Il primo testo è Efesini capitolo 1, versetti dal 15 al 23.
15 Perciò anch’io, avendo udito della vostra fede nel Signore Gesú e del vostro amore verso tutti i santi,
16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere,
17 affinché il Dio del Signor nostro Gesú Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui,
18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi,
19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza,
20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti.
21 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura,
22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa,
23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.
Capitolo 4, versetti dal 10 al 16.
10 Colui che è disceso è lo stesso che è anche salito al di sopra di tutti i cieli per riempire tutte le cose.
11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori,
12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo,
13 finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo
14 affinché non siamo piú bambini sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore,
15 ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore.
E poi nel capitolo 5, versetti dal 22 al 33,
22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore,
23 poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo.
24 Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, cosí le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.
25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei,
26 per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola,
27 per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile.
28 Cosí i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso.
29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa,
30 poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa.
31 «Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due diverranno una sola carne».
32 Questo mistero è grande; or lo dico in riferimento a Cristo e alla chiesa.
33 Ma ciascuno di voi cosí ami la propria moglie come ama se stesso; e similmente la moglie rispetti il marito.
Oggi arriviamo all’epistola di Paolo alla chiesa di Efeso: Efesini. Da un lato, questo libro è un profondo lavoro teologico che travolge i più brillanti studiosi della Bibbia. Dall’altro, è un libro pratico che ci insegna come vivere la nostra vita quotidiana per la gloria di Dio. E il suo tema è uno che non dovete dimenticare, perché è molto importante per vivere la vita cristiana. Detto semplicemente, capire la nostra posizione in Cristo influenza il nostro cammino quotidiano in Cristo.
Comprendere la nostra posizione in Cristo influenza il nostro cammino quotidiano in Cristo. In altre parole, comprendere cosa significa essere in Cristo, comprendere cosa significa possedere tutte le ricchezze della salvezza in Cristo, è essenziale per vivere davanti a Dio la vita cristiana in modo coerente in tutte le nostre relazioni quotidiane, nelle nostre chiese, nelle nostre famiglie, nel nostro lavoro e nel mondo che ci circonda. Sebbene la profondità dottrinale del libro di Efesini riempia i teologi di stupore, Efesini è stato scritto per mariti, padri, mogli, madri, bambini, adolescenti e giovani adulti.
Stando così le cose, è necessario che tutte queste categorie di persone imparino la teologia di Efesini in modo che possano vivere fedelmente per Cristo. Voi e io non abbiamo scelta. Non possiamo dire, beh, mi concentrerò sulla parte pratica e lascerò che il predicatore si preoccupi della parte teologica.
No, ricordate a chi è stato scritto il libro degli Efesini. È stato scritto ai santi che sono fedeli a Cristo Gesù, a coloro che appartengono a Dio perché sono stati separati dal mondo dall’opera dello Spirito Santo e che cercano di vivere la loro vita in fedeltà al Signore Gesù Cristo. E amati, questo include voi e me.
In altre parole, per essere cristiani fedeli dovete essere buoni teologi. Lasciate che lo ripeta. Per essere cristiani fedeli dovete essere buoni teologi perché la teologia e la dottrina biblica sono fondamentali per l’etica e per tutti i nostri comportamenti e tutte le nostre relazioni in questo mondo.
Capire la teologia ci aiuta a capire tutto il resto. Quindi non azzardatevi a dire, beh, non mi interessa la teologia, grazie. Perché se osate dire questo e Paolo fosse qui vi direbbe: E invece interessatevi, per due motivi. Sapete cosa significa la parola teologia? È composta da due parole greche, theos logos, una parola su Dio. Non vi interessa la teologia, grazie? Non avete alcun interesse a saperne di più su chi è Dio, sulla sua grandezza, sulla sua gloria e su cosa ha fatto per noi?
E un secondo motivo per cui dobbiamo sviluppare il nostro interesse per la teologia è perché non potete essere un bravo uomo, un bravo marito, padre, donna, moglie, madre, figlio, giovane, datore di lavoro, dipendente, senza una buona comprensione della teologia della Bibbia.
Come la maggior parte delle epistole è diviso in due sezioni, i primi tre capitoli hanno a che fare con dottrina e teologia. E non solo come uno scienziato studierebbe un argomento, ma è un’adorante esposizione della dottrina. E i primi tre capitoli si concernono con qual è la nostra posizione in Cristo. E poi notate che la seconda parte del libro, capitoli dal quattro al sei, è un’applicazione pratica alla nostra vita quotidiana della dottrina espressa nei primi tre capitoli.
E potete vedere come si dispiega e perché dico che è adorante. Nei primi versetti, il 14° versetto del primo capitolo, ci dice che questa è la base della nostra salvezza. Siete eletti dal Padre, siete redenti dal Figlio, siete suggellati dallo Spirito Santo.
E poi conclude quel capitolo con una preghiera per la saggezza spirituale. Alcune delle più grandi preghiere della Bibbia si trovano nel libro di Efesini. E quindi qui avete una preghiera teologica, una richiesta di saggezza e di illuminazione.
E poi ci dice qualcosa sulle ricchezze della salvezza che Paolo sta pregando che siamo illuminati a comprendere. La causa della fede è l’esercizio dell’onnipotenza di Dio nella nostra vita. E Cristo è stato investito di dominio universale.
E poi nel capitolo due, vediamo qual è la nostra posizione in Cristo. Siamo salvati per grazia in Cristo, siamo un tempio in crescita e siamo destinatari della rivelazione di Dio. E poi c’è un’altra preghiera, una preghiera commovente, una richiesta di forza spirituale.
E poi il motivo di quella richiesta. E poi una meravigliosa attribuzione di lode al Dio vivente. E poi nell’ultima parte, nella parte dell’applicazione pratica, il quarto capitolo si occupa del nostro cammino in Cristo, della nostra vita quotidiana in questo mondo.
Dobbiamo camminare degni della nostra chiamata. Dobbiamo camminare non come camminano i Gentili. Dobbiamo camminare nell’amore in modo simile a Cristo. Dobbiamo camminare come figli della luce. E dobbiamo camminare in saggezza nelle nostre relazioni come mariti e mogli, come genitori e figli, come padroni e schiavi, datori di lavoro e dipendenti. E poi nell’ultimo capitolo sull’armatura cristiana, abbiamo questo, una chiamata a combattere contro il male.
Quindi vedete che è un libro molto teologico, ma è teologico di proposito. È così che può anche essere una guida pratica e un aiuto per noi nel vivere la nostra vita in questo mondo. C’è un tema importante nel libro di Efesini che esamineremo questa mattina, ed è la supremazia di Gesù Cristo.
Infatti, leggiamo i tre passaggi in Efesini che parlano della sua signoria e della sua autorità. Il primo in Efesini 1 dice che egli è il capo di ogni cosa nell’universo per il bene e la salute della chiesa. E poi nel capitolo 4, abbiamo visto che egli è il capo organico della chiesa e quindi la fonte della nostra vita e della nostra forza.
