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Lezione 49 2 Corinzi:

La guerra per la chiesa e il mondo

Il nostro testo oggi si trova in  2 Corinzi capitolo 10, i primi sei versetti, e capitolo 12, i primi dieci versetti.

10 Or io, Paolo, vi esorto per la mansuetudine e benignità di Cristo; io che quando sono presente di persona fra voi ben sono umile, mentre se sono assente mi mostro ardito verso di voi.
Vi prego che, quando sarò presente non sia obbligato a procedere arditamente con quella sicurezza di cui sono reputato audace contro certuni, che ci reputano come se camminassimo secondo la carne.
Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne,
perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze,
affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo,
e siamo pronti a punire qualsiasi disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà perfetta.

Capitolo 12, i primi 10 versetti.

Certo il vantarsi non mi è di alcun giovamento; verrò quindi alle visioni e rivelazioni del Signore.
Io conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa (se con il corpo o fuori del corpo non lo so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo.
E so che quell’uomo (se con il corpo o senza il corpo, non lo so, Dio lo sa),
fu rapito in paradiso e udí parole ineffabili, che non è lecito ad alcun uomo di proferire.
Io mi glorierò di quel tale, ma non mi glorierò di me stesso, se non delle mie debolezze.
Anche se volessi gloriarmi, non sarei un insensato perché direi la verità, ma me ne astengo, affinché nessuno mi giudichi di piú di quello che vede o sente da me.
Inoltre, affinché non m’insuperbisca per l’eccellenza delle rivelazioni, mi è stata data una spina nella carne, un angelo di Satana per schiaffeggiarmi affinché non m’insuperbisca.
A questo riguardo ho pregato tre volte il Signore che lo allontanasse da me.
Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.
10 Perciò io mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte.

Ora nella nostra panoramica biblica arriviamo al libro di II Corinzi. II Corinzi è la più personale di tutte le epistole di Paolo. A volte, come nell’ultimo testo che abbiamo appena letto, può essere difficile seguire il filo del suo pensiero.

Ma non potete non vedere il cuore di Paolo quando leggete il libro di II Corinzi. Parole, idee e sentimenti come affetto, dolore, rabbia, li trovate in ​​ogni pagina. E varrebbe la pena che dedicaste un po’ di tempo questo pomeriggio alla lettura di II Corinzi e vedere quanto è caldo e personale.

Il problema principale nella Chiesa di Corinto, a cui II Corinzi si riferisce, era che certi falsi predicatori si erano introdotti nella Chiesa. Affermavano di essere super apostoli, non solo apostoli, ma super apostoli. Si impegnarono molto per cercare di screditare Paolo, screditare la sua autorità in modo che la gente non gli credesse, screditare il suo carattere e screditare il suo insegnamento e il suo vangelo.

E II Corinzi fu scritto da Paolo per confutare le accuse e le insinuazioni di questi intrusi. Lungo tutto il libro Paolo difende il suo carattere, il suo apostolato e il suo vangelo. E così facendo, ha smascherato gli infiltrati come impostori.

Paolo chiarisce che non gli piaceva doversi difendere. Non gli piaceva parlare in modo così forte e severo dei suoi critici, ma si sentiva obbligato a farlo. Non per interesse personale, non semplicemente per riabilitare il proprio nome, ma per proteggere la Chiesa di Dio dall’essere sedotta via dalla verità di Dio verso uno pseudo-vangelo.

E questo dovrebbe essere ricordato dalle chiese oggi ogni volta che predicatori o presbiteri devono alzarsi e parlare con forza contro le persone che insinuano false dottrine nella Chiesa cristiana. Non è per orgoglio e arroganza. È a causa di un profondo amore nei loro cuori per il benessere e la spiritualità delle congregazioni in cui servono e che rappresentano.

E parlano con forza e devono parlare con forza contro questi falsi insegnanti per proteggere la Chiesa dall’essere condotta in vicoli ciechi e false piste. Ora, chi erano questi falsi predicatori nella Chiesa di Corinto? Possiamo ricostruirne un quadro da piccoli accenni qua e là in 2 Corinzi. Non erano veramente membri della Chiesa. Non appartenevano a quel posto. Venivano da fuori, da qualche altra parte. Erano degli intrusi. Rivendicavano un’autorità superiore agli apostoli regolari. Presupponevano di essere super apostoli.

Erano giudaizzanti. Affermavano di aver effettivamente visto Gesù, il che significa che probabilmente provenivano da Gerusalemme o dalla Palestina. E il loro vangelo era di grazia e merito. Dicevano che la cosa importante dell’essere salvati è con chi siete imparentati. Rivendicare una parentela diretta con Abramo. E per mezzo di buone azioni meritare e guadagnare la vostra salvezza con Dio. Incoraggiavano la vita promiscua tra i Corinzi.

Non dovevano stare attenti a separarsi dal male, da stili di vita malvagi, da costumi malvagi.

Erano probabilmente gnostici. In quanto esaltavano la loro filosofia umanistica della conoscenza rispetto alla conoscenza di Dio rivelata nella Bibbia. E Paolo chiarisce che erano mercenari.

Tutto questo parlare a vanvera del loro interesse per i cristiani di Corinto, tutto questo parlare a vanvera della loro preoccupazione per il loro benessere era solo per ottenere sostegno finanziario da loro. E questi intrusi erano in realtà dei parassiti.

Ora, prima di esaminare il nostro testo, rispondiamo a un’altra domanda. Qual è la relazione tra I e II Corinzi? Abbiamo due lettere che Paolo scrisse alla Chiesa di Corinto.

Qual è la relazione tra le due? Semplicemente questa. II Corinzi fu la risposta di Paolo al resoconto che Tito gli diede da Corinto riguardo all’efficacia di I Corinzi.

Dopo che Paolo scrisse I Corinzi alla Chiesa lì, mandò Tito a indagare per vedere se la lettera aveva avuto dei risultati.

Tito ritorna da Paolo e fa il suo resoconto. E dice: “Paolo, ho buone notizie e ho cattive notizie circa l’effetto della tua lettera.”

Ha detto che la buona notizia è che la tua lettera ha centrato il bersaglio nella vita di alcune persone. Ricordate che il problema era che la Chiesa stava permettendo che una relazione incestuosa continuasse nella Chiesa senza applicare la disciplina.

E così Paolo dovette scrivere e rimproverarli per questo. E dunque Tito disse che la buona notizia è che la Chiesa si è pentita della sua apatia. E ha praticato la disciplina della Chiesa sul trasgressore. E per di più il trasgressore si è pentito. E la disciplina della Chiesa si dimostra ancora una volta un vero mezzo di grazia nella vita del popolo di Dio. Ecco la buona notizia, Paolo.

La cattiva notizia è che, nonostante ci sia un certo miglioramento nell’atteggiamento dei Corinzi verso di te, rimane all’interno della Chiesa un gruppo recalcitrante che causa costantemente problemi, contestando la tua autorità, mettendo in discussione il tuo carattere, mettendo in dubbio la veridicità del tuo insegnamento essendo stati influenzati da questi falsi apostoli.

Ora è in questo contesto che giungiamo a uno dei testi chiave in 2 Corinzi. Ed è il capitolo 10, versetti dal 3 al 6. Lasciate che ve lo legga di nuovo, solo quei versetti. 2 Corinzi 10, dal 3 al 6.

Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne,
perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze,
affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo,
e siamo pronti a punire qualsiasi disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà perfetta.

Ora lasciate che vi dica qualcosa molto velocemente sul contesto di questi versetti. Che sono i capitoli dal 10 al 13. Notate sul grafico che vi ho dato una sezione distinta con una distinta enfasi nel libro di 2 Corinzi.

Questa è la più severa denuncia di Paolo degli impostori che si sono infiltrati nella chiesa. In questi capitoli egli ripudia severamente la loro malvagia calunnia.

Nei primi due versetti del capitolo 10 egli ricorda ai Corinzi che questa forte denuncia di coloro che cercano di distruggere la sua autorità e sedurre i suoi figli nella fede dal puro vangelo non è in alcun modo dissimile da Cristo o incoerente con la mansuetudine e la gentilezza di Cristo. Ma è in effetti un’espressione di quella mansuetudine e di quella gentilezza. E di quell’affetto simile a quello di Cristo per la chiesa.

