Capitolo XVII 

La Chiesa

 

Uno degli articoli di fede del Credo degli Apostoli è “La santa Chiesa Cattolica,” o con le parole del credo di Nicea, “Io credo l’una Chiesa Cattolica e Apostolica”.

Questo è oggi per molti cristiani credenti l’unico articolo difficile del credo; di fronte all’apostasia della chiesa istituzionale e alla sua oscena ostinazione, a volte occorre uno stomaco forte per confessare il credo in questo punto. Questa stessa repulsione venne provata da Gesù Cristo che dichiarò alla Chiesa di Laodicea: “Io ti vomiterò dalla mia bocca” (Ap. 3:16). Ma tali chiese non sono chiese, sono sinagoghe di Satana (Ap. 2:9), e questo non è un articolo di fede, ma un nemico necessario mentre la chiesa si separa a seconda dell’aderenza o lontananza dalle condizioni poste da Cristo.

La Confessione di Fede di Westminster al capitolo XXV, “Della Chiesa,” definisce la chiesa in modo chiaro:

  1. La Chiesa cattolica o universale, che è invisibile, è composta dall’intero numero degli eletti, che sono stati, sono e saranno raccolti assieme, sotto Cristo, il loro capo; ed è la sposa, il corpo, la pienezza di lui che è tutto in tutti.
  2. La Chiesa invisibile, che è anche cattolica o universale, sotto il vangelo (non confinato ad una nazione, come prima, sotto la legge) è composta da tutti quelli in tutto il mondo che professano la vera religione, assieme ai loro figli; ed è il regno del Signore Gesù Cristo, la casa e famiglia di Dio, al di fuori della quale non c’è altra possibilità di salvezza.
  3. A questa visibile Chiesa cattolica Cristo ha dato il ministero, le profezie e le disposizioni di Dio per la raccolta e la perfezione dei santi, in questa vita, fino alla fine del mondo: e li rende efficaci con la propria presenza e Spirito, secondo la sua promessa.
  4. Questa Chiesa cattolica, è stata a volte più, a volte meno visibile. Ed alcune chiese, che ne sono parte, sono più o meno pure, a seconda di come la dottrina del vangelo viene insegnata e seguita, i simboli amministrati, e condotte le funzioni pubbliche più o meno in modo puro.
  5. Le chiese più pure sotto il cielo sono soggette sia a mescolanza che ad errore; ed alcune sono così degenerate da essere diventate non chiese di Cristo, ma sinagoghe di Satana. Ciò nonostante, ci sarà sempre una Chiesa sulla terra che adori Dio secondo la sua volontà.
  6. Il Signore Gesù Cristo è il solo capo della Chiesa e la rivendicazione di qualsiasi uomo di essere il vicario di Cristo e il capo della Chiesa, non è scritturalmente fondato, ma privo di giustificazione ed è un’usurpazione che disonora il Signore Gesù Cristo [1].

I segni della vera chiesa sono quindi primo, l’autentica predicazione della Parola di Dio: le infallibili Scritture; secondo, la retta amministrazione dei Sacramenti, cioè nella fedeltà della scritture; e terzo, il fedele esercizio della disciplina secondo le scritture.

Le vie della grazia sono la parola e i sacramenti. Berkhof ha scritto a riguardo della relazione della Chiesa con la grazia:

La chiesa in termini di grazia si pone a fianco della Parola e dei sacramenti, perché il suo potere nel promuovere l’opera della grazia di Dio consiste solo nell’amministrazione di quelli. Essa non è strumento nella comunicazione della grazia eccetto per mezzo della Parola e dei sacramenti. Inoltre, fede, conversione e preghiera sono prima di tutto frutti della grazia di Dio, sebbene essi possano diventare strumenti nel rafforzamento della vita spirituale. Essi non sono disposizioni oggettive, ma condizioni soggettive per il possesso e il godimento delle benedizioni del patto [2].

Inoltre, come ha sviscerato Berkhof, i mezzi della grazia non possono “di per se stessi conferire la grazia, come se fossero rivestiti del potere magico di produrre santità”. Questo non significa che i mezzi della grazia possano essere considerati “come puramente accidentali e indifferenti”. Sebbene essi siano semplicemente mezzi, non le fonti, essi vengono da Dio nominati mezzi di grazia.

La dottrina della visibilità è un aspetto importante e centrale della definizione della chiesa. Come dichiara la Confessione: “Questa Chiesa cattolica, è stata a volte più, a volte meno, visibile”. La Chiesa cattolica o invisibile viene definita nella sezione I come “l’intero numero degli eletti, che sono stati, sono e saranno raccolti assieme, sotto Cristo, il loro capo”. Questo significa che la Chiesa invisibile è più estesa della Chiesa Trionfante, nel fatto che comprende molto più che la chiesa in cielo.