E poi in quel quinto capitolo, vediamo che è il capo organizzativo della chiesa. Infatti, Paolo solleva per la prima volta l’argomento della supremazia di Cristo in una preghiera per la chiesa di Efesini in Efesini 1, versetti dal 15 al 23. Prega che Dio li illumini riguardo alla loro eredità, riguardo alle ricchezze della gloria della loro salvezza.
E poi li aiuta ad apprezzare le ricchezze di quella salvezza ricordando loro che la loro fede non è qualcosa che hanno evocato, ma è qualcosa che Dio ha prodotto in loro. E che quel potere onnipotente e rigenerante che ha creato la loro fede è lo stesso potere che Dio ha usato per risuscitarlo dai morti e mettere ogni cosa sotto ai suoi piedi.
Ora c’è un altro tema importante nel libro di Efesini che dobbiamo menzionare e su cui dobbiamo dire qualche parola, ma è la supremazia di Cristo su cui ci concentreremo, in particolare la supremazia di Cristo sulla chiesa.
E il libro di Efesini ha molto da dire sulla chiesa. Quindi vorrei che guardassimo i passi in Efesini in cui la chiesa è menzionata. È menzionata nove volte. E diamo un’occhiata a quei tre passaggi. Prima di tutto, nel capitolo 1, versetti 22 e 23, che abbiamo appena letto, è detto:
22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa,
23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.
Ora guardate il capitolo 3, versetti dall’8 al 10.
8 A me, il minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare fra i gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo,
9 e di manifestare a tutti la partecipazione del mistero che dalle piú antiche età è stato nascosto in Dio, il quale ha creato tutte le cose per mezzo di Gesù Cristo;
10 affinché, per mezzo della chiesa, nel tempo presente sia manifestata ai principati e alle potestà, nei luoghi celesti, la multiforme sapienza di Dio.
Poi guardate il capitolo 3, versetti 20 e 21.
20 Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo,
21 a lui sia la gloria nella chiesa in Cristo Gesú per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli. Amen.
E in quel grande capitolo sul matrimonio, capitolo 5, la parola chiesa ricorre 1, 2, 3, 4, 5, 6 volte almeno in questo capitolo. Notate nel versetto 23 del capitolo 5,
23 poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo.
Versetto 24,
24 Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, cosí le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.
Versetto 25
25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei,
Versetto 27
27 per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile.
Versetto 29
29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa,
Versetto 32
32 Questo mistero è grande; or lo dico in riferimento a Cristo e alla chiesa. Perché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa.
Ora, quello che abbiamo appena fatto è leggere ogni testo nel libro di Efesini in cui viene menzionata la parola chiesa.
E notate cosa ci insegna. Dice che la chiesa è il corpo di Cristo e che i credenti sono membri del corpo di Cristo. Dice che la chiesa è la pienezza di Cristo che riempie ogni cosa in tutti.
Cioè la chiesa è piena della presenza del Signore Gesù Cristo. Inoltre da questi passaggi apprendiamo che lo scopo della chiesa è di dichiarare e manifestare la rivelata e molteplice saggezza di Dio alle nazioni del mondo. Che deve essere un appropriato strumento di propagazione per diffondere la verità sulla rivelazione di Dio nella sua parola.
Abbiamo anche visto che la presenza di Dio e la manifestazione della gloria di Dio saranno nella chiesa e in Gesù Cristo per tutte le generazioni per sempre. Questi versetti ci dicono che Cristo è il capo della chiesa come organizzazione e come organismo. Dice che Cristo ha amato la chiesa con un amore unico che non condivide con nessun altro essere umano.
La chiesa è considerata la sua sposa e Lui la ama così tanto che ha dato se stesso sulla croce per lei e per nessun altro. Impariamo anche che Gesù Cristo oggi la sta attivamente santificando sempre di più con la sua parola e il suo spirito, ogni giorno, portandola alla perfezione fisica, spirituale e sociale alla fine del mondo. Troviamo quelle care parole che ci dicono che Gesù ama e nutre la sua chiesa con la sua parola, il suo spirito e i suoi sacramenti.
Poiché esiste una profonda unione intima e vitale tra Cristo e la sua chiesa i membri della chiesa di Cristo devono vivere in amorevole sottomissione a Lui in ogni cosa. Quindi potremmo sviluppare un’intera teologia della chiesa solo dal libro di Efesini. Voglio esaminare altri due passaggi in Efesini in cui la parola chiesa non è usata ma è ovvio che si sta parlando di lei.
Prendiamo il secondo capitolo di Efesini e leggiamo i versetti dal 14 al 22. Efesini 2, dal 14 al 22.
14 Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha demolito il muro di separazione,
15 avendo abolito nella sua carne l’inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace,
16 e per riconciliare ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce, avendo ucciso l’inimicizia in se stesso.
17 Ed egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani e a quelli che erano vicini,
18 poiché per mezzo di lui abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso Spirito.
19 Voi dunque non siete piú forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio,
20 edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesú Cristo stesso la pietra angolare,
21 su cui tutto l’edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel Signore,
22 nel quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito.
Ecco un’altra descrizione della chiesa, dice che è una chiesa cattolica con una c minuscola, è una chiesa cattolica nel fatto che quelle distinzioni che un tempo caratterizzavano la razza umana come tra ebrei e gentili non caratterizzano più la composizione della chiesa perché sia ebrei che gentili sono stati creati in un solo uomo, un solo corpo, una famiglia, un tempio dove Dio vive e notate l’interessante mescolanza di metafore qui è che non solo la chiesa è un tempio dove Dio vive e notate la chiesa non è mattoni e malta – siete voi, ma è anche un tempio dove le varie pietre e mattoni crescono l’uno nell’altro in modo che la loro unione e il loro completamento e la loro unità diventano sempre più profondi e sempre più coerenti con il passare del tempo.
Guardate il quarto capitolo di Efesini e versetti dal 10 al 16 che abbiamo letto un po’ di tempo fa e non leggeremo di nuovo ma il punto qui è che Dio ha dato alla chiesa il suo corpo un grande dono e quel dono è ciò che Cristo userà per far maturare la chiesa nella conoscenza, nella fede e nell’amore e quel dono è l’ufficio di predicazione e insegnamento della chiesa.
Quindi vedete il libro di Efesini ha molto da dire sulla chiesa. Imparate ad apprezzare la chiesa, imparate ad amarla e ad averne cura come fa Cristo. Cristo considera la chiesa la sua sposa con tutti i suoi difetti con tutte le sue imperfezioni. Cristo considera la chiesa la sua sposa e vostra madre come disse Calvino tanti anni fa: Chi ha Dio come padre ha la chiesa come madre. Quindi trattate la chiesa come vostra madre e come sposa di Cristo; trattatela con amorevole rispetto, difendetela quando è sotto attacco; non approfittate e non mostrate le sue debolezze.
