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Lezione 30. Gioele

Il giorno del Signore e lo Spirito santo

La nostra lezione di scrittura di oggi è tratta dal secondo e dal terzo capitolo di Gioele. Gioele è un piccolo libro nell’ultima parte dell’Antico Testamento. Daniele, Osea, Gioele, Amos, se riesci a trovare uno di quei libri, ce l’hai.

Gioele, e leggeremo dal secondo e dal terzo capitolo. Ma prima alziamoci in piedi e preghiamo e chiediamo la benedizione di Dio sulla lettura della sua parola e rimaniamo in piedi per la lettura della sua parola.

Dio Onnipotente, è con riverenza e anticipazione che ci alziamo per offrirti i nostri cuori, pregando che tu li apra e con l’affilata spada a doppio taglio della tua parola, che tu ti occupi di noi in qualunque modo abbiamo bisogno di essere trattati. Usa il libro di Gioele nelle nostre vite, ti preghiamo, o Signore, tramite il tuo potente spirito. Grazie per questo privilegio. Nel nome di Cristo, amen.

Gioele capitolo 2, versetti dal 18 al 32, e poi nel capitolo 3. Gioele 2, versetti dal 18 al 32.

18 Allora l’Eterno si è mosso a gelosia per il suo paese e ha avuto compassione del suo popolo.

19 L’Eterno risponderà e dirà al suo popolo: «Ecco, io vi manderò grano, mosto e olio e ne avrete a sazietà e non vi renderò piú il vituperio delle nazioni.

20 Allontanerò da voi l’esercito del nord e lo guiderò in una terra arida e desolata: la sua avanguardia verso il mare orientale e la sua retroguardia verso il mare occidentale, il suo puzzo salirà il suo fetore si leverà, perché ha fatto cose grandi.

21 Non temere, o suolo, gioisci rallegrati, perché l’Eterno ha fatto cose grandi.

22 Non temete, o bestie dei campi, perché i terreni da pascolo, sono rinverditi gli alberi portano il loro frutto il fico e la vite danno tutta la loro ricchezza.

23 Gioite quindi, o figli di Sion, e rallegratevi nell’Eterno, il vostro DIO, perché vi ha dato la prima pioggia, secondo giustizia e farà cadere per voi la pioggia, la prima pioggia e l’ultima pioggia nel primo mese.

24 Le aie saranno piene di grano e i tini traboccheranno di mosto e di olio

25 cosí vi compenserò delle annate che hanno divorato la cavalletta, la larva della cavalletta la locusta e il bruco, il mio grande esercito che avevo mandato contro di voi.

26 E voi mangerete in abbondanza e sarete saziati, e loderete il nome dell’Eterno, il vostro DIO, che per voi ha fatto meraviglie, e il mio popolo non sarà mai piú coperto di vergogna.

27 Allora voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele e che sono l’Eterno, il vostro DIO, e non ce n’è alcun altro; il mio popolo non sarà mai piú coperto di vergogna».

28 «Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni.

29 In quei giorni spanderò il mio Spirito anche sui servi e sulle serve.

30 Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue fuoco e colonne di fumo.

31 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell’Eterno.

32 E avverrà che chiunque invocherà il nome dell’Eterno sarà salvato, perché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto l’Eterno, e fra i superstiti che l’Eterno chiamerà».

Quindi nel terzo capitolo, versetti dal 18 al 21,

18 In quel giorno avverrà che i monti stilleranno mosto, il latte scorrerà dai colli e l’acqua scorrerà in tutti i ruscelli di Giuda. Dalla casa dell’Eterno sgorgherà una fonte, che irrigherà la valle di Scittim.

19 «L’Egitto diventerà una desolazione e Edom un deserto desolato per la violenza contro i figli di Giuda, perché hanno versato sangue innocente nel loro paese.

20 Ma Giuda rimarrà per sempre, e Gerusalemme di generazione in generazione.

21 Li purificherò dal loro sangue versato, di cui non li avevo purificati, e l’Eterno dimorerà in Sion».

Potete sedervi.

Gioele è un piccolo libro di soli tre capitoli, e tuttavia ha avuto una grande influenza sul Nuovo Testamento, tanto che c’è molto nel Nuovo Testamento che voi e io non potremmo comprendere se non fosse per il libro di Gioele. E più in particolare, Gioele influenzò il Nuovo Testamento in due modi. Innanzitutto, diede al Nuovo Testamento un linguaggio e un immaginario per descrivere gli interventi del Cristo vivente nella storia umana. Come si può definire il tempo in cui Cristo interviene nella storia umana per distruggere le persone, per esaltare le persone, per liberare le persone, per vendicare il suo nome? Gioele disse: lo definisco “il giorno del Signore”.

Definitelo “il giorno del giudizio”. Dite che quando il Signore Gesù interverrà nella storia, il sole si spegnerà, la luna si trasformerà in sangue e le stelle cadranno. Sono immagini che Gioele diede al Nuovo Testamento per aiutarli a descrivere gli interventi di Cristo nella storia.

Ma c’è una seconda cosa su Gioele e la sua influenza sul Nuovo Testamento, ovvero che in una profezia, che abbiamo letto questa mattina, ha spiegato uno degli atti centrali e potenti di Dio nel vangelo del Signore Gesù Cristo, senza il quale nessuno di noi sarebbe o potrebbe mai essere salvato dai propri peccati. In questo piccolo libro, Gioele spiega uno di quegli eventi irripetibili del vangelo proprio lì con l’incarnazione, la vita senza peccato, la morte vicaria, la resurrezione fisica e l’ascensione del Signore Gesù Cristo, tutti grandi atti storici che sono la base della nostra accettazione con Dio. E Gioele dice che ce n’è un altro, ed è il battesimo dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste.

E così è proprio il libro di Gioele che ci aiuta a capire di cosa tratta il giorno della Pentecoste, registrato lì nel primo e nel secondo capitolo degli Atti, senza il quale giorno nessuno di noi sarebbe mai stato salvato. Ora lasciate che vi dia una rapida panoramica del libro di Gioele. Ci sono due sezioni.

E la prima sezione va dal capitolo uno al capitolo due, versetto 27. E il focus è questa piaga di locuste. Ora, non credo che siano letteralmente locuste.

Penso che stia parlando di questi grandi eserciti. Sapete, continua a parlare di questi eserciti simili a locuste che vengono dal nord, come l’Assiria e Babilonia, che Dio userà per giudicare il suo popolo. Che questi eserciti simili a locuste Dio li porterà in Israele per punirla e purificarla della sua ribellione contro di lui. Ma anche se descrive queste orribili locuste che divoreranno la terra, tuttavia, nel libro di Gioele c’è sempre un invito al pentimento. E poi nel capitolo due, versetto 28, attraverso il capitolo tre, e fino all’ultimo, versetto 21, vedete questa bellissima immagine della benedizione e del giudizio del Signore. Alcune delle più ricche promesse delle benedizioni che Cristo porterà al suo popolo si trovano lì in quell’ultimo capitolo, e alcune delle maledizioni più terrificanti che il Signore Gesù Cristo porterà sui suoi nemici sono raffigurate qui nell’ultimo capitolo del libro di Gioele.