Paolo dice: Io vengo in difesa di coloro che amo. Proprio come Cristo viene in difesa di coloro che ama. Così non saranno feriti dai nemici di Cristo che stanno attaccando le fondamenta stesse della chiesa e del cristianesimo. Dice: per me essere così rigido e severo non è essere difforme da Cristo. È da Cristo.

E il mio vecchio professore che ha scritto il miglior libro che conosco su 2 Corinzi, e ve lo consiglio vivamente, Philip Hughes ha detto che Cristo ama la parlata schietta e severa. Di fronte agli impostori spirituali e ai falsi insegnanti è appropriato per chiunque abbia a cuore la verità di Dio e la salvezza delle anime, è una cosa buona, è una cosa che Cristo farebbe, è un tratto appropriato per una persona, per amore della salvezza delle anime, parlare con chiarezza e severità per opporsi a una falsità che cerca di infiltrarsi nella verità. Per opporsi a questa moderna melma intellettuale e compromesso e atteggiamento tollerante verso l’errore dottrinale ed etico.

Trattare gli eretici con lo stesso rispetto con cui si trattano i fedeli ministri della parola di Dio è anticristiano. E non sto esagerando.

Quindi ora in questo contesto arriviamo al nostro testo. Versetti dal 3 al 6. E in questi versetti abbiamo presentato davanti a noi la guerra per la chiesa e la terra. La guerra per la chiesa e la terra.

E c’è davvero una guerra. Questa non è una metafora. Questa non è una figura retorica.

Paolo chiarisce in modo particolare in 2 Corinzi che per il suo amore per la chiesa sta muovendo guerra contro l’errore dottrinale ed etico e contro ogni opposizione o distorsione del vero vangelo. Andate all’11° capitolo di 2 Corinzi. Osservate quanto forte parla.

Capitolo 11 leggiamo prima i versetti 2, 3 e 4.

Io sono infatti geloso di voi della gelosia di Dio, (Vedete, è la sua preoccupazione per la chiesa e la sua fedeltà e il suo benessere che lo spingono a dire le cose che dice.) perché vi ho fidanzati a uno sposo, per presentarvi a Cristo come una casta vergine.
Ma io temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, cosí talora le vostre menti non siano corrotte e sviate dalla semplicità che si deve avere riguardo a Cristo.
Se uno infatti venisse a voi predicando un altro Gesú, che noi non abbiamo predicato, o se voi riceveste un altro spirito che non avete ricevuto, o un altro evangelo che non avete accettato, ben lo sopportereste.

Sta parlando delle persone fedeli lì. Versetti dal 12 al 15.

12 Anzi ciò che io faccio lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che desiderano un pretesto, per essere trovati simili a noi in ciò di cui si gloriano.
13 Tali falsi apostoli infatti sono degli operai fraudolenti, che si trasformano in apostoli di Cristo.
14 E non c’è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce.
15 Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia la cui fine sarà secondo le loro opere.

Quindi vedete che Paolo non risparmia parole nel mostrare alle persone che è preoccupato per loro. E se li lascio fare a modo loro in mezzo a voi sarà come lasciare che Satana faccia a modo suo in mezzo a voi.

In altre parole, confido che possiate vedere in questa guerra dal capitolo 11 che Paolo non sta lanciando bignè al nemico. Sta lanciando granate al nemico.

Ed è il contrario nella chiesa moderna. Paolo sottolinea spesso questa cosa in tutte le sue epistole. Che la vita cristiana non è solo una passeggiata, è una guerra.

Avete visto che ha fatto questa distinzione? Ha detto nel versetto 3.

3 Perché sebbene camminiamo nella carne, non combattiamo secondo la carne.

Quindi la vita cristiana è un cammino quotidiano. È uno stile di vita. Ma la vita cristiana è anche una guerra. E nel momento in cui diventate cristiani, venite collocati su un campo di battaglia.

E in Efesini 6, Paolo descrive quell’armatura che ognuno di noi deve indossare. Andate a Efesini 6. So che lo conoscete, ma a questo punto vale la pena leggerlo. Vi mostra che Paolo crede che la vita cristiana sia una guerra. E fareste meglio a vestirvi in modo appropriato. Dice in Efesini 6 versetti dall’11 al 18.

11 Rivestitevi dell’intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo
12 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.
13 Perciò prendete l’intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa.
14 State dunque saldi, avendo ai lombi la cintura della verità, rivestiti con la corazza della giustizia,
15 e avendo i piedi calzati con la prontezza dell’evangelo della pace,
16 soprattutto prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno.
17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio,
18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi,

Quindi dice che se non avete questa armatura non sarete in grado di resistere agli assalti del nemico. Perché la vita cristiana è una guerra tanto quanto è un cammino. Ricordate l’esortazione che fece a Timoteo in 1 Timoteo 1:18 “Conduci il buon combattimento”.

In 2 Timoteo 2, versetti 3 e 4 disse a Timoteo:  

3 Tu dunque sopporta sofferenze, come un buon soldato di Gesú Cristo.
Nessuno che presta servizio come soldato s’immischia nelle faccende della vita, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato.

In 2 Timoteo 4, versetto 7 Paolo dà questa testimonianza.

Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede.

In 2 Corinzi 6, versetto 7 Paolo parla di servire Dio nella parola di verità.

con la parola di verità, con la potenza di Dio, con le armi della giustizia a destra ed a sinistra,

In Romani 6:13 Paolo dice, ci esorta,

13 ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.

E in Apocalisse 20, versetto 9, la chiesa stessa è definita l’accampamento militare dei santi.

La vita cristiana non è solo un cammino, è una guerra. Ora, qual è la causa di questa guerra? Bene, la risposta ha diversi livelli. Il livello fondamentale, ultimo, che sta alla base della guerra in cui siamo coinvolti è questa guerra totale e irreconciliabile tra Gesù Cristo e Satana che si sta combattendo in ogni centimetro quadrato dell’universo e che alla fine finirà con l’eterna distruzione di Satana e il trionfo di Cristo.

Cominciò quando l’uomo cadde nel peccato quando mangiò il frutto proibito e iniziò una vita di ribellione contro Dio. È interessante la parola che Paolo usa per descrivere il corso di questa guerra nel nostro testo. Notate il gioco di parole nel versetto 3. Il gioco sulla parola carne.

Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne,

E notate nel secondo versetto, l’ultima riga, che dice  certuni ci reputano come se noi camminassimo secondo la carne. Il gioco è sulla parola carne.

Lui dice: sono nella carne ma non cammino secondo la carne ed è quella parola “carne” la causa della guerra. Quando dice: cammino nella carne, sta semplicemente dicendo: sono un uomo. Vivo come un uomo in questa vita.

Sono stato crocifisso con Cristo, ma la mia vita nella carne è vissuta per fede. Quindi dice: sono un uomo, non sono qualche tipo di angelo, ma non cammino secondo la carne. Questa è la vita perché Paolo era incentrato su Cristo e non su se stesso.

Che cosa significa camminare secondo la carne? Camminare secondo la carne significa vivere sotto il controllo della natura umana decaduta corrotta dal peccato. Carne non significa pelle e ossa. Paolo non dice che non è un uomo.

La carne è questa natura umana corrotta che domina i non credenti. E camminare secondo la carne significa vivere come un non credente. Significa rendere le priorità e gli obiettivi di questo cristiano professante quelli del mondo non credente.

Camminare secondo la carne significa vivere sotto il controllo di questa natura umana decaduta che è corrotta dal peccato. E ogni volta che alla carne viene data libertà di agire e di realizzare i suoi desideri, scoppia sempre una guerra nella chiesa e nel mondo. E per Paolo, che era un uomo fragile, camminare secondo la carne e fare la guerra nel modo in cui il mondo fa la guerra sarebbe stata una contraddizione di tutto ciò che Dio aveva fatto a Paolo e di tutto ciò che Paolo sapeva essere vero.

Bene, dove si mostra questa carne? Qual è l’identità del nemico che dobbiamo affrontare in questa vita? Questa guerra, ha detto in Efesini 6, è una battaglia contro il male. È una battaglia contro tutti i poteri delle tenebre e quindi contro ogni persona e istituzione che cerca di rovesciare la verità di Dio e del Vangelo e viene usata dai poteri delle tenebre. Non è una specie di guerra eterea.