Ora diamo un’occhiata alle tre sottolineature che il libro di Efesini pone sulla supremazia di Cristo nella chiesa. La prima è nel capitolo 1 versetto 20 dove parla della potenza di Dio,
20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti.
21 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura,
22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa,
23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.
Quindi la prima cosa che impariamo nel libro degli Efesini sulla supremazia di Cristo è che egli è capo su ogni cosa sulla terra per il bene della chiesa ed è in quel contesto della sua supremazia universale su ogni cosa in questo pianeta che il libro di Efesini inizia a discutere e spiegare la supremazia del Signore Gesù Cristo nella chiesa. Tutto nell’universo, tutto sulla terra è sottoposto al Signore Gesù Cristo e sotto la sua autorità regnante.
E quando gli è stata data questa supremazia universale, quando tutto nell’universo intero è stato posto sotto i suoi piedi? Notate bene cosa dice il nostro testo, lo dice nel versetto 20, che ha portato a compimento in Cristo, al passato remoto, quando lo ha risuscitato dai morti e lo ha fatto sedere alla sua destra nei luoghi celesti, al di sopra di ogni governo e autorità: principato, potestà, potenza, signoria.
Quindi anche se avete alcuni fratelli e sorelle cristiani che credono che Gesù non è re, o lo è ma non sta ancora regnando su tutto, tutto non è sotto i suoi piedi perché dobbiamo aspettare un giorno lontano quando Gesù Cristo verrà e stabilirà un regno millenario. No, quello che dice è che Dio quando Dio lo ha risuscitato dai morti lo ha fatto sedere alla sua destra e quando lo ha fatto sedere alla sua destra ha messo ogni cosa sulla terra e nell’universo sotto i suoi piedi. Vi ricordate cosa disse Paolo in Filippesi 2? Disse che poiché Gesù abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.
9 Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato (passato remoto) e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome,
10 affinché nel nome di Gesú si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee,
11 e ogni lingua confessi che Gesú Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.
E vi ricordate cosa disse Pietro nel capitolo 3 della sua prima epistola? Parla dell’efficacia del battesimo attraverso la risurrezione di Gesù Cristo che è alla destra di Dio
22 il quale è andato in cielo ed è alla destra di Dio, dove gli sono sottoposti angeli, potestà e potenze.
Quindi Gesù Cristo ha avuto il controllo di tutto ora per 2000 anni da quando Dio lo ha risuscitato dai morti e lo ha fatto sedere alla sua destra, tutto nell’universo è andato e sta andando secondo i piani ed è in sottomissione al Signore Gesù Cristo. Quindi la vecchia strofa è esattamente sul punto: “La testa una volta coronata di spine è ora coronata di gloria”. E il punto è che ora Gesù Cristo è il capo di tutto ciò che accade su questa terra, ora è il capo di tutto ciò che accade nella vostra vita, chiunque incontriate ogni situazione in cui vi troverete, ogni autorità in cielo e sulla terra gli è stata data da Dio e lui ha il controllo della vita su questo pianeta. Da 2.000 anni egli governa su di esso come mediatore del nuovo patto. È un regno di mediazione cioè egli regna su tutto per realizzare gli scopi della salvezza, per realizzare gli scopi della sua mediazione perché deve regnare finché non abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi.
Ciò significa che satana non ha il controllo di questo mondo, che il peccato non ha il controllo di questo mondo, che i potenti banchieri ebrei non hanno il controllo di questo mondo, che gli uomini potenti e influenti in qualsiasi punto di questo pianeta non hanno il controllo del mondo. Non c’è nessuna istituzione al controllo di questo mondo perché l’unica persona che governa il corso della storia e di ciò che accade su questo pianeta non è altri che il signore Gesù Cristo.
Ora, questa non è solo una dottrina astratta in cui credere perché ha implicazioni tremendamente pratiche per vivere la vita cristiana. Ad esempio quando leggete il giornale con questo in mente: che Gesù Cristo ha tutto sotto controllo, leggerete il giornale con una mentalità diversa. Quando i vostri piccoli pulcini inizieranno a volare dal nido, quando i vostri figli inizieranno a crescere e inizieranno a lasciare casa e dovrete mandarli nel mondo a vivere la propria vita e non siete più lì a sorvegliarli e a vegliare su di loro è fantastico sapere che Gesù Cristo ha il controllo di tutto nella loro vita e in ogni situazione in cui dovranno mai essere coinvolti sapere che Gesù Cristo è il capo su tutte le cose in favore della chiesa e che il primato su tutte le cose è esattamente questo: questo primato su tutto non ha confini.
Notate cosa dice il versetto 22 nel capitolo 1 dice:
22 al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura, ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi,
Ora Paolo ha imparato questo leggendo la Bibbia se volete tornare al libro di Daniele con me per favore diamo un’occhiata ad alcuni testi lì dove Daniele parla dell’estensione del regno di Cristo. Nel capitolo 4 versetto 34 dice questo
… Il cui dominio è un dominio eterno e il cui regno dura di generazione in generazione.
35 Tutti gli abitanti della terra davanti a lui sono considerati come un nulla egli agisce come vuole con l’esercito del cielo e con gli abitanti della terra. Nessuno può fermare la sua mano o dirgli “Che cosa fai?”.
Guardate il settimo capitolo nel 13° versetto
13 Io guardavo nelle visioni notturne ed ecco sulle nubi del cielo venire uno simile a un Figlio dell’uomo; egli giunse fino all’Antico di giorni e fu fatto avvicinare a lui.
14 A lui fu dato dominio, gloria e regno, perché tutti i popoli, nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà mai distrutto».
Questi due passaggi in Daniele dicono molto sulla supremazia universale di Cristo: è eterna non finirà mai; è suprema non ha rivali. Qualcuno ha detto: In questo universo Cristo ha molti ribelli ma non ha rivali è trascendente, è sovrano, è irresistibile, è invincibile, è universale è internazionale, è indistruttibile, talché la supremazia di Cristo su ogni cosa su questo pianeta non sarà mai rovesciata.