Ci sono tre presupposti nel libro di Gioele. Se lo volete leggere, dovete presupporre tre cose. Non potete farlo con la mente vuota, il che è vero per ogni libro della Bibbia, ma dovete assicurarvi che ciò che presupponete lo avete preso dalla Bibbia stessa.

E la prima è che Dio è assolutamente supremo. È totalmente sovrano. Preordina qualsiasi cosa accada. Egli governa tutti gli uomini e tutte le nazioni in ogni tempo, e la sua volontà è qualcosa a cui nessuno può effettivamente resistere o rovesciare.

Il secondo presupposto è che il nostro Dio è un Dio santo che non tollera il peccato né nei suoi nemici né nel suo popolo. Infatti, la sua santità lo spinge a giusta indignazione e rabbia devastante contro il peccato nell’uomo, sia che si tratti del suo popolo o dei suoi nemici.

E in terzo luogo, e lo vedete continuamente nel libro di Gioele, il nostro Dio è un Dio di grazia immeritata. È un Dio di misericordia. È un Dio di pazienza, di amorevole benignità e di tenera misericordia, indipendentemente da quanto peccatori siamo stati tu, io o una nazione.

Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.

Ora, qual è il tema del libro di Gioele? Bene, possiamo dire, in una frase, che  il tema del libro di Gioele è la venuta del giorno del Signore. Quella frase, il giorno del Signore, ricorre almeno una volta in ogni capitolo di Gioele.

Lasciate che ve lo mostri in modo che possiate vedere che questo è un tema dominante. Guardate nel capitolo uno, versetto 15

15 Ahimè, per quel giorno! Poiché il giorno dell’Eterno è vicino; sí, verrà come una devastazione dall’Onnipotente.

Guardate il capitolo due, versetti uno e due,

1 Suonate la tromba in Sion e date l’allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno dell’Eterno viene, perché è vicino.

giorno di tenebre e di densa oscurità, giorno di nubi e di caligine. Come l’alba si estende sui monti, viene un popolo numeroso e potente, simile al quale non ci fu mai alcuno prima, né mai piú ce ne sarà per molte generazioni future.

Guardate più avanti nel secondo capitolo, versetti dall’11 al 13.

11 L’Eterno fa udire la sua voce davanti al suo esercito, perché il suo campo è molto grande e potente l’esecutore della sua parola. Sí, il giorno dell’Eterno è grande e assai terribile; chi potrà sostenerlo?

12 «Perciò ora», dice l’Eterno, «tornate a me con tutto il vostro cuore, con digiuni, con pianti e con lamenti».

13 Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all’Eterno, il vostro DIO, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e si pente del male mandato.

Poi guardate un po’ più avanti nel secondo capitolo, versetto 28, la prima parte

28 Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne  

E poi notate cosa dice a riguardo nel versetto 30.

30 Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue fuoco e colonne di fumo.

31 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell’Eterno.

32 E avverrà che chiunque invocherà il nome dell’Eterno sarà salvato,

Poi guardate nel capitolo tre, versetti 14 e 15.

14 Moltitudini, moltitudini nella Valle della decisione. Poiché il giorno dell’Eterno è vicino, nella Valle della decisione».

15 Il sole e la luna si oscurano e le stelle ritirano il loro splendore.

Guardate i versetti 18 e 19.

1In quel giorno avverrà che i monti stilleranno mosto, il latte scorrerà dai colli e l’acqua scorrerà in tutti i ruscelli di Giuda. Dalla casa dell’Eterno sgorgherà una fonte, che irrigherà la valle di Scittim.

19 «L’Egitto diventerà una desolazione e Edom un deserto desolato per la violenza contro i figli di Giuda, perché hanno versato sangue innocente nel loro paese.

Quindi potete vedere che questo è un tema che domina l’intero libro. Ora, cos’è questo giorno del Signore a cui Gioele si riferisce in ogni capitolo? La cosa che i profeti sottolineano è che le persone apostate e reprobe di questo mondo hanno avuto il loro giorno. E ora Jehovah avrà il suo giorno, un giorno stabilito che appartiene solo al Signore degli eserciti, e un giorno in cui lui solo e non l’uomo sarà esaltato su ogni cosa.

Guardate Isaia con me, capitolo 2. Tutto quel capitolo parla anche di questo giorno del giudizio che sta arrivando per le persone. Isaia capitolo 2, leggeremo prima il versetto 12.

12 Poiché il giorno dell’Eterno degli eserciti verrà contro tutto ciò che è orgoglioso ed altero, e contro tutto ciò che si innalza, per abbassarlo

Poi guardate i versetti 17, 18 e 19. Cosa accadrà in questo giorno del giudizio?

17 L’alterigia dell’uomo sarà abbassata e l’orgoglio degli uomini eminenti sarà umiliato; soltanto l’Eterno sarà esaltato in quel giorno.

18 Gli idoli saranno interamente aboliti.

19 Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce e negli antri della terra davanti al terrore dell’Eterno e allo splendore della sua maestà, quando si leverà per far tremare la terra.

In altre parole, Dio non può e non vuole tollerare l’orgoglio umano, l’amor proprio e la propria giustizia autonoma, e quindi verrà nel giorno del Signore per umiliare tutto questo, e per glorificare se stesso. Ora, cos’è questo giorno del Signore secondo la Scrittura? Fondamentalmente, tre cose. Prima di tutto, il giorno del Signore è qualsiasi giorno, qualsiasi giorno in cui Dio interviene nella vita di una persona o di una nazione per portare il suo giudizio contro il male e per compiere la distruzione dei malvagi e la liberazione  e l’esaltazione dei giusti.

Il giorno del Signore è qualsiasi giorno della settimana, qualsiasi giorno, qualsiasi momento in cui Dio entra nella storia con la sua provvidenza o con il suo spirito per distruggere i suoi nemici e liberare il suo popolo dai suoi nemici ed esaltarlo a grandezza. Per esempio, Dio disse che il giorno del Signore stava arrivando a Giuda, e Giuda avrebbe sperimentato la devastazione dall’Onnipotente. Giuda il suo giorno l’ha avuto.

Giuda non c’è più. Inoltre, è detto che il giorno del Signore stava arrivando per Babilonia in Isaia 13, che Dio sarebbe entrato nella storia di Babilonia e l’avrebbe distrutta per i suoi peccati. Il giorno del Signore è arrivato per Babilonia. Babilonia non c’è più. E poi in Isaia 34, dice che il giorno del Signore sta arrivando a Edom, Edom che era il persecutore del popolo di Dio. Ha detto che sta arrivando un giorno in cui Dio verrà a Edom e entrerà nella storia e giudicherà Edom in modo che non sarà più una minaccia per il suo popolo. Il giorno del Signore è venuto per Edom, ed Edom non c’è più.

Isa. 19 Dio ha anche detto al potente impero egiziano, ha detto c’è il giorno in cui il Signore verrà a te perché hai bevuto il sangue del mio popolo, e il potente impero egiziano non c’è più. Abdia 15 dice persino che il giorno del Signore si avvicina per tutte le nazioni, che qualsiasi nazione che è costruita su un principio di rivolta contro Dio, il giorno del Signore verrà per quella nazione, e quella nazione sarà giudicata da lui.