È una guerra contro persone e istituzioni che sono usate e dominate dal potere del male e che cercano di opporsi al Regno di Dio e al Vangelo di Gesù Cristo. Andate al Salmo 2 e ve lo mostrerò. Nel capitolo 2 dei Salmi, un grande Salmo a cui mi rivolgo molte volte per trovare conforto in questa epoca.

Salmo 2,

1 Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane?
I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l’Eterno e contro il suo Unto,
dicendo: «Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi».

Questo ci dice che i poteri politici e le istituzioni nazionali vengono usati dai poteri delle tenebre per cercare di rovesciare l’ordine morale di Dio e devono essere contrastati. La guerra deve essere condotta contro di loro. Quindi qual è l’identità del nemico? I poteri delle tenebre e quelle persone e istituzioni che sono ingannate e sedotte da quei poteri per cercare di rovesciare la verità di Dio.

Notate come Paolo identifica il nemico nel capitolo 10 di 2 Corinzi versetto 5.

Dice nel versetto 4:

perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze,
affinché distruggiamo le argomentazioni (altri traducono anche speculazioni o immaginazioni) ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo,

Stiamo distruggendo le argomentazioni. Quindi Paolo dice qui: Il mio bersaglio sono le opinioni e le convinzioni  e le immaginazioni di coloro che pongono le loro conclusioni e le deduzioni della loro propria mente contro la verità di Dio. Ogni pensiero, ogni visione del mondo, ogni modo di vivere, ogni modo di vedere basato sull’esaltazione della ragione umana contro la rivelazione di Dio in Cristo nella Bibbia, Paolo dice: li combatterò fino alla morte.

Dice che il nemico in ultima analisi è ciò che accade nella mente dell’uomo decaduto. Finché crede di poter comprendere la vita e viverla semplicemente con la sua ragione e la sua esperienza senza l’aiuto della rivelazione di Dio, lavorerà contro il vangelo di Cristo e lo combatterà con le unghie e con i denti.

Ora lasciate che vi ponga una domanda. Perché Paolo ha fatto dei pensieri e dell’intelletto dell’uomo il suo bersaglio primario? Perché era quello l’oggetto del suo assalto nel rovesciare le roccaforti? Dovrebbe essere ovvio. La mente di una persona determina la sua condotta.

Vi ricordate il proverbio che lo dice: Come un uomo pensa nel suo cuore, così egli è. Vivi come vivi perché pensi come pensi. I presupposti di una persona determinano la sua visione del mondo e il suo modo di vivere la vita.

Ora, cos’è una presupposizione? Beh, una presupposizione è qualcosa di più di una semplice supposizione che si fa sulla vita. Una presupposizione è un convincimento basilare riguardo al mondo e alla vita. È una convinzione che tieni cara, non negoziabile, e per cui ti sei impegnato.

È una rete di convinzioni di base da cui cerchi di capire la vita e di vivere la vita. Ecco cosa sono i tuoi presupposti. Quelle convinzioni di base e quegli impegni, quella rete di convinzioni a cui sei impegnato e che non sei disposto a valutare per vedere se siano vere o no, ma dalla cui griglia analizzi, valuti, prendi le tue decisioni, scegli chi sposerai, che lavoro farai, come vivrai in questo mondo.

E Paolo dice in sostanza che questi presupposti che le persone hanno, se non sono basati sulla rivelazione di Dio sono una fortezza eretta in ribellione contro di lui che porterà alla distruzione della vita. E quindi Paolo dice: combatterò contro quei presupposti e trascorrerò tutta la mia vita cercando di far cambiare  alle persone i loro presupposti, per grazia di Dio. A proposito, da dove prendi i tuoi presupposti? Voglio dire che ci sono cose che presupponi, potresti non esserne consapevole, la maggior parte delle persone non ne è consapevole, la maggior parte delle persone pensa di essere dei pensatori obiettivi. La maggior parte delle persone non si rende conto di avere tutta questa rete di presupposizioni quaggiù che determina tutto ciò che pensa.

Qual è il tuo? Dove hai preso il tuo? Ti sei valutato alla luce della Bibbia e hai visto come la Bibbia dice che dovremmo pensare e poi sei tornato indietro e hai cambiato idea di conseguenza? O hai semplicemente assorbito ciò che presupponi per osmosi in particolare mentre guardi la televisione? La maggior parte delle persone trae i propri presupposti dalla televisione, o come diceva Francis Schaeffer la maggior parte delle persone prende i propri presupposti per contagio, come prende il morbillo.

Bene, qual è la natura di questa guerra? Abbiamo visto l’obiettivo, qual è la sua natura? È difensiva ed è offensiva. Questa guerra implica resistenza. Comporta la resistenza all’avanzata del male e al dominio del male nella chiesa e nella società. È una guerra difensiva. È una resistenza contro l’assalto del nemico.

Giacomo 4:7 dice

Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi.

Efesini 6:13 dice

13 Perciò prendete l’intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi

Cioè restare al vostro posto con coraggio, indipendentemente da quanto sia pesante il fuoco. Isaia 62 dice che dobbiamo essere sentinelle sulle mura, guardiani della città con spade e cazzuole in mano, spade per combattere il nemico, trombe in bocca per avvertire la città dell’avanzata del nemico.

Dice in Isaia sulle tue mura, oh Gerusalemme, ho posto delle sentinelle tutto il giorno e tutta la notte, non tacciono mai. Quindi vi chiedo, amati, come state resistendo al male nella nostra cultura? Come state combattendo contro questa avanzata? Cosa state facendo personalmente per stare nella vostra postazione e dire che non passerai? Cosa state facendo? Cosa state facendo nella vostra famiglia per resistere all’assalto del male sulla vostra famiglia. State in piedi sullo stipite della porta di casa vostra e proteggete vostra moglie e i vostri figli dicendo: non entrerai qui? Ti combatterò fino alla morte.

Come farete? Bene, iniziate spegnendo la TV. Padri, non sto parlando solo dei vostri figli, spegnete la TV mentre la guardate voi stessi. Spegnete un po’ della musica che i vostri figli stanno ascoltando.

Non dimenticherò mai quando Wayne Rogers e io eravamo al college, vivevamo al secondo piano di questo dormitorio e ad un certo punto lui fu così convinto di peccato  perché guardava la televisione e non studiava che prese la sua televisione e la gettò dalla finestra del secondo piano. Dite che è estremo? Non lo so. Dopo è migliorato.

Ma il punto è cosa state facendo? Resistere al male. Questa guerra è una guerra difensiva. È anche una guerra offensiva.

Non dobbiamo solo difendere la chiesa, dobbiamo passare all’offensiva. Dobbiamo avanzare sul nemico. Dobbiamo distruggere fortezze e roccaforti erette in ribellione contro Dio.

In Matteo 16 Gesù disse a Pietro: “Su questa roccia edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa”. Capire cosa disse Gesù è stato un punto di svolta importante nella mia vita. Perché prima di quel punto di svolta, quando leggevo le parole di Gesù su questa roccia edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa l’ho vista come un’affermazione difensiva. Ho visto Gesù dire bene, la chiesa è una fortezza potente. Dimenticando che la Bibbia dice che Dio lo è.

Che la chiesa è una fortezza possente e che dobbiamo chiuderci dentro e lanciare qualche granata a mano oltre il muro perché l’inferno sta cercando di prenderci e dobbiamo difenderci. Finché non ho capito che i cancelli non si muovono. Non sono i cancelli della chiesa di cui parla Gesù a essere sotto attacco.

Sono le porte dell’inferno che sono sotto attacco dall’offesa della chiesa. Su questa roccia edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno contro la guerra offensiva della chiesa che attacca i poteri delle tenebre in questo mondo. È una guerra offensiva.

Ricordate che Israele nell’Antico Testamento fu chiamato da Dio a conquistare il paese pagano cananeo e ad occuparlo e a costruire una cultura cristiana in esso. Quello era un tipo. Una figura. Quello era un simbolo di ciò che la chiesa del Signore Gesù Cristo deve fare oggi: cercare di conquistare questo mondo con il Vangelo. Occuparlo e cercare di costruire civiltà cristiane in esso. Riappropriarsene mentre spodestiamo coloro che vi sono ora, conducendoli alla fede nel Signore Gesù Cristo.