E in Efesini 1 Paolo ci dice che nulla sulla terra o nell’universo è esente dal suo governo egli è l’autorità di governo suprema a cui sono sottoposte tutte le altre autorità e principati e poteri o sudditi come il magistrato civile, funzionari della chiesa, datori di lavoro, insegnanti, dottori, padri e mariti; il suo governo abbraccia la vita interiore dell’uomo. Il suo governo include anche il cielo, include ciò che accade nella chiesa che di solito è fin dove alcune persone estendono il suo regno e il suo governo. Ma la bibbia lo estende anche a un grado maggiore; il suo governo è su tutta la creazione inanimata e animale, Salmo 8: sugli angeli, sui demoni, su satana stesso, su tutta l’umanità, tutta la società degli esseri umani come chiese e nazioni. Egli governa sui suoi nemici così come sui suoi amici e sia i vivi che i morti sono sotto la sua autorità quindi se non vi piace vivere sotto il regno di Cristo e vi suicidate non serve a niente. Romani 14 dice questo al versetto 7
7 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e neppure muore per se stesso,
8 perché, se pure viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore, dunque sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
9 Poiché a questo fine Cristo è morto, è risuscitato ed è tornato in vita: per signoreggiare sui morti e sui vivi.
Infatti tutto in cielo e all’inferno sono sotto la sua signoria. Vi ricordate cosa dice in Apocalisse? Dice: Io ho le chiavi della morte e dell’inferno e apro e nessuno chiude e chiudo e nessuno apre. Più specialmente per noi oggi la bibbia ci insegna dappertutto che i poteri politici e i governi civili sono sotto la guida di Cristo e sono responsabili al suo governo.
Il Salmo 22 è un salmo messianico e nel versetto 28
28 Poiché all’Eterno appartiene il regno, ed egli signoreggia sulle nazioni.
In Geremia 10 il profeta dice questo di lui
7 Chi non ti temerebbe, o re delle nazioni? Sì questo ti è dovuto, perché fra tutti i savi delle nazioni, in tutti i loro regni non c’è nessuno simile a te.
In Apocalisse 1:5 a Gesù viene dato il titolo di Principe dei re della terra. Questa è una dichiarazione politica e in Apocalisse 19:16 gli viene dato il titolo più splendido di tutti Gesù è IL RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI, un’altra dichiarazione politica che Gesù è il sovrano, il re il signore a cui tutti i personaggi e le istituzioni politiche sono responsabili o subiranno il suo giudizio. E vi ricordate cosa diceva il Salmo 2? Nel Salmo 2 la risposta di Dio a tutta la ribellione delle nazioni del mondo che cercano di rovesciare il suo ordine morale stava stabilendo Gesù Cristo come unico legislatore in Sion dandogli tutte le nazioni del mondo come sua proprietà privata e possesso personale, così che se qualcuno di loro alla fine non si inchina davanti a lui, li frantumerà come vasi di terracotta da quattro soldi.
E quindi a causa della realtà della supremazia di Cristo su tutto, compresi tutti i funzionari civili e giudiziari in ogni paese, il Salmo 2 termina con quel grande appello a tutti i re e giudici di tutta la terra a servire il Signore con timore e a rendere omaggio al Figlio e a giurargli fedeltà affinché non si adiri e loro periscano perché la sua ira si accende in un attimo. E lo strumento che il Signore Gesù Cristo sta usando per portare tutte le nazioni di questo mondo sotto la sua signoria in modo che la riconoscano e le diano gioiosa sottomissione non è altro che la sua chiesa.
Appartenere alla chiesa di Cristo, significa appartenere a un corpo d’armata, significa appartenere a una chiesa militante, significa appartenere a una società divina che Gesù ha istituito su questa terra come propagatore della sua causa reale in tutta la terra e noi come chiesa dobbiamo dedicarci esclusivamente e diligentemente come suo strumento per l’istituzione del regno del signore Gesù Cristo in tutta la terra.
E cosa state facendo, cosa stiamo facendo come individui, come famiglie come chiesa, nella propagazione della causa regale di Cristo sulla terra. Capite, vero, amati, che prima l’intera chiesa è fedele a Cristo nell’evangelizzazione e nell’istruzione e al discepolato e alla missione mondiale, e prima il regno di Cristo sarà vittorioso e ammirato in tutta questa terra. E capite che le cose più piccole che fate per lui Cristo le usa e Cristo non le trascura.
Ora, la cosa incoraggiante di questo capitolo che dice che Cristo è il capo su ogni cosa è la ragione per cui Dio lo ha fatto capo su ogni cosa. L’avevate colto? dice nel versetto 22:
22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa
23 che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti.
Quindi l’obiettivo finale del signore Gesù Cristo in questa signoria su ogni cosa che accade su questo pianeta è glorificare Dio assicurando il benessere e il bene e la sicurezza di quella chiesa per la quale ha versato il suo prezioso sangue.
Nella sua preghiera sacerdotale in Giovanni 17 Gesù disse che lo scopo del suo regno su ogni cosa era la salvezza della sua chiesa. Lo disse nel versetto 2
2 poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato.
Così tutto ora è messo sotto ai piedi di Gesù. Gesù sta controllando e orchestrando tutto ciò che accade nella vostra vita e su questa terra per il bene del suo popolo. Per farvi un esempio ora sappiamo perché Ann Moorecraft Scarborough, che ora ha 30 anni, ora sappiamo perché nel 1980 si è rotta un braccio nel 1980. Larry McDonald era ancora vivo e ha portato la mia famiglia a mangiare al Brookhaven country club e con un gruppo di suoi parenti, alcuni dei quali erano giovani dottori, ci siamo divertiti a mangiare e poi dopo pranzo siamo andati a casa in vari modi e non appena siamo tornati a casa Ann si è rotta il braccio. Non avevamo un dottore e così abbiamo chiamato Larry e abbiamo detto Larry può qualcuno dei tuoi giovani parenti dottori incontrarci al pronto soccorso e sistemare il braccio di Ann per noi? Così un giovane dottore di zecca un dottore nuovo di zecca di nome Alan McDonald ci incontra al pronto soccorso e gentilmente, anche se non era di turno, sistema il braccio di Ann. Nel corso degli anni abbiamo tenuto i contatti con Alan McDonald e la famiglia durante gli anni del liceo e successivamente. Beh Alan McDonald oggi è il direttore della clinica spinale della città e un mese fa a Jordan Belcher nostra nipote è stata rifiutata l’ospitalizzazione alla clinica spinale. E Becky si è ricordata che Ann si era rotta il braccio e Alan McDonald l’aveva aggiustato. Così ha chiamato Alan McDonald e gli ha lasciato un messaggio. Lui la richiama e dice che avrebbero riconsiderato il caso di Jordan e quindi ora ha Jordan un letto all’ospedale. Perché? Perché Gesù regna, perché Gesù ha il controllo di ogni ambito della vita, anche causando la rottura del braccio di una bambina così che più di 20 anni dopo si spera che una clinica possa ristabilire la salute di una giovane donna.
Questo regno universale di Cristo per amore del suo popolo e per il bene del suo popolo ha grandi implicazioni per le istituzioni politiche e i governi civili. Significa che il dovere di un governo civile come il nostro non è solo quello di sottomettersi a Cristo, il suo re, ed essere completamente cristiano, ma significa anche che deve usare la sua autorità e il suo potere per il bene e la protezione della Chiesa di Cristo. Vi ricordate che ha detto che Gesù è il capo di tutte le cose per il bene della Chiesa e poi menziona specificamente le autorità come incluse in tutte quelle cose così che Gesù Cristo è il capo di tutte le autorità politiche per il bene della Chiesa. Questo significa che è responsabilità di quelle istituzioni politiche e di quei governi civili usare qualsiasi potere e autorità che Dio ha dato loro per servire gli interessi della Chiesa di Cristo. È dovere del governo della Georgia, è dovere del governo civile degli Stati Uniti proteggere e promuovere con ogni mezzo in loro potere il benessere, la missione e la libertà della chiesa del signore Gesù Cristo. Le nazioni hanno l’obbligo nei confronti del loro capo di promuovere lo scopo per cui sono state poste in sottomissione a Cristo e cioè il bene della chiesa.
