattiene, c’è qualcosa che lo trattiene.
E cosa sarebbe? Beh, credo fosse il giudaismo, lo stato giudaico di Israele, perché sapete che il giudaismo era una religione legale a Roma e che il cristianesimo è cresciuto in seno al giudaismo. E i romani non cristiani e non giudei, pensavano che il cristianesimo fosse solo un’altra setta del giudaismo, dunque una religione legale e perciò sarebbe stato sotto la protezione dello stato. Ma poi nel 70 d.C., quando la nazione giudaica fu distrutta e il Tempio fu distrutto e il giudaismo fu cancellato dalla faccia della terra, lì a Gerusalemme, era rimasto in piedi ancora qualcosa ed era il cristianesimo.
Ciò che aveva trattenuto l’uomo del peccato, Cesare stesso, dal perseguitare i cristiani fu che Roma pensava che fosse solo una setta giudaica. Ma una volta che il giudaismo cadde in disgrazia e il cristianesimo rimase, i Cesari capirono che avevano un nemico qui, avevano una religione illegale qui, e dopo la caduta di Gerusalemme si legge della terribile persecuzione dei cristiani da parte dello stato romano, dati in pasto ai leoni, usati come torce nei giardini dell’imperatore. Fu allora che la persecuzione della chiesa si intensificò nell’impero romano dopo la caduta di Gerusalemme e del giudaismo e il cristianesimo rimase in piedi da solo.
Ma qui Paolo dice, ma non preoccupatevi nemmeno di questo perché quest’uomo del peccato, questo principio di anomia, questo principio anti-legge, il Signore Gesù Cristo lo distruggerà attraverso un processo. Il processo inizia attraverso la predicazione della Parola di Dio tramite il respiro della sua bocca. Mentre la Parola di Dio esce e la Parola di Cristo esce, vedrete un respingimento del potere dell’empietà.
Sarà infine distrutto quando il Signore Gesù Cristo tornerà e getterà nel pozzo dell’inferno una volta per tutte lo stato anticristiano e tutti i tiranni. Infatti, Dio dice che una parte di questa distruzione di questo principio di anomia, di contrarietà alla legge, sarà Dio che illude le persone, ingannando le persone a credere a una bugia in modo che Egli possa giudicarle nel Giorno del Giudizio. Questa è una cosa che solo un Dio sovrano può fare e lo fa giustamente.
Egli dice, queste persone che sto per ingannare affinché rimangano nella loro incredulità sono persone che odiano la verità. Si divertono nella malvagità. Non credono al vangelo e io sono determinato, dice il Signore, di punirli e mi assicurerò che non sfuggiranno alla punizione.
E così farò loro credere una bugia così continueranno nella loro incredulità e saranno dannati. Ma voi, d’altra parte, Cristiani, e con questo concludiamo, ma voi, d’altra parte, notate cosa dice nel versetto 13, ma noi, amo quelle congiunzioni,
13 Ma noi siamo obbligati a rendere del continuo grazie per voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verità;
14 a questo egli vi ha chiamati per mezzo del nostro evangelo, affinché giungiate ad ottenere la gloria del Signor nostro Gesú Cristo.
Dice, sarete al sicuro. Dio ingannerà il malvagio miscredente. Dio abbatterà il principio dell’empietà e alla fine Dio li giudicherà tutti con una retribuzione eterna quando Gesù Cristo tornerà.
Ma voi siete al sicuro. Non avete nulla di cui preoccuparvi. Non avete nulla di cui preoccuparvi da quest’uomo senza legge, da tutto questo inganno satanico e da tutte le sue meraviglie bugiarde. Non avete nulla di cui preoccuparti per questa distruzione eterna che verrà come punizione nel giorno del Signore. Perché? Perché Dio vi ha predestinato alla salvezza.
Vedete quanto è meravigliosa la predestinazione? Dio li ha predestinati all’ira e così otterranno ciò che meritano, niente di più e niente di meno. Voi e io che meritiamo di ricevere ciò che meritiamo non affronteremo la retribuzione perché nonostante ciò che meritiamo per la grazia immeritata di Dio, Lui ha scelto di darci la salvezza. E poiché ha scelto di darci la salvezza, ha mandato il suo Spirito Santo in questo mondo per chiamarci fuori dalle tenebre alla luce. Ed è per questo che siamo al sicuro.
Ecco perché non saremo spazzati via. Ecco perché non saremo ingannati dalle bugie di Satana. Ecco perché non saremo giudicati da Dio.
Non è per qualcosa che meritiamo. Non è per qualcosa che facciamo. È perché un Dio eterno prima della fondazione del mondo ci ha scelti per la salvezza e nel tempo a un certo punto della nostra vita, prima della nascita o dopo, ha inviato il suo Spirito Santo per chiamarci fuori dalla nostra morte spirituale e per risuscitarci a una vita nuova dove siamo sani e salvi nelle mani di Cristo e niente nel tempo o nell’eternità in cielo o all’inferno ci separerà mai dall’amore di Dio in Cristo Gesù nostro Signore.
E perciò dice nel versetto 15, fratelli, poiché tutto questo è vero, poiché ci sarà una Seconda Venuta, poiché ci sarà il giorno del giudizio, poiché siete predestinati da Dio alla salvezza, poiché siete chiamati dal vangelo a essere il suo popolo fedele, state fermi e mantenete gli insegnamenti che vi sono stati dati, sia a voce che per lettera da noi. Non sta solo dicendo di essere dottrinali, di essere cristiani dottrinali. Queste dottrine, sta dicendo, sono cose che avete preso da me.
Sono insegnamenti ispirati dallo Spirito Santo. Li ho ricevute da Dio. Dio mi ha ispirato.
Li ho scritti in un libro. Li ho predicati a voi sotto l’ispirazione dello Spirito Santo. Questi insegnamenti sono la rivelazione apostolica di Dio Onnipotente, la Parola di Dio.
Egli disse ora che sapete che tutte queste cose sono vere, non importa quale sia la pressione, non importa quanto intensa sia la persecuzione, non importa quanto grave sia l’afflizione, non importa quanto forte sia Satana nei suoi attacchi, ora per grazia di Dio voi potete e dovete rimanere saldi e vivere secondo gli insegnamenti ispirati dallo Spirito Santo a tutti i costi, e questo vi porterà in salvo. E poi un giorno, quando Dio vi risusciterà dai morti e vedrete Gesù, non vedrete questo brutto volto di fuoco e furia, ma vedrete un volto di tenerezza e amore e misericordia e compassione che dice: ben fatto, servo buono e fedele. Entra nella gioia e nel riposo del Signore.
Preghiamo. Ti ringraziamo per questa grande verità, o Signore, della Seconda Venuta di Cristo e del giorno del giudizio, e preghiamo che possa fare la sua opera in noi e che possiamo sempre pensarla in un modo che sia utile per noi, per incoraggiarci, per frenarci, per motivarci, per convincerci. Siamo figli e figlie di quel giorno. Quel giorno saremo a casa, o Signore. Ti ringraziamo per questo. Fino ad allora, aiutaci a vivere in modo coerente con tutto ciò che quel giorno implica.
Per amore di Cristo, amen.