È una guerra offensiva. E Paolo dice che in questa guerra ci sono due cose che faremo per ottenere la vittoria. Distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo,

Ora, cosa intendeva con quelle parole? Distruggere le speculazioni e ogni cosa elevata innalzata contro la conoscenza di Dio. Ci sta dicendo che questa guerra è volta a esporre e confutare tutte le argomentazioni, le ragioni, le conclusioni e le deduzioni della ragione decaduta dell’uomo con cui egli si fortifica nella sua ostilità verso il Dio vivente.

Stiamo sempre lavorando per cercare di cambiare la mentalità delle persone E per mostrare loro che il loro pensiero è basato sulla ribellione contro Dio, dove conduce, cosa fa loro e come distrugge la vita. Queste metafore sottolineano la natura ribelle dell’uomo non rigenerato. Ha costruito le sue fortezze. Ha esaltato ogni speculazione elevandola contro la conoscenza di Dio. È provocatorio.

Una cosa che dobbiamo realizzare in questa battaglia è che l’uomo umanistico e postmoderno non vuole conoscere il nostro Dio. Lo odia. Vuole essere lui il centro autosufficiente del proprio universo. Vuole essere come Dio. Determinare per se stesso e da se stesso il bene e il male. E se capite queste cose allora capirete l’uomo non rigenerato anche meglio di quanto lui capisca se stesso.

Andiamo al capitolo 1 di Romani e vedremo come l’uomo ai nostri giorni pensa in questa cultura americana. Questo è il tipo di mentalità, atteggiamento e ragionamento di cui parla Paolo in 2 Corinzi 10. Versetto 18 di Romani 1.

Perché l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia.

Vedete, perché l’uomo non è ciò che dice di essere e pensa di essere, ma a Dio dice che è fatto a sua immagine e sta facendo tutto il possibile per ingannare se stesso per non ammettere che il nostro Dio esiste e che l’uomo è responsabile nei suoi confronti. Preferisce adorare un Dio di propria creazione piuttosto che inchinarsi davanti al Dio vero e vivente. Quindi sopprime, soffoca quella verità e cerca di agire come se non avesse alcun effetto sul suo pensiero e come non fosse vera.

poiché ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perché Dio lo ha loro manifestato.

La loro stessa costituzione grida la verità sul nostro Dio. Perché Dio ha reso evidente la sua esistenza nell’ambiente stesso in cui l’uomo vive. Dio rivela Se stesso.

20 Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili.

Non ci sono scuse per credere ciò che l’uomo moderno crede.

21 Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato.
22 Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti,
23 e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in un’immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di bestie quadrupedi e di rettili.

Come ha detto Rushdoony, preferirebbero adorare un Dio idiota che non può vedere, parlare e udire piuttosto che inchinarsi di fronte al Dio che è realmente lì o persino ammettere la sua esistenza. E questo mi è stato impresso oggi, ho il New York Times. Questo mi è passato davanti questa settimana.

Una volta alla settimana c’è una sezione chiamata Scienza. Ora sapete del Big Bang, giusto? Il Big Bang è la stupida spiegazione umanista dell’inizio dell’universo, giusto? Bene, ora abbiamo il Big Rip. Qualcuno ha mai sentito parlare del Big Rip? Voglio dire, è questo, il Big Rip.

Quindi l’universo è iniziato con il Big Bang e appena 60 miliardi di anni dopo finirà con il Big Rip. E poi quando leggi cose di questo genere pensi Romani 1: a uccelli, quadrupedi e rettili. L’uomo preferisce credere al Big Bang e al Big Rip piuttosto che inchinarsi in adorazione e venerazione al Dio trino.

E così cercherà di far uscire Dio da tutti i suoi pensieri e cercherà di comprendere la vita senza riferimento a Dio come se lui stesso fosse Dio. E quando l’uomo lo fa, la vita inizia a sgretolarsi e la schiavitù viene alla ribalta.

Non dobbiamo solo cercare di confutare le loro opinioni, dobbiamo anche rendere ogni pensiero prigione dell’obbedienza di Cristo. Ora ricordate che queste sono metafore di guerra. In questa guerra vengono presi prigionieri. Dobbiamo prendere prigionieri.

Chi sono quei prigionieri? Tutti i pensieri che una volta hanno cercato di esaltarsi contro Dio, dobbiamo prenderli prigionieri a Cristo. Ogni pensiero deve essere preso prigioniero all’obbedienza di Cristo.

Vedete questa frase? In greco è dentro-a. È un’altra metafora. Ogni pensiero che un tempo era una fortezza eretta in sfida a Dio deve essere portato dentro-alla  fortezza del vincitore. Deve essere reso schiavo del vincitore. Questi pensieri e intenzioni del cuore, un tempo ribelli, sono visti come condotti in obbediente prigionia al Cristo vivente. Ed è solo in questa resa incondizionata di tutto il nostro pensiero e vita a Gesù Cristo che l’uomo trova la sua vera libertà come schiavo di Cristo.

Diventiamo schiavi riconoscendo che Lui ci ha redenti, che ci ha comprati dal mercato degli schiavi del peccato, che ci ha comprati per Sé in modo che non apparteniamo a noi stessi e ora il nostro unico scopo è pensare come dice Lui, pensare, sostenere qualsiasi opinione Lui sostenga, fare qualsiasi cosa Lui dica di fare, andare ovunque Lui ci dica di andare, essere qualsiasi cosa Lui ci dica di essere. Uno schiavo non ha diritti propri. E solo allora un uomo e una cultura imparano cosa significa essere liberi: quando imparano cosa significa essere schiavi di Cristo.

Ora, cosa significa tutto questo? Tutta questa metafora in cui Paolo dice che stiamo distruggendo le argomentazioni e ogni cosa che si eleva contro la conoscenza di Dio e stiamo prendendo ogni pensiero prigioniero all’obbedienza di Cristo, cosa significa? Questa è una definizione del pentimento. Paolo sta parlando di pentimento qui. Sta dicendo che dobbiamo lavorare per portare questa cultura al pentimento affinché possa allontanarsi dagli idoli per servire il Dio vivente affinché per grazia di Dio possano sperimentare quel dolore divino che è gradito a Dio che induce al pentimento che conduce alla salvezza.

Il volgersi da vecchi modi di pensare a un modo di pensare che è radicato in Gesù Cristo e nella sua Parola. Ecco cosa significa pentirsi. Il pentimento non è una piccola cosa superficiale, è una cosa profonda che va al nocciolo di ciò che significa essere umani. E se vogliamo pentirci dei nostri peccati ed essere salvati dobbiamo abbattere ogni pensiero, ogni modo di vedere le cose, ogni modo con cui comprendiamo la vita che non sia basato sulla Parola di Dio e portare ogni pensiero del nostro cervello in completa prigionia al Signore Gesù Cristo come suoi schiavi.

Ora, quando si tratta di combattere la guerra di fronte al nemico, come lo facciamo? Come facciamo a far crollare una fortezza e a fare prigionieri al Signore Gesù Cristo? Qui abbiamo un non credente umanista in piedi di fronte a noi. Vogliamo condurlo al pentimento. Come possiamo cercare di distruggere ogni speculazione e ogni immaginazione nella sua mente che è innalzata contro la conoscenza di Dio e come possiamo prenderlo o cercare di prendere lui e ogni suo pensiero prigione dell’obbedienza a Cristo? Questa è la questione. Lasciate che vi dia un po’ di aiuto. Prima di tutto rendetevi conto che una cosa del genere non può essere fatta a meno che Dio non operi in lui cambiando il suo cuore e la sua mente.

Rendetevi conto che non potete cambiare la mente di un non credente, a meno che Dio non lavori in lui e cambi il suo cuore. I vostri argomenti possono essere brillanti, possono essere coerenti e la vostra presentazione può essere persuasiva. Ma capite che al livello più profondo un uomo crede in cose che ha elaborato e dimostrato a se stesso come vere.