Quindi anche se non ci fosse nessun altro passo nella Bibbia che parli di questa relazione tra Cristo e i governi civili e la chiesa questo passo in Efesini è sufficiente per impedirci di credere a una falsa dottrina a cui credono la maggior parte dei liberali e la maggior parte dei conservatori oggi e che ora che abbiamo letto il primo capitolo di Efesini non possiamo credere e cioè che le istituzioni politiche non hanno nulla a che fare con la religione e quindi le istituzioni politiche devono essere religiosamente neutrali.
Ora, questo è il più grande mito usato come cavallo di Troia sul popolo occidentale. Non ci abbiamo sempre creduto ma oggi siamo stati ingannati nel credere che la religione sia un altro compartimento della vita; che il governo civile sia totalmente laico e poiché ci sono così tante religioni diverse in questo paese il governo civile debba essere religiosamente neutrale e non favorire nessuno. Amati, non potete crederci e credere Efesini 1. Efesini 1 dice che tutte le istituzioni civili sono sottomesse a Cristo allo scopo di promuovere il benessere della chiesa del signore Gesù Cristo, devono favorire la chiesa, devono proteggere la chiesa, devono incoraggiare il cristianesimo. Hanno tutto a che fare con la religione e i governi civili è inevitabile che lo facciano. La domanda non è se saranno coinvolti con la religione ma quale religione sarà il motivo dominante in un governo civile. Se prendiamo Efesini 1 seriamente allora il governo di questa nazione ha come scopo quello di scoraggiare tutte le false religioni e di sostenere e difendere la chiesa del signore Gesù Cristo e la Bibbia e il cristianesimo perché cristo è re.
Beh c’è una seconda enfasi in questo grande libro sulla supremazia di Cristo. La prima è che Cristo è il capo di ogni cosa per il bene della chiesa e la seconda è che Cristo è il capo organico della chiesa. Andiamo al capitolo 4 e leggiamo un paio di versetti versetti 14 a 16
14 affinché non siamo piú bambini sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore,
15 ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore.
Qui abbiamo uno di quei testi classici nel Nuovo Testamento che descrive la chiesa come il corpo di Cristo e descrive Cristo come il capo e usare quelle figure è come dire che esiste una relazione organica e prodotta dallo spirito tra Gesù Cristo e la sua Chiesa più intima dell’unione tra un marito e una moglie, fisicamente più completa dell’unione tra la testa e il corpo. Infatti questa unione organica tra Cristo e la Chiesa è così intima e così completa che nella Bibbia è paragonata a quell’unione tra le tre persone nella Trinità. In Giovanni 17:22 Gesù dice al Padre:
22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno.
L’unione più intima, la più completa possibile. Dire che è organica è come dire che è analoga all’unità delle membra e degli organi in un corpo vivente. Se una parte del corpo, un organo, un membro soffre, tutto il corpo ne è affetto, affermare che è prodotta dallo Spirito significa dire che questa unione organica, intima e completa tra Cristo e il suo popolo non è opera di qualcosa che facciamo, né del battesimo, ma è opera dello Spirito santo di Dio. In 1 Corinzi 12:13 è scritto:
Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo.
Cristo è quindi il capo organico, e la chiesa è il suo corpo nel senso che egli è la fonte della sua vita, della sua forza e della sua direzione. Il potere spirituale vivificante e sostenitore della vita scorre attraverso l’intero corpo, facendo sì che l’intero corpo cresca in un’unità più profonda, una conoscenza più profonda di Dio, un amore più profondo e una piena maturità nella somiglianza a Cristo.
Notate il capitolo 4, versetto 13, che dice:
13 finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo.
Quindi il Signore Gesù Cristo è il nostro capo organico nel senso che la forza che egli porta nella nostra vita è ciò che ci fa crescere non solo come individui, ma insieme come chiesa, in una fede più profonda, l’unità della fede, una conoscenza più profonda di Dio, un amore più profondo, più somiglianza a Cristo, e cambia tutto di noi. Ma non solo questa unione organica con Cristo, il nostro capo, è una realtà, ma poiché siamo un corpo connesso a Cristo siamo organicamente correlati gli uni agli altri e siamo interdipendenti gli uni dagli altri come organi e membra di un corpo.
Vi ricordate cosa dice Romani 12:4 e 5? Dice:
4 Infatti, come in uno stesso corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno la medesima funzione,
5 cosí noi, che siamo molti, siamo un medesimo corpo in Cristo, e ciascuno siamo membra l’uno dell’altro.
Siamo così intimamente coinvolti nella vita l’uno dell’altro che uno di noi non può vivere felicemente e completamente senza il resto di noi e la vita che tutti noi condividiamo e la forza di cui tutti noi godiamo per essere simili a Cristo non la riceviamo da nessun’altra persona se non dal nostro capo il signore Gesù Cristo così che R.B. Kuyper ha detto questo nel suo grande libro sulla chiesa, ha detto che la chiesa non ha vita senza Cristo e riceve da Cristo la vita che ha; significa che la chiesa non può continuare a esistere nemmeno per un momento senza di lui; significa che la chiesa e tutti i suoi membri vivono e operano solo attraverso Cristo.
Ciò significa che un solo e medesimo spirito, lo Spirito santo di Dio, dimora sia in Cristo che nella sua chiesa. Ciò significa che la vita che Cristo ha impartito alla chiesa e continua a impartirle è la sua stessa vita e in questa unione vitale con Cristo, Cristo è nostro marito che ci nutre e ci ama. Cristo è il nostro Salvatore che ha dato la sua vita per noi. Cristo è il nostro santificatore che continua a purificarci dall’inquinamento del peccato mediante la parola e lo spirito. Egli è il nostro perfezionatore che un giorno ci farà stare con Lui irreprensibili e immacolati per tutta l’eternità.
Questo brano in Efesini 4 dice qualcosa che dobbiamo sottolineare sulla relazione tra la supremazia di Cristo e il suo corpo. In che modo la forza di Cristo, il capo, provvede al corpo facendo sì che la sua crescita raggiunga ogni parte del corpo della chiesa rafforzandolo e facendolo maturare? Come avviene? La risposta è in Efesini 4:16. Leggo dal verso 14
14 affinché non siamo piú bambini sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore,
15 ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
e qui c’è la risposta:
16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso nell’amore.