Quindi la frase “il giorno del Signore” in Gioele e nel resto dell’Antico Testamento significa giudizio. È un giudizio che viene da Dio nella storia che si traduce nella distruzione dei malvagi e nella salvezza dei giusti. Notate alcuni dei modi meravigliosi e commoventi e spaventosi in cui Dio descrive il suo intervento nella storia nel giorno del Signore.

Andiamo a Sofonia.

Sofonia capitolo 1 versetti dal 14 al 18. Notate come il profeta sfrutta tutto il suo sapere, la sua istruzione e il suo linguaggio per cercare di descrivere la grandiosità del giorno del Signore per Giuda. Il grande giorno del Signore è vicino, Sofonia 1, dal 14 al 18.

14 Il giorno dell’Eterno è vicino, è vicino e giunge in gran fretta. Il suono del giorno dell’Eterno è amaro; allora l’uomo valoroso griderà forte.

15 Quel giorno è un giorno di ira, un giorno di calamità e angoscia, un giorno di distruzione e desolazione, un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e fitta oscurità,

16 un giorno di squillo di tromba e di allarme contro le città fortificate e contro le alte torri.

17 Farò venire l’avversità sugli uomini ed essi cammineranno come ciechi, perché hanno peccato contro l’Eterno; il loro sangue sarà sparso come polvere e la loro carne come escrementi.

18 Né il loro argento né il loro oro li potrà liberare nel giorno dell’ira dell’Eterno; anzi tutto il paese sarà divorato dal fuoco della sua gelosia, perché egli compirà certamente una completa distruzione di tutti gli abitanti del paese.

Qui dice che il giorno del Signore sta arrivando per Giuda e che Dio avrebbe portato il giudizio su quella terra, che avrebbe distrutto i suoi nemici e purificato il suo popolo.

Quindi la prima cosa che impariamo su cosa sia il giorno del Signore, è che è un giorno qualsiasi della settimana o del mese o dell’anno in cui Dio, con la sua provvidenza o con il suo spirito, entra nella tua vita o nella vita di una nazione per giudicarti o salvarti, per distruggerti o salvarti dai tuoi nemici. Questo è il giorno del Signore. Giuda aveva un giorno del Signore, Babilonia aveva un giorno del Signore, Edom aveva un giorno del Signore, gli Egiziani avevano un giorno del Signore.

Il giorno del Signore è qualsiasi giorno in cui Dio interviene nella storia per operare nella vostra vita.

Ora la Bibbia dice anche che il giorno del Signore è il primo avvento di Gesù Cristo. Che il giorno del Signore si riferisce all’incarnazione del Signore Gesù Cristo perché cosa ha compiuto l’incarnazione di Gesù Cristo? Alla fine ha portato la distruzione agli apostati e ai reprobi e la salvezza al popolo eletto di Dio.

Andate all’ultimo libro dell’Antico Testamento, il libro di Malachia capitolo 4, e notate come questo grande libro conclude l’Antico Testamento. In  Malachia capitolo 4 versetti 5 e 6. Dio dice:

Ecco, io vi manderò Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell’Eterno.

Egli farà ritornare il cuore dei padri ai figli e il cuore dei figli ai padri, affinché non venga a colpire il paese di completo sterminio.

Ora, come sappiamo che si sta parlando di Gesù e Giovanni Battista? Perché è così che il Nuovo Testamento interpreta quel versetto.

Infatti, guardate Luca capitolo 1 versetto 17. Vedete un riferimento a questo versetto. Parlando di Giovanni Battista, in Luca 1:17 si dice:

17 Ed andrà davanti a lui nello spirito e potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto.

E così il giorno del Signore è una frase che non si riferisce solo a qualsiasi giorno in cui Dio interviene nella storia per distruggere il suo popolo in quanto nemici apostati o salvare persone, ma è specificamente anche il giorno dell’incarnazione di Cristo, che ha procurato la distruzione di tutti i nemici di Dio e la salvezza di tutto il popolo di Dio.

Ora ce n’è un terzo. E il terzo uso del giorno del Signore è per il secondo avvento di Cristo. Cioè, è una frase che viene usata per la sua seconda venuta alla fine della storia e nel giorno del giudizio. Perché in quel giorno, quando il Signore Gesù tornerà e tutti saranno risuscitati davanti a lui e avrà luogo il giorno del giudizio, allora egli finirà e consumerà la sua distruzione di tutti i reprobi e la salvezza di tutti gli eletti. Guardate Giovanni 6:44 e vedete come Gesù pensa della storia.

Giovanni 6:44. Egli dice:

44 Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

Sta arrivando un ultimo giorno.

Notate in Matteo 10:15, Matteo 10:15, Gesù dice:

Vi dico in verità che, nel giorno del giudizio, il paese di Sodoma e di Gomorra sarà trattato con piú tolleranza di quella città.

E così qui la Bibbia usa la frase, il giorno del Signore, non solo per riferirsi a qualsiasi giorno in cui Dio entra nella tua vita per punirti o liberarti, non solo al giorno in cui il Signore Gesù Cristo nacque su questa terra, dando inizio a un’era completamente nuova e a un patto completamente nuovo, ma si riferisce anche a quel grande e ultimo giorno del Signore, il giorno del giudizio, quando il Signore Gesù Cristo tornerà in tutta la sua gloria e noi staremo davanti a lui. In altre parole, ci sono molti giorni del Signore nella storia e nella vostra vita.

Ma la Bibbia ci dice che ci sarà un ultimo giorno del Signore, e sarà il giorno finale del giudizio quando tutti i conti saranno saldati e i giusti e gli ingiusti riceveranno la loro ricompensa eterna dal giudice assiso sul suo trono. Quindi ci sono giorni che sono giorni del Signore nella vita degli uomini, delle nazioni e degli individui. C’è il giorno del Signore quando nacque Gesù e c’è un ultimo giorno del Signore alla conclusione della storia.

E ogni volta che Dio entra nella storia, è sempre un’ombra di presagio di quell’ultimo grande giorno. Ogni volta che Dio entra nella storia per distruggere una nazione, Babilonia, Assiria, Giuda, Israele, Edom, è un preludio della distruzione totale di Satana e di tutte le forze del male all’inferno per sempre che avrà luogo alla seconda venuta di Cristo. Quando Dio entra nella tua storia e ti salva dai tuoi nemici e ti libera da Satana e dal peccato e dal dolore e dalla morte e dal dolore e dalla tentazione e dalla prova, è un preludio di quel grande ultimo giorno in cui verrà e asciugherà ogni lacrima dai tuoi occhi e quando tutto sarà perfetto per te per tutta l’eternità.

Quindi ogni volta che nella tua vita accade qualcosa che sai che Dio ti sta umiliando o che sai che Dio ti sta liberando, sappi che queste sono cose che Dio sta facendo nella tua vita per indicarti il ​​grande giorno. Il motivo per cui Dio ti umilia invece di lasciarti andare nel tuo orgoglio e amor proprio, il motivo per cui Dio ti libera invece di lasciarti semplicemente spazzare via dai tuoi nemici è perché il Signore Gesù Cristo nel giorno del Signore è nato e ha provveduto la tua salvezza e ti avrebbe fatto guardare avanti a quel giorno in cui la salvezza è completa. Ci sono due cose che accadono sempre in qualsiasi giorno del Signore.

Due cose che accaddero quando nacque Gesù. Due cose che accadranno nel giorno del Signore alla fine del mondo. Due cose che accadono in qualsiasi altro giorno del Signore quando Dio entra nella tua vita o nella vita delle nazioni.