Lui crede a quelle cose che preferisce credere per mantenere il suo corso di vita. Ed è per questo che potete avvicinarvi a un non credente confutare ogni singolo suo presupposto. Lui può presentare un argomento dopo l’altro e voi potete semplicemente abbatterli tutti e confutarli tutti. Ma il tizio continua a credere a ciò che vuole credere. Perché crede a ciò che preferisce credere. Per rafforzare la sua ribellione contro Dio.

E l’unico modo in cui quell’uomo vedrà cadere le fortezze che ha innalzato contro Dio e porterà ogni suo pensiero in cattività a Cristo è che lo faccia Dio. Voi non potete farlo. Lui non può farlo.

E voi pregate che un Dio sovrano, Onnipotente operi attraverso i vostri deboli, incoerenti, fallaci sforzi per fare in lui ciò che voi non potete fare, e cioè cambiare la sua mente e cambiare il suo cuore e cambiare i suoi presupposti e aiutarlo a far crollare ogni pensiero che ha innalzato contro Dio per fortificarsi contro Dio e in umiltà piegarsi e sottomettersi ai piedi di Gesù. È opera di Dio e dovete pregare onestamente e sinceramente quando cercate di testimoniare a un non credente in questa cultura.

Mostrategli anche dove conducono i suoi presupposti.

Mostrategli dove vi conducono i vostri. E poi esortatelo a uscire dal suo fondamento e a salire sul vostro. E esortatelo a rigettare i suoi presupposti e ad accettare i vostri.

Mostrategli che le cose che pensa della vita, se è coerente con quelle cose, lo porteranno alla morte. Ma se crede alle cose in cui credete, lo porterà alla vita. E dopo avergli mostrato entrambe le cose e aver pregato Dio di cambiare il suo cuore, allora spingetelo a cambiare idea.

Per esempio, diciamo che nella nostra cultura c’è un uomo che crede che la salvezza sia per merito, che è ciò che la maggior parte delle persone crede. Credono che se si comportano abbastanza bene per tutta la vita, alla fine della vita Dio lo prenderà in considerazione e andranno in paradiso quando moriranno. Ora, quel presupposto che la relazione di un uomo con Dio sia determinata da ciò che fa è una condanna per l’anima. Li manderà dritti all’inferno. Ed è questo che volete mostrargli. Volete mostrargli dove conducono i suoi presupposti.

Lei signore dice che forse sta facendo delle cose giuste qui e per amore di discussione per il momento daremo per scontato che lo stia facendo. Non sta picchiando sua moglie. Non sta picchiando i suoi figli. Non insidia le mogli degli altri. Forse potrebbe essere migliore, ma non uccide nessuno.  Non ruba. Non da calci ai gatti. Ma ci sono altri aspetti della vita. Una volta un uomo mi ha detto, e questa è una storia vera, gli ho chiesto perché infrangeva il quarto comandamento. Perché ogni settimana usciva in barca di domenica e faceva il buffone e saltava il culto e tutte quelle cose. Lui ha detto: ebbene, Dio e io abbiamo fatto un patto. Ha detto, Dio e io abbiamo fatto un patto: se metto una bella somma di denaro nella cassetta delle offerte ogni domenica, posso andare a divertirmi la domenica. Vedete, non c’è mai stato un patto, ma il punto è che è così che ragiona l’uomo. E voi gli dite ora che potrebbe pure stare facendo delle cose giuste qui, ma che dire di queste altre aree della tua vita? E poi dopo avergli mostrato che ci sono intere aree della sua vita che ha tralasciato, allora dite ora parliamo di queste cose che stai facendo bene. Le stai facendo davvero bene? Voglio dire, le tue motivazioni sono sempre pure quando fai queste cose? Puoi migliorare le cose che stai facendo bene? Beh, sì. Bene, in terzo luogo, questo è il momento in cui calate il pezzo da novanta.

In terzo luogo, se vuoi seguire questa strada verso Dio, devi fare tutto perfettamente bene. Non ci possono essere lacune. Non può esserci niente che non sia perfetto al 100% .

Se stai seguendo la strada del tentativo di ottenere il favore di Dio con il tuo comportamento, tutto deve essere assolutamente perfetto ogni secondo della tua vita. E poi gli dite, e ovviamente voi ed io sappiamo entrambi che non è possibile, e se continui su questa strada, dannerai la tua anima.

Ora lascia che ti parli di Gesù. Ora lascia che ti parli del vero modo per arrivare a Dio. E poi spiegategli il vangelo. Che non cerchi di guadagnartelo. Che guardi fuori da te stesso e ti affidi a Gesù Cristo e solo alla sua opera redentrice per la tua salvezza. E poi lo esorti e lo supplichi: Scendi dalla tua base e vieni qui alla mia. Questo è un piccolo semplice esempio di cosa significhi distruggere una fortezza innalzata contro Dio. E prendere quella persona prigioniera di Cristo e tenere a mente che solo Dio può fargli fare proprio quella cosa.

Sfidate il non credente a mostrarvi come può sapere una qualsiasi cosa o avere un qualsiasi standard morale dato il suo modo di vedere la vita e la sua visione del mondo. Mostrategli che il cristianesimo è l’unica religione vera e ragionevole.

Perché se non si presuppone la verità del cristianesimo, non c’è possibilità di dimostrare che qualsiasi cosa sia vero o buono. Sulla tua base non puoi sapere nulla. È solo quando presupponi la verità del cristianesimo che sai qualcosa.

E poi il non credente potrebbe dire, beh, io so alcune cose. So che 2 più 2 fa 4. E voi gli dite molto dolcemente e umilmente, lo so, ma hai dovuto rubare il mio capitale per farlo. Hai dovuto presupporre segretamente che Dio abbia creato un universo ordinato. E che Lui abbia il controllo delle cose per arrivare a quella conclusione. Ma se non c’è Dio, non c’è ordine, non c’è significato, non c’è rima, non c’è scopo, non c’è struttura. 1 più 1 potrebbe essere uguale a 2 oggi su una base di 10, ma domani potrebbe essere uguale a cetrioli. Chissà cosa succede in un mondo in cui non c’è un Dio vivente. Quindi non rubare dai miei presupposti. Andiamo avanti con il tuo presupposto che Dio non esista. E che Dio non si sia rivelato. E mostrategli che non può sapere nulla e non può avere alcuno standard morale a meno che non venga alla nostra base e presupponga che il cristianesimo sia vero.

Ora sono sicuro che avete sentito questa storia nel corso degli anni, ma va bene così. Adoro raccontare questa storia. Adoro ascoltarla. È una storia vera su una donna che una volta è venuta nel mio ufficio. Voglio dire, era una dura. Era appena stata in prigione per alcuni reati gravi ed era diventata buddista. L’unica buddista che conosco in provincia. Divenne buddista e lesse tutti i libri che c’erano da leggere sul buddhismo e sapeva parlare del buddhismo in modo intelligente. E venne nel mio ufficio, non ricordo perché ora, ma venne nel mio ufficio e io volevo provare a testimoniarle. Era una ragazza intelligente.

E ho cercato di ricordare che dovevo abbattere fortezze, prendere ogni pensiero prigione. Dovevo dimostrarle perché non avrebbe dovuto credere a ciò in cui credeva e perché avrebbe dovuto credere a ciò in cui credo io. Dovevo dimostrarle dove la portano i suoi presupposti. Mostrarle dove la portano i suoi presupposti. E le ho fatto questa domanda e in un certo senso l’ha scioccata perché non era nell’argomento in questione. Ma ho le ho chiesto: cosa ne pensi dell’abuso sui minori, della molestia sui minori? E mi ha guardato come per dire bene perché stiamo parlando di molestie sui minori? Ha risposto: penso che sia malvagio.

Ho chiesto perché? Ora penso anch’io che sia malvagio, non fraintendetemi. Penso che sia malvagio e so perché penso che sia malvagio. Perché Dio ha un libro di standard morali assoluti e in quel libro dice che è malvagio.

Ma ora tu non credi che ci sia un Dio. Non credi che ci sia un libro di standard morali assoluti che governi le azioni di tutti. Allora perché credi che sia malvagio? Semplicemente non capisco come tu possa crederlo.