Ora notate che la forza per crescere e maturare in Cristo e diventare mariti, padri, mogli, madri, figli, lavoratori sempre migliori proviene allo stesso modo direttamente solo da Cristo ma fluisce in una delle nostre vite, e attraverso di noi, in un’altra; ogni singolo membro del corpo svolge la sua parte e aiuta l’altro e riconosce questa interdipendenza e cerca di servire, aiutare e completarsi a vicenda. Quindi la forza del Signore Gesù Cristo viene dalla testa e scorre attraverso di noi nella vita di tutti facendoci maturare nella conoscenza e nell’amore, e questa crescita è simmetrica.
Sapete, se una parte del corpo cresce fisicamente e un’altra no avete un problema serio. C’è qualche tipo di difetto se la testa cresce il corpo no. La crescita in un corpo sano è simmetrica ed è così che cresciamo come cristiani, dobbiamo crescere insieme aiutandoci a vicenda a tenere il passo. Giovanni Calvino disse questo: “Se desideriamo essere considerati in Cristo, che nessuno sia qualcosa per se stesso ma che tutti siamo ciò che siamo per gli altri.” Quindi non può esserci alcun tipo di individualismo nella chiesa cristiana dicendo ho la mia bibbia e ho la mia famiglia e ho lo spirito santo verrò in chiesa ogni tanto crescerò e sarò un cristiano forte. Non puoi farlo in quel modo perché sei un membro di un corpo; che ti piaccia o no sei un membro di un corpo e la tua crescita è tutta legata con la mia crescita e la tua maturazione è tutta legata alla mia maturazione. Quindi se non sto crescendo, maturando come cristiano questo avrà ripercussioni su di te; e se tu non stai crescendo e maturando come cristiano questo avrà ripercussioni su di me. Questa crescita deve essere simmetrica noi tutti cresciamo insieme e ci aiutiamo a vicenda a crescere insieme.
Questo è un corpo; Cristo è il capo, è la fonte della forza. La forza viene da lui attraverso di noi nella vita degli altri e quindi, poiché questa forza viene da Cristo, dobbiamo stare vicini a lui; e poiché questa forza che viene da Cristo scorre attraverso di noi gli uni negli altri dobbiamo stare vicini gli uni agli altri.
Bene il signore Gesù Cristo non è solo il capo di tutte le cose per il bene della chiesa e non è solo il capo organico della chiesa ma è anche il capo organizzativo della chiesa. Andate al capitolo 5 versetti 22 e seguenti
22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore,
23 poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo.
24 Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, cosí le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.
In altre parole per dirlo nel modo più pratico possibile il matrimonio deve essere organizzato così da riflettere la relazione tra Cristo e la sua chiesa. E qual è la natura di quella relazione? Lui è il capo della chiesa: è colui che guida la chiesa, dirige la chiesa, la responsabilità del futuro della chiesa è sulle sue spalle. Quindi i mariti devono essere il capo organizzativo dei loro matrimoni perché il signore Gesù Cristo è il capo organizzativo della chiesa. E questa dottrina che non sentite molto oggi e che è sottolineata in Efesini è qualcosa che è sempre stata importante nel presbiterianesimo biblico. Infatti il mio primo sermone che ho predicato nella chiesa presbiteriana di Calston nell’ottobre del 1974 fu sulla supremazia di Cristo, poi quando abbiamo costruito una chiesa a Dunwoody il primo sermone che ho predicato in quella chiesa fu sulla supremazia di Cristo e poi quando ci siamo trasferiti a Cumming il primo sermone che ho predicato in quella chiesa fu sulla supremazia di Cristo e alcuni di voi li hanno sentiti tutti e questa è la stessa cosa che avete già sentito tre volte ed è di vitale importanza per vivere la vita cristiana. Lui non è solo il nostro re organico, è il capo organizzativo; questa è un’organizzazione questa è una chiesa istituzionale e il suo capo è Gesù. Il suo capo non è il predicatore; il suo capo non è il presbiterio; il suo capo non è la sessione; il suo capo non è la congregazione; il capo della chiesa organizzativamente è Gesù.
Lasciate che vi legga dal libro dell’ordinamento ecclesiastico della PCA. Dice questo:
Cristo, come re, ha dato ai suoi ufficiali della chiesa oracoli e ordinanze e in particolare vi ha ordinato il suo sistema di dottrina, governo, disciplina e culto i quali tutti sono espressamente stabiliti nelle Scritture o che si possono dedurre per buona e necessaria deduzione e a cui egli comanda che nulla venga aggiunto e che nulla venga tolto.
Questo è il mio paragrafo preferito per l’intero libro dell’ordinamento della chiesa PCA.
Quindi nel puro senso della parola la chiesa come organizzazione è una teocrazia, una cristocrazia. Ora non lasciatevi confondere dalla parola, l’avevamo prima che l’usassero i musulmani. Teocrazia significa semplicemente il governo di Dio. Il governo di Dio. Una cristocrazia è il governo di Cristo. Nella chiesa Cristo governa in modo contrario di una democrazia. Democrazia è composta da due parole greche “governo del popolo” e in un’organizzazione democratica la maggioranza, le turbe governano. Beh indovinate un po’? La maggioranza non governa nella chiesa. Cristo è l’unico governante e non è democrazia né è monarchica dove un uomo comanda tutto. Cristo stesso è il re e amministra il suo governo in tutta la sua chiesa interiormente con il suo spirito ed esteriormente con la sua parola.
Nella chiesa la parola di Cristo è legge, lui è l’unico che ha giurisdizione sulla sua chiesa. Nessun’altra persona o istituzione, nemmeno lo stato ha l’autorità di giurisdizione sulla chiesa di Cristo. Quando diciamo di credere nella separazione istituzionale tra chiesa e stato lo intendiamo davvero perché organizzativamente Gesù è il capo della chiesa. La grande Confessione di Fede di Westminster dice che il signore Gesù come re e capo della sua chiesa ha nominato un governo nelle mani di ufficiali della chiesa distinti dal magistrato civile così che poiché Cristo è il capo della chiesa il suo governo e la sua parola solamente sono la costituzione della chiesa. Non siamo sotto lo stato. Siamo una delle prime chiese, una delle poche chiese ad Atlanta in Georgia che non si istituzionalizzano facendo concordati con lo stato. E sapete cos’è una corporazione, è una creatura dello stato; quindi diventare una chiesa incorporata in una corporazione significa diventare una creatura dello stato che fondamentalmente significa compromettere la guida del Signore Gesù Cristo e la regola della sua legge.
Nella chiesa Egli detiene un governo assoluto e totale è stato stabilito da Dio come unico legislatore in Sion. La chiesa e tutti i suoi membri devono sottomettersi alla sua autorità in ogni cosa. Ascoltate cosa ha detto James Bannerman nel suo grande libro sulla chiesa di Cristo, ha detto che all’interno della provincia della chiesa il signore Gesù Cristo è l’unico legislatore, insegnante e giudice. Se la dottrina è insegnata è insegnata perché lui l’ha rivelata se le ordinanze sono amministrate sono amministrate nel suo nome e perché sono sue. Se il governo è stabilito ed esercitato è attraverso la sua nomina e autorità. Se la grazia salvifica è dispensata è dispensata attraverso la virtù e il potere del suo Spirito. Se una benedizione è comunicata è perché lui benedice. Nel linguaggio della confessione non c’è altro capo della chiesa se non il signore Gesù Cristo.