La Chiesa visibile, tuttavia è sulla terra; non è una Chiesa perfetta e “le chiese più pure sotto il cielo sono soggette sia a mescolanza che ad errore”. Le chiese pure sono quelle nella quali “la dottrina del vangelo viene insegnata e seguita, i simboli amministrati, e le funzioni pubbliche condotte in modo più o meno puro”. Siccome Gesù Cristo ha dichiarato che “le porte dell’Ades non prevarranno sulla” sua Chiesa (Mt. 16:18), “ci sarà sempre una Chiesa sulla terra per adorare Dio secondo la sua volontà”. “Le porte dell’Ades” significano le potenze, i concili o autorità dell’inferno, dal momento che le autorità cittadine nei tempi antichi si riunivano davanti alle porte; “prevalere” qui ha la forza di “resistere” e la Versione di Berkeley lo traduce: “le porte dell’inferno non terranno contro di lei”. Questo connota chiaramente un’azione aggressiva da parte della Chiesa contro l’inferno e un’azione difensiva da parte dell’inferno. È pensiero eretico assumere che l’azione della Chiesa sia difensiva; è pericoloso per la chiesa assumere che la propria posizione sia una di ritirata difensiva verso il rapimento o la seconda venuta e crea una situazione favorevole all’insediamento di Satana sul trono. La Chiesa, seppur piccola e seppur al più come la banda di Gedeone, è l’aggressore contro le potenze delle tenebre che, in costante frenesia, cercano di barricarsi nelle loro torri di Babele contro il Dio sovrano ed onnipotente.

Più la Chiesa è fedele, più grande è la sua visibilità, cioè più chiaramente testimonia della parola e della potenza di Cristo in questo mondo. Ma la vera Chiesa non è la sola a cercare visibilità, nel cercare di essere la visibile rappresentante dell’invisibile ordine di Cristo. Anche lo stato cerca la propria forma di visibilità; lo stato vede se stesso come l’espressione visibile del vero ordine dell’uomo e anche a volte, di ciò che gli dèi potrebbero essere. Diventa quindi oggetto di lotta primo chi rappresenti il vero ordine di Dio e secondo quale sia l’ordine che si debba rappresentare.

L’ordine umanista si batte per la visibilità primo, come la forza dominante della società dell’uomo, come fatto onnipresente sulla scena umana e secondo come il nuovo ordine di salvezza. Di conseguenza la battaglia dominante dell’uomo nell’era dell’umanesimo è di carattere politico, dal momento che la politica è l’area dove la divinità celata diventa visibile. Il XIX secolo è stato perciò l’epoca della visibilità politica; la religione della maggior parte degli uomini è stata tesa a diventare politica in modo crescente. La “democrazia” come speranza del mondo ha trovato la sua culminante espressione messianica nel sogno di Woodrow Wilson di rendere il mondo sicuro per la democrazia attraverso la guerra e la diplomazia.

Specialmente dopo la metà del XX secolo la speranza dell’uomo è diventata sempre più politico – economica. U Thant, Segretario generale delle Nazioni Unite ha dichiarato nel 1967: “In questo secolo l’ideologia politica ha preso il posto prima occupato dalla religione come principale fonte di contese nel mondo”. Per avere pace, dobbiamo perciò trascendere l’ideologia politica con il sincretismo a muoverci invece in termini economici. Alla fine Thant evidenziò: “Il cittadino più semplice può comprendere il fatto che una frazione del denaro che verrà speso nel mondo in armamenti nel 1967 potrebbe finanziare programmi economici e sociali, sia nazionali che globali su una scala mai sognata prima”. In altre parole, se i popoli soprassedessero alle loro differenze politiche e si unissero in termini di economia socialista essi vedrebbero la visibile “conquista” dello sviluppo umano che potrebbe fare del mondo “un rivale di tutte le utopie dei filosofi” [3].

Dal momento che la visibilità per la quale le false chiese combattono è l’illusione dell’ordine socialista mondiale, cioè lo statalismo totale, parte della missione della falsa chiesa è lo smantellamento e la scomparsa della chiesa. Vari piani vengono periodicamente suggeriti per eliminare, come primo passo, vari segmenti della chiesa. Perciò Dr John Dillenberger, Decano dell’unione teologica di San Francisco ha dichiarato: “Se vendessimo cinque chiese su sei nel paese e destinassimo il denaro per usi migliori, cioè per i bisogni della gente,” la missione della chiesa non ne soffrirebbe, ma probabilmente avanzerebbe [4]. Tale piano è già stato posto in atto nei paesi comunisti. L’interesse di Dillenberger è umanistico, rivolto ai bisogni umani, non un mandato biblico. Il proposito delle sinagoghe di

Satana è di costruire la chiesa invisibile nel senso di renderla non esistente e fare piuttosto dello stato visibile il vero ordine dell’uomo.