Potrebbe non piacerti. Potrebbe non essere di tuo gusto. Potresti desiderare che l’altra persona non lo facesse. Ma non puoi sederti lì e giudicare un altro individuo in base alle tue preferenze e dire che in tutti i casi la molestia sui minori è un male. Voglio dire che non credi negli assoluti morali. Non puoi dire che ha commesso del male. Sapete cosa ha fatto? Ha iniziato a piangere. E io ho detto cosa c’è che non va? Ha risposto allora predicatore non voglio vivere in un mondo senza assoluti morali. Le ho detto: tesoro, non lo fai. Vivi di fronte al volto di un Dio i cui assoluti morali ti condanneranno.

Ha fatto una professione di fede.

Ora, non sempre va a finire così. Ma il punto è che questo è solo un altro esempio di come abbattere fortezze e catturare ogni pensiero. Ora, quali sono le armi in questa guerra? In ogni guerra dovete avere delle armi.

Notate cosa dice nel capitolo 10 versetti 3 e 4.

Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne,
perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze,

Notate ripetutamente il modo in cui Paolo sottolinea di non avere fiducia in se stesso.

Lui dice: faccio queste cose non per qualcosa in me. Non sto riponendo alcuna fiducia nella mia ragione, nei miei poteri di argomentazione o persuasione, nella mia ingegnosità. Sta dicendo semplicemente e solo che la sua fiducia è nel potere soprannaturale di Dio.

Queste armi stanno abbattendo fortezze e stanno prendendo prigioniero ogni pensiero perché sono divinamente potenti, perché sono sostenute da un potere soprannaturale. Paolo evidenzia sempre le sue debolezze per evidenziare il potere di Dio. Ricordate nel capitolo 12 che abbiamo letto poco fa, Paolo dice: Dio mi ha mandato una spina nella carne, un messaggero di Satana per schiaffeggiarmi, molto probabilmente qualche grave problema fisico.

E dice: ho pregato, e pregato, e pregato tre volte, ho pregato che Dio mi guarisse. Ora ecco un apostolo ispirato dallo Spirito Santo che prega per la guarigione. Aveva il dono dei miracoli. Poteva fare miracoli. E pregò per la sua guarigione tre volte e Dio non la concesse mai. Ma Dio venne da lui e disse: la mia grazia è tutto ciò di cui hai bisogno.

Terremo lì dentro quella spina nella carne per un po’ per insegnarti che la mia grazia è tutto ciò di cui hai bisogno. Il mio potere è reso  perfetto nella debolezza. E quando sei debole e non hai nulla in te stesso su cui puoi contare, è allora che il mio potere è più evidente nella tua vita.

Quindi vedete, Paolo non aveva alcuna fiducia in se stesso, la sua fiducia era interamente nel potere divino e soprannaturale di queste armi. E dice che queste sono armi divinamente potenti per distruggere fortezze alle quali non possono resistere. È costantemente vero che ogni volta che usate queste armi correttamente distruggeranno roccaforti, porteranno ogni pensiero prigione, niente è in grado di resistere al loro potere. E quindi se le usate potete essere certi della vittoria.

Bene, ora quali sono queste armi divinamente alimentate? Sono armi che il mondo ritiene folli e stupide, ma allo stesso tempo sono le armi più temute dai poteri delle tenebre. E Efesini capitolo 6, versetti 17 e seguenti ci dice quali sono queste due armi potenziate da Dio allo scopo di abbattere fortezze e cambiare la mente e la vita delle persone. Egli dice,

17 Prendete la spada dello Spirito, che è la parola di Dio,
18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito

Pregate in ogni momento per ogni soldato, per ogni comandante, per la battaglia, per i feriti. Queste sono le due armi che Dio ha posto nelle nostre mani.

Dice che sono dotate di poteri soprannaturali, se le usate correttamente ottenete la vittoria in questa guerra, non la perdete. E questa è la Parola di Dio, la sua lettura, la sua predicazione, il suo insegnamento, il suo vivere, l’applicarla a ogni situazione e la preghiera autentica e sincera non solo per noi stessi e la nostra famiglia, ma anche la preghiera di intercessione per l’esercito del Signore in tutta la terra. Ricordate cosa disse Gesù a Pietro? Disse: Pietro, chi dice la gente che io sia? E Pietro elencò un mucchio di nomi.

E poi Gesù chiese a Pietro che rappresentava gli Apostoli: Chi dite che io sia? E Pietro fece la sua confessione di fede. Disse: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.

E la risposta di Gesù fu: Su questa roccia, su questa confessione di fede che hai appena fatto, edificherò la mia chiesa e l’Inferno non sarà in grado di trattenerla. Ed è questa confessione della verità, questa confessione di fede della Parola di Dio che Dio ha usato nel corso dei secoli per respingere i poteri delle tenebre per resistere loro e per ottenere la vittoria su di loro. In Isaia 11 è scritto riguardo a Gesù: Egli colpirà la terra con la verga della sua bocca e con il soffio delle sue labbra ucciderà gli empi.

Vi ricordate cosa fece Ezechiele per resuscitare questa valle di ossa secche e arse dal sole? Fece solo due cose. Dio dice: Ho una missione per te, Ezechiele, voglio che tu resusciti questa valle di ossa morte e voglio che tu ne faccia un esercito. Quindi Ezechiele fece due cose, solo due cose.

Parlò a Dio delle ossa e parlò alle ossa di Dio. E tornarono in vita. Due armi, ecco tutto ciò di cui avete bisogno.

Non avete bisogno di nessun’altra arma. Preghiera, preghiera autentica e sincera e un uso abile della Parola di Dio nella vostra vita e nella vostra famiglia assicurandovi di capirla, insistendo sulle sue affermazioni ovunque possiate.

Qual è l’obiettivo di una guerra? Se avete intenzione di combattere una guerra dovete sapere qual è l’obiettivo. E in questa guerra è la sconfitta totale del nemico e la vittoria totale per la Chiesa e il Regno di Cristo. Notate il nostro  testo, distruggete ogni argomentazione, fate prigioniero ogni pensiero, punite ogni disobbedienza e non riposatevi finché questo non sarà fatto. Abbattete ogni pensiero che si eleva, fate prigioniero ogni pensiero, punite ogni disobbedienza in voi stessi, in tutti nella Chiesa, nella vita di tutte le persone, in ogni aspetto della vita e in tutte le istituzioni della società umana.

E non riposatevi finché non sarà fatto. Non c’è una zona smilitarizzata, non può esserci una coesistenza pacifica, nessuna distensione, nessuna tolleranza del male, nessuna concessione al pluralismo religioso. Usate le armi che vi ho dato e il potere che vi ho conferito proprio per distruggere le fortezze e potete essere certi di questa sconfitta totale del nemico in questa terra e della vittoria totale del Regno del Signore Gesù Cristo.

In ogni caso avete la sua promessa. Ci ha promesso in 1 Corinzi 15:24,

24 Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza.
25 Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi.

Dice chiaramente che la fine del mondo e la Seconda Venuta di Cristo non arriveranno finché ogni opposizione contro Cristo non sarà stata abbattuta.

E come farà a mettere a tacere questa opposizione? Per mezzo di queste armi divinamente potenziate della Parola di Dio e della preghiera.

Ora nel versetto 6 avete un versetto interessante. Dice che non stiamo solo distruggendo le argomentazioni e rendendo prigione ogni pensiero, siamo pronti a punire ogni disobbedienza una volta che la vostra obbedienza sarà completa.

Ora Paolo continua questa metafora militare. Ci deve essere disciplina in questo esercito. Senza disciplina, gli eserciti meglio equipaggiati sono destinati a perdere.

Dice: siamo pronti a punire ogni disobbedienza in questo esercito una volta che la vostra obbedienza sarà completa. Ciò che sta dicendo è questo, riformuliamolo. Paolo sta dicendo che come ufficiale comandante apostolico è pronto a sottoporre alla corte marziale tramite la disciplina della chiesa chiunque rimanga insubordinato una volta che la vostra sottomissione all’autorità è completa.

Ora, notate che da questa affermazione Paolo si aspetta che la chiesa di Corinto diventi obbediente e sottomessa all’autorità della sua parola. Ma implica anche che ci saranno alcuni critici ribelli che persisteranno. E il suo punto è che, sebbene la chiesa diventi obbediente, è sicuro che coloro che persistono nello sfidare e nel contendere la sua autorità apostolica e la veridicità del suo vangelo saranno disciplinati ed esclusi dalla chiesa, se non si pentono saranno scomunicati.