E lui non solo è in grado di governare dall’esterno ma governa anche dall’interno. Ci governa dall’interno dei nostri cuori; cambia i nostri cuori; scrive la sua legge nei nostri cuori; ci dà la forza per resistere al peccato; ci rende capaci di portare il frutto dello spirito simile al suo; ci dà il potere di essere testimoni; può fare ciò che un normale leader non può fare e cioè entrare nel cuore e governarci, e governarci cambiando la direzione del cuore. Ma ci governa anche dall’esterno con la sua parola e in quella parola ci ha dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno come chiesa a cui nulla deve mai essere aggiunto e nulla deve mai essere tolto. Ci ha dato il suo sistema di dottrina. Ci ha dato il suo sistema di governo della chiesa. Chiama persino gli ufficiali che vuole per ricoprire gli uffici. Il capo della chiesa ci ha dato le sue regole di disciplina, il suo ordine di culto, il suo sistema etico. Il capo della chiesa ci ha dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere persone fedeli in questo mondo. Ed è così che ci governa e ci governa come nostro capo interiormente con il potere dello Spirito santo che influenza il cuore ed esteriormente per mezzo della sua parola infallibile e onnipotente che governa ogni area della nostra vita. Poiché Gesù Cristo è l’unica autorità esecutiva, legislativa e giudiziaria nella chiesa la bibbia e solo la bibbia è lo standard regolatore e governativo per il culto e l’opera della chiesa. È quindi illegale introdurre nella dottrina o nella disciplina del culto o dell’opera di governo della chiesa qualsiasi innovazione che non sia stata dettata da Cristo nella sua parola.
È volontà di Cristo che nulla venga introdotto nel governo e nel culto della chiesa a meno che non si possa trovare una garanzia nella bibbia poiché Cristo solo è il capo della chiesa quindi solo lui può dire come deve essere adorato e come deve essere servito e lui ce li ha detti in una rivelazione che non ha bisogno di integrazioni, correzioni o riassunti; e questa supremazia di Cristo deve essere particolarmente tenuta in mente quando pensiamo al culto della chiesa. Cristo è il capo della chiesa, la sua parola è legge e nessun’altra legge nessun’altra regola può essere ascoltata nella chiesa se non la sua.
Ciò che significa quindi è che nell’adorazione di Dio tutti gli atti di culto e di devozione che hanno origine dall’uomo sono sovversivi della sua autorità. John Knox ha detto queste parole tonanti, ha detto ogni culto onore o servizio inventato dalla mente dell’uomo e introdotto nella religione di Dio senza il suo espresso comandamento è idolatria. E il punto è molto semplice. Il punto è che nella chiesa del Signore Gesù Cristo la saggezza dell’uomo e le opinioni dell’uomo non devono avere voce in capitolo nel determinare l’opera e il culto della chiesa. Tutto questo è implicito nel fatto che Cristo è il capo organizzativo della chiesa.
Ora traiamo alcune conclusioni. Prima, non perdete mai di vista il fatto, non dubitate mai che Gesù è al posto di guida del mondo. Non importa cosa vedete, non importa cosa leggete, non importa cosa succede: Gesù Cristo è al posto di guida di questo mondo ed è al posto di guida di questo mondo per il bene della chiesa. E questo significa anche non dimenticare mai che Gesù Cristo è al posto di guida della chiesa e se non gli piace come vanno le cose, il modo in cui i predicatori predicano, il modo in cui le congregazioni rispondono, il modo in cui gli anziani governano, il modo in cui i diaconi servono, Lui interverrà e farà qualcosa al riguardo. Lui è al posto di guida nella sua chiesa.
Secondo, non perdere mai di vista il fatto che la nostra sopravvivenza e vittoria come chiesa dipendono interamente da Cristo il nostro capo e dal potere che fluisce da lui e non da nulla in noi.
Terzo, poiché il potere di Cristo ci giunge attraverso la chiesa non perdiamo mai di vista il nostro bisogno gli uni degli altri e della chiesa e il nostro bisogno di sviluppare legami più stretti gli uni con gli altri; più forti siete come cristiani più vi preoccupate per me. Più forte sono io come cristiano e più mi preoccupo di voi.
Quarto, è proprio per la ragione che solo Cristo è il capo della chiesa che dobbiamo vedere il papato romano come un nemico della supremazia di Cristo e della vera chiesa di Cristo. E poiché Dio ci dà l’opportunità dobbiamo saggiamente e amorevolmente esortare i nostri amici e le nostre famiglie nella chiesa cattolica romana a lasciare quella chiesa. Come disse Calvino affinché possano venire a Cristo.
Quinto, è proprio per la ragione che Cristo è l’unico capo della chiesa che il governo della chiesa dovrebbe essere rappresentativo e presbiteriano. Cosa significa? Significa che Cristo è il re e regna attraverso gli anziani eletti dal popolo, non per imporre la loro propria volontà ma semplicemente per amministrare la volontà del signore Gesù Cristo. Questa è la base del presbiterianesimo, del governo rappresentativo della chiesa.
Sesto, se Cristo è l’unico capo della chiesa allora è l’unico capo di ogni membro della chiesa. Ascoltate cosa dice la nostra confessione di fede di Westminster. Dice che
20. II Iddio soltanto è Signore della coscienza, e l’ha lasciata libera dalle dottrine e dai comandamenti degli uomini, i quali sono, in ogni cosa, contrari alla Sua Parola; o secondari, in materia di fede, o culto. Cosicché, credere a tali dottrine, o obbedire a tali comandi, per coscienza, significa tradire la vera libertà di coscienza: e richiedere una fede implicita, e un’obbedienza assoluta e cieca, significa distruggere la libertà di coscienza, e anche la ragione. III. Coloro i quali, dietro il pretesto della libertà Cristiana, praticano qualche peccato, o intrattengono qualche concupiscenza, in tal modo distruggono il fine della libertà Cristiana, che è, che essendo liberati dalle mani dei nostri nemici, noi possiamo servire il Signore senza timore, nella santità e nella giustizia nel Suo cospetto, tutti i giorni della nostra vita.
Dire che Cristo è il capo della chiesa significa dire che Cristo è il Signore della vostra coscienza. Egli è l’unica persona a cui la vostra coscienza è sempre tenuta a obbedire. Quando l’uomo viene da voi con una dottrina o una legge che ha origine dall’uomo e non da Cristo. Se ci sentiamo tenuti e coscienti di obbedire a quella legge dell’uomo, allora nella nostra coscienza c’è un signore diviso, c’è un altro dio accanto a Lui.