Puoi contarci. Puoi scommetterci. Due cose.

L’uomo, ogni volta che Dio interviene nella storia, l’uomo e tutto ciò in cui l’uomo confida e si diletta viene umiliato. Tutto ciò che porta all’uomo piacere e un senso di sicurezza viene spazzato via dalla sua vita in ogni giorno del Signore. E in secondo luogo, quando Dio entra nella storia, ha uno scopo ultimo, ed è quello di mostrare e manifestare inequivocabilmente la gloria della sua sovranità e del suo potere e della sua giustizia e della sua ira e della sua grazia nel giudizio dei suoi nemici e nella salvezza del suo popolo.

Riguardate a Isaia capitolo 2 versetti dal 10 al 12. Queste sono due cose che accadono ogni giorno del Signore. Non sono accadute nella tua vita.

Se non hai avuto un giorno del Signore nella tua vita, e ne hai avuti molti, ci saranno tempi in cui queste cose accadranno. Isaia 2:10-12.

10 Entra nella roccia e nasconditi nella polvere davanti al terrore dell’Eterno e davanti allo splendore della sua maestà.

11 Lo sguardo altero dell’uomo sarà abbassato e l’orgoglio dei mortali sarà umiliato; soltanto l’Eterno sarà esaltato in quel giorno.

12 Poiché il giorno dell’Eterno degli eserciti verrà contro tutto ciò che è orgoglioso ed altero, e contro tutto ciò che si innalza, per abbassarlo,

E non c’è assolutamente alcun dubbio al riguardo. È interessante sapere che c’è qualcosa che accade anche nella vita dei ribelli induriti ogni volta che il giorno di Dio giunge per un uomo o una nazione.

Quei ribelli induriti, quando sanno che Dio sta arrivando, faranno qualsiasi cosa, si aggrapperanno a qualsiasi cavillo in un futile, frenetico e irrazionale tentativo di sfuggire al giorno del Signore o di impedirgli di arrivare. Andiamo al libro dell’Apocalisse. Possiamo vedere l’influenza di Gioele sul libro dell’Apocalisse e di Isaia.

Quando un uomo rifiuta di credere e sa che il giorno del Signore sta arrivando per lui e che sarà duro, farà cose irrazionali per sfuggirgli o impedirgli di arrivare. Apocalisse 6:15-17.

15 E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti,

16 e dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello,

17 perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?».

Sapete, Isaia fece una domanda simile.

Per favore, aprite Isaia 33 con me. È un testo grandioso. Isaia 33.

Lo chiede con parole un po’ diverse. Nel 14° versetto, dice:

14 In Sion i peccatori sono presi da spavento, un tremore si è impadronito degli empi: «Chi di noi potrà dimorare con il fuoco divorante? Chi di noi potrà dimorare con le fiamme eterne?».

È la stessa cosa che chiede Giovanni. Quando verrà il giorno dell’ira dell’Agnello, chi sarà in grado di resistere? Voglio dire, questo è un Dio adirato. Questo è un Dio intento a umiliare l’orgoglio dell’uomo e ad esaltare se stesso in tutto il suo terrore e in tutto lo splendore della sua gloria.

E chi sarà in grado di resistere? Pensate che la risposta a questa domanda sia nessuno? Vi sbagliate. Pensate che la risposta alla domanda di Isaia, chi dimorerà con il fuoco divorante? Pensate che la risposta che Isaia vuole che diate sia nessuno? No. Guardate il versetto 15.

15 Colui che cammina giustamente e parla rettamente, colui che disprezza i guadagni distorti, che scuote le mani per non accettare regali, che si tura gli orecchi per non udire parlare di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male,

sarà in grado di vivere e dimorare da vicino e intimamente con il fuoco divorante senza essere consumato da quel fuoco. Guarda il versetto 16, la promessa di Isaia.

16 costui dimorerà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata.

Così che un uomo giusto che cammina in sincerità, che rifiuta il guadagno ingiusto, che cerca di portare la sua vita in totale sottomissione al Signore Gesù Cristo, motivato dalla fede in lui, quella persona e quella persona soltanto sarà l’unica che rimane in piedi quando verrà il giorno dell’ira dell’Agnello. Chi può dimorare con il fuoco divorante? Chiunque creda in Gesù e viva per lui.

Tutti gli altri saranno consumati da quel fuoco. Nessun altro sarà in grado di resistere. Quindi, amati, siate preparati per il giorno del Signore quando verrà nella vostra vita.

Quando Dio interviene nella tua vita, assicurati ora, pentendoti dei tuoi peccati, che non sarà un giorno di giudizio e un giorno di umiliazione per te, ma sarà un giorno di liberazione e un giorno di esaltazione. Dio avrà il suo giorno nella tua vita e nella mia. E ti faccio una domanda.

Puoi dimorare con il fuoco divorante? Puoi dimorare alla presenza del nostro grande Dio e sopravvivere? Ora, cosa dice Gioele che accadrà nel giorno del Signore? Diamo un’occhiata a questi passaggi che abbiamo letto un po’ di tempo fa. Torniamo al primo capitolo di Gioele e al versetto 15, dove dice:

15 Ahimè, per quel giorno! Poiché il giorno dell’Eterno è vicino;

Vedete, questo è uno dei motivi per cui sapete che non si sta parlando di qualcosa di migliaia di anni nel futuro qui.

La Seconda Venuta parla di qualcosa che è vicino in riferimento alle persone del tempo di Gioele. Il giorno del Signore è vicino, e verrà come distruzione dall’Onnipotente. Ecco due cose che vi farò sapere su questo giorno del Signore: cadrà su questi anziani e sacerdoti e ministri che sono infedeli al Signore, che rifiutano di pentirsi della loro infedeltà. E notate che dice che il giorno è vicino. E poi quella frase orribile che il giorno porterà distruzione dall’Onnipotente.

Non la distruzione dal debole. La distruzione dall’Onnipotente fa tutta la differenza del mondo.

Una volta ho ricevuto una telefonata da un mio amico del college che non vedevo da anni. E lei ha detto, Joe, vorrei che tu, il mio fidanzato, lo chiameremo Jim, non è il suo nome. Il mio fidanzato, Jim, vorrebbe che tu celebrassi il nostro matrimonio per noi. E io ho detto, beh, sarebbe un onore per me, ma pensavo che Jim fosse già sposato.

E lei ha risposto, beh, lo era, ma è scappato con me. E sarebbe onorato se tu ci sposassi. Ho detto, beh, mi piacerebbe in circostanze diverse, ma non posso farlo.

Allora Jim mi chiama al telefono e dice, cioè, inizia a imprecare come uno scaricatore di porto. E ha detto, la prossima volta che ti vedo per le strade di Bristol, Tennessee, ti faccio a pezzi.

Be’, l’ho ringraziato e ho riattaccato. E non ci ho pensato più. Voglio dire, non tremavo come una foglia. Non c’era paura e tremore. Non è che mi rifiutassi di andare di nuovo per le strade di Bristol, perché Jim era pelle e ossa e pesava circa la metà di quanto peso io. Ora, se Jim fosse stato grosso così e largo così, non avrei mai più camminato per le strade di Bristol.