Vedete, amati, ciò che ci sta dicendo è che la disciplina della chiesa è essenziale per la purezza della chiesa. E la purezza della chiesa è essenziale per la vittoria della chiesa in questo mondo. Dio insegnò a Israele in tutti i tipi di cerimonie simboliche che se l’esercito del Signore deve essere vittorioso contro i Cananei, deve essere un esercito puro.

E così Dio diede a Mosè delle leggi sulla lebbra per insegnare la purezza. Dio aveva dei precetti per i soldati con cui si sarebbero purificati per la battaglia. Dio aveva i voti nazirei per insegnare loro che non solo dovevano essere separati dal peccato lebbra di questo mondo, ma dovevano essere totalmente devoti a Dio Onnipotente perché governasse tutte le loro azioni.

Solo un esercito puro, puro nei motivi, puro nella vita, avrà la vittoria sui suoi nemici. L’esercito del Signore non vincerà la guerra se i suoi soldati non sono caratterizzati da purezza e diligente fedeltà a Gesù Cristo e devozione sincera a Lui, per quanto competenti, talentuosi e numerosi possiamo essere. Quindi dobbiamo concludere e lasciatemi concludere con due applicazioni, una delle quali è quella di darvi un test.

La prima è che c’è un solo modo per vincere il male in questa cultura. Non con il conservatorismo politico né con metodi rivoluzionari, ma semplicemente con l’evangelizzazione, il discepolato, la pianificazione della chiesa, l’educazione cristiana, la preghiera, l’adozione della Parola di Dio in ogni aspetto di questa società e l’imposizione delle sue pretese a chiunque Dio ci dia l’opportunità di incontrare. E amati, non siate mai, non siate mai tolleranti verso errori dottrinali, politici o etici da nessuna parte.

In secondo luogo, distruggete le argomentazioni e ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e riducete ogni pensiero prigione all’obbedienza di Cristo in voi stessi prima di iniziare ad affrontare questa cultura.

Come lo fate? Come fate a far crollare ogni pensiero che si eleva contro Dio in voi stessi e a portare ogni pensiero prigione a Gesù Cristo? Lasciate che vi ricordi alcuni testi. Matteo 22:37 Gesù disse: amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.

Ciò significa riconoscere che la vostra mente appartiene a Dio e ogni volta che voi e io pensiamo in modo tale da ignorare quella proprietà che Dio ha della nostra mente, ogni volta che ragioniamo o valutiamo o prendiamo decisioni in un modo che non è incentrato su Dio e non è basato sulla rivelazione di Dio e non per la gloria di Dio, stiamo trasgredendo il primo e più grande comandamento di tutti. Ricordate cosa dice 1 Pietro 3:15 dice:

15  santificate il Signore Dio nei vostri cuori e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domandi spiegazione della speranza che è in voi con mansuetudine e timore,

Siate così esperti nella fede cristiana che quando qualcuno vi chiede perché credete alle cose in cui credete, non dite “duh”.

Non dite: ebbene questo è ciò che la nostra chiesa dovrebbe credere. Siate in grado di dare una buona spiegazione sul perché credete alle cose in cui credete. E dovete iniziare santificando Cristo nel vostro cuore.

E cosa significa santificare Cristo nel vostro cuore?  Farne l’autorità suprema in tutto ciò che pensate. Così quando arriva il momento di prendere una decisione, la prima cosa che vi viene in mente è come posso portare gloria a Cristo nel prendere questa decisione e come vorrebbe che la prendessi secondo ciò che mi ha insegnato nella sua Parola. Colossesi 2, andate lì con me, per favore.

Colossesi 2, versetto 3 parlando di Cristo dice:

in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.

Versetto 6,

Come dunque avete ricevuto Cristo Gesú, il Signore, cosí camminate in lui
essendo radicati ed edificati in lui, e confermati nella fede come vi è stato insegnato, abbondando in essa con ringraziamento.
Guardate che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo,

Ci sono tre lezioni che voglio che impariate qui. Prima di tutto da questo passaggio di Colossesi 2 la ragione per cui dobbiamo amare il Signore con tutta la nostra mente è perché in Cristo sono depositati tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. Se volete sapienza e conoscenza dovete iniziare con l’amore per Cristo e la sottomissione alla sua Parola.

Due, cercare di pensare e di guardare alla vita nel modo in cui la nostra società cerca di farci pensare è furto e immoralità. Ora, come vuole la nostra società che pensiate, in particolare quando andate al college, quelli di voi che sono al college. Ci sarà qualche discussione in classe o qualche discussione davanti a un caffè e diranno ora ascolta, puoi avere qualsiasi religione tu voglia e non sto dicendo che la tua religione sia sbagliata o giusta. Semplicemente non tirar fuori la religione nei ragionamenti. Non tirar fuori la religione, usiamo solo il buon senso.

Ora cosa sta dicendo? Sta dicendo che vogliono che siate neutrali. Vogliono che siate neutrali dal punto di vista religioso. Io lo farò, dicono. Sarò neutrale dal punto di vista religioso. Non ci porterò dentro nessuna religione. Io sono ateo comunque, non ci metto dentro nessuna religione. Neanche tu devi metterci dentro la tua religione, il presbiterianesimo e tutto il resto. Parliamo e usiamo solo il buon senso.

Cosa sta dicendo? Sta dicendo di smettere di pensare come un cristiano e di iniziare a pensare come me che credo che non ci sia una rivelazione assoluta da parte di Dio che spieghi tutta la vita. E vedete, quando cercate di essere neutrale e cercate solo di seguire il buon senso, vi siete arresi. Non solo siete stati derubati di tutti i tesori della sapienza e della conoscenza, avete commesso un atto immorale negando il vostro impegno verso Cristo nel mondo del pensiero. Nessuno può servire due padroni. Chi vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.

E la terza cosa che vorrei farvi notare da Colossesi è che la mente del credente è radicata in Cristo. È molto diversa dalla mente del non credente. Potete capire il non credente, ma lui non può capire voi. Ed è per questo che Paolo comanda di non essere sotto un giogo ineguale con i non credenti.

E poi questo ci riporta al nostro testo, il 5° versetto del 10° capitolo di 2 Corinzi. Stiamo distruggendo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e stiamo rendendo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo, in noi stessi. Quindi cosa stiamo facendo? Stiamo lavorando consapevolmente per sbrogliare tutti questi presupposti umanistici, convinzioni e ipotesi che abbiamo assorbito  per osmosi dalla nostra cultura.

E stiamo cercando di ricostruire le nostre menti in modo che tutto ciò che assumiamo, tutte le nostre convinzioni e i nostri presupposti siano tratti esclusivamente dalla Parola di Dio, in modo che possiamo pensare i pensieri di Dio dopo di Lui e avere una buona padronanza di questa vita, di questa cultura e di questo mondo. Ora questa è la vostra responsabilità, non è solo per gli intellettuali, è la vostra responsabilità, amati, di esaminare la vostra anima e la vostra mente. Chiedetevi: dove sto pensando come un umanista? Dove sto ancora pensando come un non credente? Sradicatelo, buttatelo giù e lasciate che la Parola di Dio rimodelli il vostro pensiero e riduca un altro pensiero prigione di Cristo.

E ci sono molti pensieri che dobbiamo abbattere. I cristiani di oggi in molti modi pensano esattamente come pensa il mondo. Bene, ora vi farò un test vero e falso.

Ho un pezzettino di carta, ci sono solo 34 domande. Davvero, ci vorranno circa due minuti. Vi farò un piccolo test, 34 domande tutte vero o falso, Nessuna domanda trabocchetto, leggetele semplicemente nel senso semplice della frase, guardate quanto ve la cavate, e il punto è vedere se c’è un’area nella vostra vita in cui avete bisogno di abbattere una fortezza e portarla prigioniera a Cristo.

Uno, leggerò la domanda due volte, solo vero o falso, non dite niente ad alta voce nel caso vi mettessi in imbarazzo.

Uno, Dio è dalla parte dei poveri in tutto il mondo, vero o falso.