Ora a volte obbediamo alle leggi degli uomini non perché ci sentiamo tenuti a farlo, ma perché se non lo facciamo saremo multati o puniti. Che non vogliamo andare in prigione è una ragione perfettamente valida a meno che non dobbiamo scendere a compromessi e allora dobbiamo obbedire a Dio piuttosto che all’uomo.
Ma l’unico signore della nostra coscienza non è la chiesa, e non è la costituzione più bella del mondo, non sono le leggi degli uomini. È il Signore stesso. Come facciamo a saperlo? È l’inevitabile deduzione che traiamo dalla Bibbia quando diciamo che il Signore è il capo della chiesa. Ma lasciate che vi dia un testo in Matteo 23 versetti dall’8 al 10 Gesù sta usando un’iperbole qui non perdetela o sarà fonte di confusione.
8 Ma voi non fatevi chiamare maestro, perché uno solo è il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli.
9 E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli.
10 Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo.
In altre parole non scendete mai a compromessi su questo principio qualunque sia il costo: Gesù Cristo è il Signore della vostra coscienza e voi dovete accertare cosa Lui vuole che facciate nelle pagine della Scrittura, e poi dovete farlo indipendentemente da cosa si tratti, e dovete sentire la vostra coscienza obbligata a farlo. E questa è un’altra deduzione dal fatto che Gesù Cristo è il capo della chiesa.
Settimo facciamo sì che noi qui nella nostra chiesa ci impegniamo nuovamente a essere governati esclusivamente e totalmente dentro e fuori dal capo della chiesa. Non dobbiamo osare prendere una decisione, affrontare un problema, intraprendere un compito senza una qualche direzione dal nostro glorioso Capo nella sua Parola. Non dobbiamo dipendere dal buon senso, dall’esperienza, da sentimenti e tradizioni, dall’opinione pubblica o dal pragmatismo.
Solo Cristo è il signore della coscienza e della chiesa e del mondo e dobbiamo sottometterci al suo governo come individui e famiglie e come chiesa. Quindi dobbiamo essere completamente presi da Lui lavorando sempre per portare ogni nostro pensiero prigioniero a Lui e alla sua Parola indipendentemente dal costo: l’inconveniente, il ridicolo o la persecuzione. Dobbiamo offrirci di nuovo a Lui corpo e anima nella costruzione di una chiesa che nelle generazioni a venire proclami e stabilisca i diritti della corona di Cristo Re su questa nazione, questa regione e in tutto il mondo.
E infine, un’ultima parola sulla chiesa di Efeso. La chiesa di Efeso continuò ad esistere per molti anni dopo che Paolo scrisse la sua famosa epistola. La chiesa di Efeso fu nota per molti anni, ben nota in lungo e in largo per la sua diligenza nel resistere al male nella società e per il suo coraggio nel resistere al compromesso e alla falsa dottrina nella chiesa. Gesù stesso persino si complimenta con la chiesa di Efeso per la sua coraggiosa presa di posizione contro il male e la falsa dottrina e la sua disponibilità a soffrire persecuzioni per amore della verità.
Ma la chiesa di Efeso non esiste più. Da qualche parte lungo il cammino la chiesa di Efeso dimenticò l’epistola di Paolo agli Efesini e così Cristo, il capo della chiesa, rimosse quella chiesa dal suo posto nella storia. Perché? Cosa è successo a questa chiesa che un tempo era così dedita alla purezza dottrinale ed etica? Gesù stesso risponde a questa domanda in una lettera che scrisse alla chiesa di Efeso nel capitolo 2 di Apocalisse. Dopo averli lodati per la loro coraggiosa presa di posizione a favore della verità, dice questo alla chiesa di Efeso:
4 Ma io ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore.
5 Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa’ le opere di prima; se no verrò presto da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi.
Ciò che è successo è che la chiesa di Efeso non si è pentita di aver lasciato il suo primo amore ha continuato a concentrare la sua attenzione, i suoi affetti, le sue energie e i suoi desideri su altre cose: comodità, opulenza, ricchezza materiale, popolarità, prestigio, sicurezza. E così Cristo è tornato di nuovo alla chiesa di Efeso e ha posto fine alla sua vita, e da allora non esiste più.
Fratelli, posso portarvi in posti in questa regione degli Appalachi e mostrarvi edifici ecclesiastici che un tempo erano pieni di inni di lode dove un tempo veniva predicata la parola di Dio che ora sono ristoranti, centri comunitari, siti storici, fienili e tane di roditori e uccelli. Posso mostrarvi edifici che un tempo erano forti chiese presbiteriane che ora sono edifici fatiscenti o chiese pentecostali o organizzazioni di culto o chiese liberali che hanno rifiutato l’autorità della parola di Dio. Ciò che è successo alla chiesa di Efeso è successo a tutte queste chiese: hanno lasciato il loro primo amore. Il loro amore per Cristo non era più fervente. Il loro amore per Cristo si era raffreddato e Cristo ha rimosso il loro candelabro dal suo posto. E voi? E voi potreste lavorare duramente per fare molte cose buone e per opporvi al male e alla falsità, non volete tollerare il male, date ai vostri figli un’educazione cristiana, siete in una chiesa forte ma vi chiedo: Avete lasciato il vostro primo amore? Il vostro amore per Cristo si è forse raffreddato? Il vostro amore per Cristo è fervente come una volta? Cosa vi motiva ora nel fare le cose che fate? O avete forse lasciato che l’impegno, i piaceri e la ricerca della felicità in questa vita spingessero Cristo fuori dalla vostra considerazione?
Arriverà mai un momento nelle generazioni future in cui le persone vedranno questo guscio vuoto in cui ora ci incontriamo, adoriamo e diranno di noi: Anni fa, quando ero un giovane, ricordo che la chiesa presbiteriana di Calcedonia (la chiesa di Morecraft) era una buona chiesa, è un peccato che non esista più perché ha lasciato il suo primo amore. Come possiamo impedire che ciò accada? Bene, possiamo parlare solo per questa generazione, non possiamo parlare per le generazioni future, ma preghiamo mentre facciamo ciò che Gesù ci dice di fare affinché altre generazioni ci seguano e che questo candelabro non venga mai rimosso dal suo posto.
E cosa ha detto Gesù? Ricorda da dove sei caduta, pentiti e fai le azioni che facevi all’inizio, altrimenti verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, a meno che tu non ti penta.
Preghiamo:
Ti ringraziamo caro Signore per il messaggio del libro di Efesini. Ti ringraziamo per averci dato un tale tesoro. Ti ringraziamo per l’esempio che ci hai dato nella chiesa di Efeso. Signore, possa la loro forza essere la nostra forza ma possano le loro debolezze non essere le nostre debolezze. Oh Signore, non sia mai che sopravviviamo al nostro amore per te. Per amore di Cristo. Amen.