Avrebbe fatto tutta la differenza di questo mondo. Questa è distruzione da parte dell’Onnipotente. Questa non è distruzione da parte di un debole.

Questa è la distruzione promessa da un Dio a cui nessuno può resistere e che fa ciò che gli piace. E questa distruzione è ciò che capita ai superbi e agli infedeli in qualsiasi giorno del Signore. Notate nel capitolo 2, versetti 1 e 2, che dice:

1 Suonate la tromba in Sion e date l’allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno dell’Eterno viene, perché è vicino.

giorno di tenebre e di densa oscurità, giorno di nubi e di caligine. Come l’alba si estende sui monti, viene un popolo numeroso e potente, simile al quale non ci fu mai alcuno prima, né mai piú ce ne sarà per molte generazioni future.

Quindi c’è un popolo grande e potente. Ora, questo è un giorno di tenebre per i nemici di Dio, non per il suo popolo fedele. Ora, ecco cosa voglio che notiate.

Non c’è mai stato niente di simile, né ci sarà più dopo di esso, negli anni di molte generazioni. Voglio che notiate questa frase. Dice che quando il giorno del Signore giunge a Israele, è qualcosa che non c’è mai stato niente di simile prima. Ed è orrore ed è devastazione. E non ci sarà più niente di simile per molte generazioni. Sapevate che Gesù disse la stessa cosa della distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C.? Andate a Matteo capitolo 24.

Il 70 d.C., sapete, è quando Dio ha fatto muovere i suoi eserciti. È come quando fece muovere suoi eserciti di Babilonia  e di Assira nell’Antico Testamento, nel 70 fece levare i suoi eserciti di Roma perché entrassero a Gerusalemme per distruggere il tempio e distruggere l’intera città a causa della sua apostasia. E notate nel 70 d.C., e notate cosa disse Gesù riguardo a quella caduta di Gerusalemme nel 70 d.C., Matteo capitolo 24, versetto 21.

21 perché allora vi sarà una tribolazione cosí grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora né mai più vi sarà.

Voglio che notiate la somiglianza di queste due frasi. In Gioele 2:2, si dice, non c’è mai stato niente di simile, né ci sarà di nuovo dopo di esso per gli anni di molte generazioni.

E poi in Matteo 24:21,

21 perché allora vi sarà una tribolazione cosí grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora né mai più vi sarà.

Ora, cosa vi dicono queste parole? Quelle parole vi dicono che per Israele, il giorno del Signore e il giorno del giudizio sono nel mezzo della storia e non alla fine della storia. Gesù  dice, non c’è mai stato niente di simile prima, e non ci sarà niente di simile in tutti gli anni che seguiranno questa grande tribolazione.

Ora, quando qualcuno dice, beh, noi crediamo che la grande tribolazione sia qualcosa che avrà luogo proprio alla fine della storia. Bene, ora, come può essere così? Quando Gesù dice che la grande tribolazione avrà luogo a Gerusalemme, e che non c’è mai stato niente di simile prima nella storia, e non ci sarà mai niente di simile dopo nella storia. Bene, ora, se è alla fine della storia, non c’è niente altro dopo nella storia.

E quindi il punto è che Dio dice: “Mi occuperò di questa storia di apostasia proprio nel bel mezzo della storia e non aspetterò la fine”. Che Dio venga e intervenga nella storia, nella vita di uomini e nazioni e li distrugga, non solo in senso figurato, a volte in senso figurato, ma spesso in realtà e letteralmente. Voglio dire, la superficie di questo globo è semplicemente ricoperto di civiltà morte che Dio ha letteralmente spazzato via dalla faccia della terra. Nicky e io stavamo parlando l’altro giorno del Cotswolds, una volta siamo andati a fare un’escursione per cercare di trovare questa pietra dove gli anglosassoni si riunivano per votare per il loro re. Ma si può anche camminare nei boschi ovunque e ci si imbatte in rovine romane. Ci si può imbattere in mosaici che risalgono ai Romani. Voglio dire, questo mondo è semplicemente ricoperto, disseminato di resti di civiltà morte con cui Dio ha avuto il suo giorno.

Quindi Dio non aspetta fino alla fine della storia. Verrà fisicamente alla fine della storia. Ma Gesù viene di volta in volta nel mezzo della storia nella tua vita, nella vita di questa chiesa, nella vita di altre chiese, nella vita di questa nazione per fare la sua opera.

Per umiliare l’uomo ovunque l’uomo abbia bisogno di essere umiliato. E per salvare ed esaltare il suo popolo ovunque abbia bisogno di essere salvato. Ora guardate il capitolo 2. Di nuovo, versetti dal 10 al 13.

10 Davanti a loro trema la terra, i cieli tremano, il sole e la luna si oscurano e le stelle ritirano il loro splendore.

11 L’Eterno fa udire la sua voce davanti al suo esercito, (i Babilonesi, gli Assiri, i Romani. ) perché il suo campo è molto grande e potente l’esecutore della sua parola. Sí, il giorno dell’Eterno è grande e assai terribile; chi potrà sostenerlo?

12 «Perciò ora», dice l’Eterno, «tornate a me con tutto il vostro cuore, con digiuni, con pianti e con lamenti».

13 Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all’Eterno, il vostro DIO, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e si pente del male mandato.

In altre parole, sta dicendo anche a questa tarda data, dice che il sole si spegnerà, la luna si trasformerà in sangue, le stelle cadranno.  Ciò che significa è: Luci spente per Gerusalemme.

Luci spente. Ora, cosa succederebbe se letteralmente il sole si spegnesse, la luna diventasse sangue e le stelle cadessero? Ecco fatto. Voglio dire, per te è la fine della storia.

Ed è per questo che Dio usa queste parole più e più volte. Non sono mai state prese alla lettera. Mai queste parole della Bibbia sono state prese alla lettera. Che questo è un linguaggio spettacolare per impressionarci con la natura grandiosa dell’intervento di Dio nella storia per distruggerla. Che quando Dio distrugge una nazione, la sua luce si spegne. Voglio dire che il sole si spegne, la luna si trasforma in sangue e le stelle cadono.

E posso darvi un esempio dopo l’altro lungo l’Antico Testamento in cui Dio dice, vediamo se riesco a trovarli subito così che  possiate rispondere, e perché voglio farti una domanda. Dice che quando andrò a giudicare Babilonia, (Isa 13) il sole si spegnerà, la luna si trasformerà in sangue e le stelle cadranno. Quando dice che distruggerò l’Egitto, (Ez. 32) il sole si spegnerà, la luna si trasformerà in sangue e le stelle cadranno. Quando distruggerò Edom, il sole si spegnerà, la luna si trasformerà in sangue, eccetera (Isa. 34:4). Quando distrusse Samaria (Am. 8:9) Ora, tutte queste cose sono accadute letteralmente? Voglio dire, si può tornare indietro nella storia e tracciare queste nove o dieci volte in cui il sole si è spento, la luna si è trasformata in sangue e tutte le stelle sono cadute? Sapete che nel giorno della Pentecoste è detto che quando lo Spirito Santo è riversato sul suo popolo, quel giorno, il sole si spegnerà, la luna si trasformerà in sangue e le stelle sono cadute? Pensi che accadrà? Che sia accaduto? Era successo 2000 anni fa? Voglio dire, nessuno lo ha segnalato. Tutti se lo sono perso se fosse letterale perché nessuno nella storia parla del sole che si è spento, della luna che si è trasformata in sangue e di tutte le stelle che sono cadute il giorno di Pentecoste 2000 anni fa.