Dio è dalla parte dei poveri in tutto il mondo.

Due, più soldi una persona guadagna, più tasse dovrebbe pagare. Più soldi un uomo guadagna, più tasse dovrebbe pagare, vero o falso.

Tre, i bambini non dovrebbero essere sculacciati prima che abbiano circa tre anni. I bambini non dovrebbero essere sculacciati prima che abbiano circa tre anni, vero o falso.

Ora sono serio su queste cose.

Quattro, a un funerale si dovrebbero dire diverse cose personali e carine sul defunto. A un funerale si dovrebbero dire diverse cose personali e carine sul defunto.

Quinto, l’orientamento sessuale è determinato geneticamente, cioè gli omosessuali non possono fare a meno di avere desideri omosessuali.

L’orientamento sessuale è determinato geneticamente, cioè gli omosessuali non possono fare a meno di avere desideri omosessuali. Vero o falso.

Li ho appena annotati ieri sera, quindi ce ne sono di tutti i tipi alla rinfusa, ma questi sono quelli che mi sono venuti in mente.

Sesto, ogni tanto, anche nei matrimoni più sani, marito e moglie hanno bisogno di un po’ di spazio e dovrebbero trascorrere un po’ di tempo separati l’uno dall’altra. Vero o falso.
Ogni tanto, anche nei matrimoni più sani, marito e moglie hanno bisogno di un po’ di spazio e dovrebbero trascorrere un po’ di tempo separati l’uno dall’altra.

Settimo, ora i prossimi quattro o cinque sono politici. Settimo, il governo civile dovrebbe fornire una buona istruzione a tutti i bambini.

Il governo civile dovrebbe fornire una buona istruzione a tutti i bambini.

Ottavo, il governo civile dovrebbe fornire assistenza sanitaria ai malati e ai poveri. Il governo civile dovrebbe fornire assistenza sanitaria ai malati e ai poveri.

Nove, il governo civile dovrebbe contribuire ai costi dei farmaci da prescrizione per gli anziani. Il governo civile dovrebbe contribuire ai costi dei farmaci da prescrizione per gli anziani.

Dieci, il governo civile dovrebbe richiedere che tutti coloro che percepiscono uno stipendio paghino le tasse della previdenza sociale.

Che tutti coloro che hanno uno stipendio paghino le tasse della previdenza sociale.

Undici, i genitori cristiani dovrebbero presumere che i loro figli non siano salvati finché questi non facciano una professione di fede. I genitori cristiani dovrebbero presumere che i loro figli non siano salvati finché non facciano una professione di fede.

Dodici, il governo civile dovrebbe garantire la libertà religiosa per tutte le religioni. Il governo civile dovrebbe garantire la libertà religiosa per tutte le religioni.

Tredici, il Primo Emendamento della Costituzione proibisce l’istituzione del Cristianesimo da parte dei governi statali.

Il Primo Emendamento proibisce l’istituzione del Cristianesimo da parte dei governi statali.

Quattordicesimo, un insegnante dovrebbe essere certificato dal Ministero dell’Istruzione per insegnare in modo efficace. Un insegnante dovrebbe essere certificato dal Ministero dell’Istruzione per insegnare in modo efficace.

Quindici, Dio ama tutte le persone allo stesso modo.
Dio ama tutte le persone allo stesso modo.

Sedici, la relazione di una persona con Dio si basa su come quella persona si comporta.

La relazione di una persona con Dio si basa sul modo in cui quella persona si comporta.

Diciassette, la sculacciata è un metodo antiquato e inefficace per disciplinare i bambini.
La sculacciata è un metodo antiquato e inefficace per disciplinare i bambini.

Diciotto, l’aborto è talvolta necessario in caso di stupro e incesto.
L’aborto è talvolta necessario in caso di stupro e incesto.

Diciannove, assumere marijuana a scopo ricreativo non è peccaminoso.

Prendere marijuana  a scopo ricreativo non è peccaminoso.

Venti, l’universo è stato creato in sei giorni milioni di anni fa.
L’universo è stato creato in sei giorni milioni di anni fa.

Ventuno, il modo in cui adoriamo Dio dovrebbe essere determinato da ciò che ci fa sentire vicini a Dio.
Il modo in cui adoriamo Dio dovrebbe essere determinato da ciò che ci fa sentire vicini a Dio.

Ventidue, tutte le forme di schiavitù sono malvagie.

Tutte le forme di schiavitù sono malvagie.

Ventitré, tutti i figli hanno diritto alla loro eredità indipendentemente dalle loro convinzioni o dal loro comportamento. Tutti i figli hanno diritto alla loro eredità indipendentemente dalle loro convinzioni o dal loro comportamento.

Ventiquattro, tutti i cittadini hanno diritto a essere processati da una giuria composta da pari. Tutti i cittadini hanno diritto a essere processati da una giuria composta da pari.

Venticinque, Gesù è metà Dio e metà uomo.

Gesù è metà Dio e metà uomo.

Ventisei, ognuno ha il diritto di adorare il Dio che preferisce.
Ognuno ha il diritto di adorare il Dio che preferisce.

Ventisette, i sindacati dovrebbero avere il diritto di scioperare per far aumentare la paga. I sindacati dovrebbero avere il diritto di scioperare per far aumentare la paga.

Ventotto, tutte le aziende e i professionisti dovrebbero essere approvati e autorizzati dal governo per protezione dei cittadini.

Tutte le aziende e i professionisti dovrebbero essere approvati e autorizzati dal governo per protezione dei cittadini.

Ventinove, ci siamo quasi. Se a una persona vengono presentati tutti i fatti, di solito prenderà la decisione giusta.

Se a una persona vengono presentati tutti i fatti, di solito prenderà la decisione giusta.

Trenta, la morte è naturale. La morte è naturale.

Trentuno, il giudice Roy Moore non avrebbe dovuto infrangere la legge. Il giudice Roy Moore non avrebbe dovuto infrangere la legge.

Trentadue, l’adulterio non dovrebbe essere un crimine capitale negli Stati Uniti. L’adulterio non dovrebbe essere un crimine capitale negli Stati Uniti.

Trentatré, tutti dovrebbero avere un’alta autostima. Posso dirlo con faccia seria. Tutti dovrebbero avere una grande autostima.

E trentaquattro, e io ne avevo solo trentaquattro perché quella è la fine della pagina.

Trentaquattro, a volte siamo costretti a scegliere tra il male minore perché non abbiamo a disposizione nessuna buona alternativa.

A volte siamo costretti a scegliere tra il male minore perché non abbiamo a disposizione alcuna buona alternativa.

Ora sommate tutti i vostri falso e tutti i vostri vero.

Sono tutti falsi.

Sono tutte false. Avete delle fortezze che devono essere abbattute? Ora non sentitevi orgogliosi se le avete tutte giuste perché possiamo continuare fino a 36, ​​37, 38 e ne troveremo una in ognuno di noi. Abbiamo ancora molto spazio per migliorare ma capite, amati, che  il punto che sto cercando di fare è che come cristiani avete nuovi impegni, nuovi presupposti, una nuova mente, un nuovo cuore, un nuovo Signore, una nuova direzione e un nuovo obiettivo.

Siamo una nuova creazione in Cristo e questa novità deve essere espressa nel modo in cui pensiamo la vita. Perché qui nel nostro pensiero come nel nostro vivere e in tutte le altre aree della vita, Gesù Cristo deve avere la preminenza.

Preghiamo.

Ti ringraziamo per questo grande brano della Scrittura, o Signore, e per l’incoraggiamento che ci dà e per il modo in cui ci motiva. Ti ringraziamo per la certezza della vittoria quando queste armi vengono usate fedelmente. Aiutaci, Signore, nelle nostre vite e poi nella nostra cultura, a essere fedeli e diligenti tutti i nostri giorni nell’abbattere ogni fortezza, ogni speculazione, ogni pensiero elevato innalzato contro la conoscenza di te stesso e aiutaci a portare ogni nostro pensiero in cattività a Cristo e aiutaci a lavorare su questo in noi stessi, nella nostra cultura finché non vedremo la sconfitta totale dei poteri delle tenebre e la vittoria totale del Regno di Cristo nel cui nome preghiamo, amen.


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