Quindi questo non è un linguaggio letterale. Questo è per farvi capire che quando Dio interviene nella storia per distruggere un popolo ribelle, per quel popolo è finita. Ma anche a questa tarda data, anche quando il sole si sta già affievolendo e la luna sta già diventando rosso pallido e alcune delle stelle più piccole stanno iniziando a cadere, anche a questa tarda data, Giuda, se ti penti, tutto sarà diverso. E ti salverò dai tuoi miserabili peccati anche a questa tarda ora. Che grande parola di speranza c’è per l’Italia nel libro di Gioele. Voglio dire, Lamentazioni, Geremia, quando lo leggo penso, oh cielo, non so se abbiamo qualche speranza o no per questo paese.

Così mi sono affrettato a chiamare Gioele. E Gioele dice che anche quando le stelle iniziano a cadere, c’è ancora speranza. Tutto quello che dovete fare è pentirvi.

Voltate le spalle a qualsiasi stile di vita abbiate vissuto e tornate a casa da Dio e tornate a Me in fede e obbedienza, e vi tratterò come non meritate di essere trattati. Farò scorrere vino dolce e latte dalle montagne, e riempirò ogni ruscello di acqua corrente, e ci sarà una sorgente eterna che sgorgherà dal tempio di Dio. Ma se non vi pentite, la vostra luce si spegne.

Ora notate nel capitolo 2, versetti 28 e seguenti, dice:

28 «Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni.

29 In quei giorni spanderò il mio Spirito anche sui servi e sulle serve.

30 Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue fuoco e colonne di fumo.

31 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell’Eterno.

32 E avverrà che chiunque invocherà il nome dell’Eterno sarà salvato, perché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto l’Eterno, e fra i superstiti che l’Eterno chiamerà».

Ora, prima di guardare al cuore di questo testo, voglio che notiate quelle ultime quattro righe.

Anche quando Dio andrà a distruggere il monte Sion e Gerusalemme, quando Dio con loro avrà il suo giorno, ci saranno alcune persone che sfuggiranno al suo giudizio. E notate quell’ultima riga, anche tra i sopravvissuti che il Signore chiama, quando le uniche persone in tutta la storia che sfuggono al giudizio di Dio sono coloro che Dio sovranamente, per pura grazia e irresistibilmente chiama fuori dall’oscurità nella sua meravigliosa luce.

Non aspetta che tu faccia il primo passo, perché i morti non possono fare il primo passo. Non aspetta che tu voti per lui, perché non chiede un voto. Non dice: aiuterò coloro che si aiutano da soli, perché sa che i morti sono totalmente impotenti e non possono essere di alcun aiuto a se stessi.

Chi sono le uniche persone che sfuggono al giudizio in questo mondo? Quelle che sono state battezzate? Quelle che fanno cose buone? No. Le uniche persone che sfuggono al giudizio sono quelle che Dio chiama sovranamente via dal peccato a sé. Gesù disse, tutti coloro che il Padre attira a me, solo quelli, tutti quelli, ma solo quelli, tutti coloro che il Padre attira verranno a me nella fede, e io li risusciterò nell’ultimo giorno.

Ora, andiamo a questa grande profezia. Dice che il giorno del Signore inizia con l’effusione dello Spirito di Dio su tutta l’umanità. Ora, andiamo ad Atti capitolo 2 e vediamo come il Nuovo Testamento applica questo grande versetto.

Questo è il giorno della Pentecoste. Lasciatemi dire, prima di arrivare al capitolo 2, vedete nel capitolo 1, Gesù dice ai suoi discepoli, andate a Gerusalemme, perché ci sarà un grande evento evangelico, e non volete perdervelo. E perché se vi perdete questo evento, non c’è speranza per voi.

È questo evento che porta nelle nostre vite le benedizioni che Cristo ha compiuto nella sua morte in croce che in realtà ci purifica e ci rende persone nuove. Egli dice, andate a Gerusalemme perché a Gerusalemme, tra poco, si avvererà la promessa che vi ho fatto. Questo è il primo capitolo degli Atti.

Egli disse: Vi ho promesso che vi avrei battezzato con lo Spirito Santo e con il fuoco tra non molti giorni. E questo avverrà a Gerusalemme, quindi andateci. E così arrivarono tutti lì, e notate cosa succede nel capitolo 2.

Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo.

E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempí tutta la casa dove essi sedevano.

E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro.

Cosí furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.

Or a Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo.

Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua.

E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l’un l’altro: «Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano?

Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natìa?

Noi Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia,

10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia che è di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti,

11 Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!».

12 E tutti stupivano ed erano perplessi, e si dicevano l’un l’altro: «Che vuol dire questo?».

13 Altri invece li schernivano e dicevano: «Sono ripieni di vin dolce!».

14 Ma Pietro si alzò in piedi con gli undici e ad alta voce parlò loro: «Giudei e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo e prestate attenzione alle mie parole.

15 Costoro non sono ubriachi, come voi ritenete, poiché è solo la terza ora del giorno.

16 Ma – questo – è – ciò – che – fu – detto – dal profeta Gioele:

17 E avverrà negli ultimi giorni, dice Dio, che spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.

18 In quei giorni spanderò del mio Spirito sopra i miei servi e sopra le mie serve, e profetizzeranno.

19 E farò prodigi su nel cielo e segni giú sulla terra: sangue, fuoco e vapore di fumo.

20 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.

21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”.

Pietro dice: Volete una spiegazione per tutte queste cose che accadono nel giorno di Pentecoste, questo fuoco sulla testa delle persone, le persone che parlano in lingue straniere, tutte queste varie cose? Volete una spiegazione? È in Gioele. Questo è ciò che Gioele disse che sarebbe accaduto nel giorno del Signore.

Lo Spirito Santo sarebbe stato riversato su ogni carne. C’erano lì persone di ogni carne in quel giorno. E i giovani, le donne, gli anziani e i giovani sarebbero stati profeti.

Avrebbero avuto visioni, sogni rivelatori prima di quel giorno grande e meraviglioso. E in quel giorno, il sole si sarebbe spento, la luna si sarebbe trasformata in sangue e le stelle sarebbero cadute.

Abraham Kuyper disse che il giorno della Pentecoste è l’ultimo grande miracolo prima della seconda venuta del Signore Gesù Cristo.

Perché in quel giorno, proprio quella profezia si è adempiuta quando lo Spirito Santo è stato riversato in tutta la sua abbondanza sulla chiesa, il giorno in cui Cristo ha battezzato la sua chiesa, non con acqua ma con lo Spirito Santo. E Gesù ha detto che quel giorno sarebbe successo qualcos’altro. Non solo battezzerò il mio popolo, il mio popolo fedele con lo Spirito, battezzerò la Gerusalemme apostata con il fuoco.

Saranno luci spente per Gerusalemme, proprio come vi ho detto. Non molti giorni da ora, la grande prova, dice in effetti, la grande prova che sono seduto sul mio trono e che sto intervenendo nella storia, sto distruggendo il mio popolo apostata, i miei nemici e salvando il mio vero popolo, la grande prova che sono seduto sul mio trono è il 70 d.C. quando sono entrato nella storia e ho spento  la luce per Gerusalemme. È stata la restaurazione, il rinnovamento della vita per il mio vero popolo. Fu la fine del tempio. Fu la fine di Gerusalemme a causa della loro apostasia.

Ora, ci sono alcune parole qui che voglio spiegarvi, e questa è la frase. quando Gesù dice:

28 Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne

anche sui servi e sulle serve: in misura abbondante e in una effusione traboccante.

A proposito, quando dice spanderò in Gioele, è in un tempo in ebraico che significa sempre rinnovato, sempre sparso di generazione in generazione. Non è qualcosa che sta versando, sai, sei un’anfora vuota e ti riempie una volta e lo Spirito Santo si è riversato su di te. No, è una cascata.

È una costante, infinita effusione dello Spirito Santo nei suoi doni e nei suoi poteri e nella sua influenza sulla sua chiesa lungo tutta la storia. E questo Spirito, è la terza persona nella Santissima Trinità. C’è molto sullo Spirito Santo nell’Antico Testamento.

Il miglior articolo che conosco sull’argomento e che vi consiglio è di Benjamin Warfield intitolato The Spirit of God in the Old Testament. È uno studio straordinario ed emozionante. Ma qui lo Spirito Santo è sparso abbondantemente sul popolo di Dio in una presenza e attività più ricche, più piene e più abbondanti che mai nell’Antico Testamento.

Si potrebbe dire che nell’Antico Testamento, lo Spirito Santo scese a cascata sul popolo di Dio, ma nel giorno di Pentecoste, come promesso da Gioele, c’è questa ricca, abbondante effusione dello Spirito Santo. Così che durante tutta quell’epoca che deriva dalla Pentecoste, chiunque invochi il nome del Signore sarà salvato, lo Spirito Santo scenderà su ogni carne, su persone di ogni classe della società umana, indipendentemente da razza, sesso, età o stato sociale. Il popolo di Dio non sarà confinato a una nazione o a un gruppo etnico, ma lo Spirito Santo sarà riversato sul popolo di Dio in tutto il mondo nella creazione di una grande, santa Chiesa cattolica.

Dice che quando lo Spirito Santo sarà riversato su di noi, tutti noi saremo profeti e riceveremo sogni rivelatori. Bene, è vero? È letterale? È vero, naturalmente. Significa letteralmente che il giorno della Pentecoste e di lì in poi, tutti i cristiani saranno profeti nello stesso senso di Gioele e riceveranno sogni rivelatori dai quali Dio darà loro informazioni su come vivere la loro vita? Bene, non è questo che il Nuovo Testamento insegna.

Nel giorno della Pentecoste, quando lo Spirito Santo fu riversato sulla sua Chiesa, tutti i tipi di persone ne furono colpite, ma non tutti divennero profeti. Non tutti ebbero sogni e visioni rivelatrici. Infatti, Paolo dice chiaramente in 1 Corinzi 12 e 13 che non tutti noi siamo profeti.

Allora perché Gioele dice così nella sua profezia? Che quando lo Spirito Santo verrà, scenderà sul suo popolo, saremo tutti profeti e avremo tutti sogni rivelatori. Bene, tenete presente che c’è una risposta semplice. Tenete presente che Gioele dovette scrivere, così come il resto dei profeti, dovette scrivere in un modo in cui il linguaggio che usava fosse familiare e comprensibile alle persone che lo ascoltavano e lo leggevano nell’Antico Testamento.

Gioele, come gli altri profeti, sta anche usando l’iperbole per esaltare la grazia di Dio e la grandezza dell’opera dello Spirito durante il regno di Cristo. Ma ciò che sta dicendo è questo, e questo è un punto importante. Sta dicendo che quando il Signore Gesù Cristo verrà, e perciò il giorno del Signore, e lo Spirito Santo di Dio sarà sparso sulla sua chiesa, l’abbondanza dello Spirito Santo nelle vite del popolo di Dio arriverà con tale distinzione e tale potenza che il più umile credente possederà qualcosa che supera di gran lunga il dono della profezia.

Voglio dire, pensate a questi profeti dell’Antico Testamento. Pensate a ciò che possedevano nella capacità di dire verità infallibili e predire il futuro. Bene, lo Spirito Santo riversato su di noi è una benedizione molto più grande e più ricca di qualsiasi dono di profezia che i profeti dell’Antico Testamento avessero.

Ho letto un commentatore luterano che ha espresso il concetto in questo modo, per mostrarvi quanto più grande sia la nostra posizione ora con lo Spirito Santo sparso su di noi rispetto a profeti come Gioele. Ascoltate questo piccolo paragrafo commovente. è Latch, Theodore Latch, dice, questo: la storia di Betlemme, del Getsemani e del Calvario raccontate da un bambino oggi che rivelazione di verità sconosciute sarebbero per Mosè e Michea e Isaia e Geremia. Ogni cristiano può predire dalle Scritture gli eventi che si sono verificati prima e durante il grande giorno del Signore in modo molto più dettagliato di quanto non abbiano fatto tutti i profeti dell’Antico Testamento. Hai persino un nome per chiamarlo che loro non conoscevano: Gesù.

E ora con l’illuminazione dello Spirito Santo che ci aiuta a comprendere il libro che ha creato, abbiamo la luce della verità che illumina il nostro cammino, che è più grande di qualsiasi cosa avessero i profeti dell’Antico Testamento. Che grande privilegio è essere coinvolti nel battesimo dello Spirito. Notate l’effetto che ha su di noi.

La Bibbia dice in Atti 1:8:

Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra».

Quando riceverete potenza, è quando lo Spirito Santo di Dio sarà riversato su di voi come profetizzò Gioele, evento che ebbe luogo 2.000 anni fa, a cui partecipiamo mediante l’applicazione dello Spirito Santo alle nostre vite nella nuova nascita. Quando quel giorno accadde, dice, voi come Cristiani diventaste miei testimoni.

Ora voglio dirvelo letteralmente, perché Atti 1:8, che tutti conosciamo in italiano, dice qualcosa di molto più potente dell’italiano perché è scritto in greco un senso enfatico. E Gesù dice questo: Quando lo Spirito verrà su di voi, sarete testimoni che appartengono a me. Atti 1:8, questo è ciò che dice.

Quando riceverete potenza, quando lo Spirito Santo scenderà su di voi, sarete testimoni che appartengono a me. Allora cos’è il battesimo dello Spirito? Cosa fa a voi lo spargimento dello Spirito? Per mezzo di un solo Spirito, siamo stati tutti battezzati in un solo corpo, e siamo tutti stati abbeverati da un solo Spirito, 1 Corinzi 12, 13. È l’opera dello Spirito Santo renderci uno con il Signore Gesù Cristo.

Ecco perché è chiamato battesimo dello Spirito, perché non è il battesimo in acqua a creare quell’unione. Il battesimo in acqua la presuppone ed è un segno e un sigillo di quell’unione. Ma è l’opera dello Spirito Santo riversato su di noi che ci unisce al Signore Gesù Cristo così che diventiamo effettivamente suoi.

Lui ci reclama. Ci dà potere affinché siamo testimoni. Ora, perché possiamo essere testimoni efficaci, tutti noi? Sì! Perché possiamo essere testimoni efficaci per il Signore Gesù Cristo? Sì! Perché apparteniamo a Lui. Sì! Ci proteggerà. Ci userà. Siamo stati illuminati dalla verità e dall’illuminazione che lo Spirito Santo dà.

Lo Spirito Santo inoltre in tutto Atti ha detto che ci darà audacia, semplicità e libertà di parola, così che tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere testimoni di Cristo in questo mondo lo abbiamo perché lo Spirito Santo ci ha resi uno con Cristo. Abbiamo la verità. Abbiamo l’illuminazione su cosa significhi quella verità. Siamo persuasi dallo Spirito della sua autorità divina. Ci è stata data audacia di parola, semplicità di parola, libertà di parola. Non abbiamo paura della faccia degli uomini.

E così siamo in grado di essere testimoni del Signore Gesù Cristo in questo mondo intorno a noi. Voglio che notiate una cosa riguardo al giorno di Pentecoste. Quale fu lo strumento che Dio usò nel giorno di Pentecoste per portare avanti e far progredire l’opera dello Spirito di Dio in questo mondo? Qual è la cosa principale che accadde, in altre parole, nel giorno di Pentecoste in Atti 2? Dici, beh, parlarono in lingue.

Beh, quella è stata una cosa drammatica e miracolosa, ma non è questo. Beh, c’erano lingue di fuoco che cadevano sulla loro testa. Quella è stata una cosa drammatica.

Qual è stata la cosa più importante accaduta il giorno della Pentecoste? Se sai contare, conosci la risposta. Conta i versetti in Atti 2, ce ne sono 47, e guarda a cosa si riferiscono la maggior parte di essi. Parlare in lingue è in un paio di versetti.

Fiamme di fuoco sulla testa, solo una piccola frase. Questo vento misterioso che riempiva la casa, una piccola frase. La maggior parte dei versetti di Atti 2, la stragrande maggioranza di essi, sono semplicemente un sermone cristiano.

È Pietro che predica davanti alle folle, e questo è il grande strumento potenziato dallo Spirito che il libro degli Atti ci insegna, che è il mezzo tramite il quale Dio, per mezzo del suo Spirito, opera nei cuori delle persone. È attraverso la predicazione, la predicazione del vangelo consacrata dallo Spirito, che i cuori delle persone vengono aperti per ricevere lo Spirito Santo di Dio. Ora, questa è una cosa tremenda e importante da sapere, perché ciò che significa è che più frequentemente e più fedelmente la Parola di Dio viene predicata, più opportunità le persone hanno di ricevere lo Spirito Santo, e lo Spirito Santo in tutte le sue influenze illuminanti e trasformanti è più grande nei cristiani di oggi di qualsiasi cosa i credenti dell’Antico Testamento abbiano ricevuto.

L’implicazione è, cari, se credete che la predicazione della Parola di Dio sia lo strumento attraverso cui le persone ricevono lo Spirito di Dio, allora dove vi porta questo? Vi lascia con la grande responsabilità di portare le persone sotto la voce della predicazione del Vangelo. Voglio dire, non ci sono scuse altrimenti. Quando è stata l’ultima volta che avete invitato qualcuno in chiesa? Quando avete chiesto a qualcuno, voglio che tu venga ad ascoltare la predicazione con me, il predicatore non è così bravo e si lascia trasportare, ma nonostante ciò, durante la fedele predicazione della Parola di Dio, le persone ricevono lo Spirito, e voglio che tu riceva lo Spirito, e lo Spirito può superare le eccentricità e l’estremismo e le fragilità e gli errori e i fallimenti di un debole predicatore umano per portare lo Spirito di Dio nei cuori delle persone.

Quindi, qualunque cosa pensiate di questa predicazione, e qualunque cosa pensiate di questa chiesa, non c’è scusa per non passare la vostra vita a cercare di far accettare alle persone la predicazione del vangelo di Cristo, che è il mezzo con cui lo Spirito Santo viene inserito nella vita di uomini e donne, e che trasforma le nazioni. Non abbiamo scuse se non siamo fedeli e diligenti nel portare le persone all’unico posto in cui Dio ci ha promesso che avrebbero potuto ricevere lo Spirito di Dio. Bene, vi chiedo in conclusione, lo Spirito di Dio è riversato ogni giorno nella vostra vita? Se siete credenti nel Signore Gesù Cristo, Lui lo è, e ogni giorno della vostra vita, potete attingere al suo potere per far fronte a qualsiasi cosa la vita vi porti, per gioire in qualsiasi cosa sperimentiate, per credere, pentirvi e obbedire in un modo che sia gradito al Signore, e in un modo di essere guidati da Lui per sapere come applicare la sua Parola alla vostra vita quotidiana.

E la grande prova che lo Spirito Santo viene riversato su di te è che credi in Gesù e desideri ardentemente obbedirGli. La Bibbia dice anche che chi non ha lo Spirito di Cristo non gli appartiene. E quindi se non sai se hai o meno lo Spirito di Cristo nella tua vita, ti esorto sinceramente di pregare e implorare lo Spirito di Dio nella tua vita, di confidare nel Signore Gesù Cristo come tuo Signore, come tuo Salvatore, come colui che può battezzarti con il suo Spirito oggi e gridare a Lui con fede e pentimento: O Signore Gesù Cristo, battezzami con lo Spirito di Dio.

E quando lo Spirito di Dio entra nella tua vita, è allora che la vita inizia davvero. E quando lo Spirito di Dio entra nella tua vita attraverso la fede in Gesù, attraverso la predicazione della Parola di Dio e i sacramenti, non hai nulla da temere nel Giorno del Signore.

Preghiamo.

Padre nostro nei cieli, ti ringraziamo per questo piccolo libro. Ti ringraziamo per averci insegnato del Giorno del Signore. Ti ringraziamo per averci insegnato dello Spirito Santo, del suo battesimo, del suo essere sparso su di noi, degli effetti che ha su di noi e la benedizione di gran lunga più grande di essere un cristiano oggi di qualsiasi cosa chiunque nell’Antico Testamento sapesse. Sappiamo che l’Antico Testamento godeva del tuo Spirito, ma niente di paragonabile all’abbondanza che abbiamo oggi. E sappiamo, Signore, che non c’è motivo di lamentarsi e litigare e fermarsi e scendere a compromessi e ricadere in disperazione, sconforto, scoraggiamento, ansia, infedeltà. Sappiamo che a chi è stato dato molto, molto è richiesto, e Tu ci hai dato molto riversando il tuo Spirito su di noi. Aiutaci dunque, o Signore, a non scaricare la responsabilità dell’infedeltà su altri che noi noi stessi e la nostra malvagità. Preghiamo che il tuo Spirito Santo ci purifichi da ciò che è rimasto dentro di noi che ti dispiace, che egli continui a illuminarci e a darci potere, che possiamo essere i suoi testimoni efficaci che appartengono a lui in questo mondo, e che la tua chiesa, guidata dal tuo Spirito Santo, sia come un fiume trattenuto lasciato libero di riversarsi sul mondo in tutto il suo potere salvifico finché la conoscenza del Signore non ricopra la terra come le acque ricoprono il mare. Usaci in quel tuo grande movimento. Per amore di Gesù. Amen.


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