Contro questo il cristiano deve affermare: “Io credo una Chiesa Cattolica e Apostolica,” una chiesa universale fondata sulla fede apostolica e “le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa,” perché “questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede”(1 Gv. 5:4).

Dal momento che visibilità significa potere, la false chiese lottano per una visibilità che diano loro il potere del mondo. La pseudo visibilità è una rivendicazione per rappresentare in piena capacità l’infallibilità e l’autorità di Dio. Sia essa protestante, cattolica romana, o d’oriente, la chiesa comunque si identifica con l’incarnazione, parla nei propri termini con piena autorità e dichiara che i propri sacramenti realizzano ciò che Cristo solo è investito per fare. Invece di essere Dio la Roccia sulla quale si fonda la chiesa, è la chiesa stessa a diventare la roccia. Il termine “roccia” è nella Scrittura sempre un simbolo del Dio trino ed il suo uso da parte di Gesù Cristo in riferimento a Pietro lo conferma. Questo fatto era conosciuto alla chiesa primitiva e di conseguenza fu ben espresso da Aelfric in un’omelia:

Gesù quindi disse: “Chi dici che io sia?” Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo, il Figlio vivente di Dio”. Il Signore gli disse in risposta: “Tu sei benedetto, Simone, figlio della Colomba”. (Bede l’espositore ci svela la profondità di questa lezione.)

Il Signore disse a Pietro: “Tu sei la roccia”. (Letteralmente sassoso, essendo nella stessa relazione a sasso come roccioso a roccia, dorato all’oro, terreno a terra, ecc. – Per la forza della sua fede e per la fermezza della sua confessione egli ricevette quel nome: perché si unì con fermo proposito a Cristo che è chiamato roccia dall’apostolo Paolo.

“E io edificherò la mia chiesa su questa roccia”; cioè sopra la fede che hai confessato. Tutte le assemblee di Dio sono costruite sulla roccia; cioè su Cristo perché egli è il fondamento di tutte le strutture della sua chiesa.

Tutte le chiese di Dio sono considerate un’unica assemblea; e questa è costruita con uomini scelti, non con pietre morte; e l’intero edificio di queste pietre viventi riposa su Cristo; perché noi siamo, per mezzo della fede, annoverati tra i suoi membri ed egli è il nostro “aller” capo. Chi (mai) costruisce al di fuori del fondamento, vedrà la sua opera crollare in una grande (sua) rovina. Gesù disse: “le porte dell’inferno non avranno potere contro la mia chiesa”. I peccati e le dottrine erronee sono le porte dell’inferno, perché guidano il peccatore come attraverso una porta nel tormento dell’inferno. Molte sono le porte; ma nessuna di esse avrà potere contro la santa assemblea, che è edificata sulla roccia solida: Cristo; perché il credente, con la protezione di Cristo, fugge ai pericoli delle tentazioni demoniche [5].

Molto presto una pseudo visibilità venne pure ricercata per mezzo della dottrina della transustanziazione. Tra le file degli apparentemente ortodossi questa venne difesa da Paschasius Rhadbertus, Abate di Corbie, ma combattuta verso l’840 su richiesta dell’Imperatore Carlo il Temerario da Bertram, monaco di Corbie che difese la dottrina della reale presenza in opposizione alla transustanziazione 6. Il Catechismo del Concilio di Trento insegnava che nella particola consacrata ci sono i nervi e le ossa come pure il corpo e il sangue di Cristo.

La vera chiesa, “Questa chiesa cattolica, è stata a volte più, a volte meno, visibile”. Come si manifesta questa visibilità più grande? La visibilità della Chiesa non sta nella sua presenza istituzionale, ma nel compimento della sua chiamata. Quando la chiesa compie veramente la sua chiamata, le conseguenza sono visibili nella diffusione e nell’applicazione dell’ordine della legge di Dio, in modo che ogni area della vita sia portata sotto il dominio del Dio trino. Un albero vivente si manifesta con delle foglie verdi e dei frutti; un chiesa vivente è visibile nel fatto che porta frutto a Dio. Se la visibilità cercata dalla Chiesa è quella umana, essa porterà frutto all’umanesimo e farà del benessere umano la cartina tornasole della fede.

Con sant’Agostino, possiamo quindi dire che due città, due imperi o ordini stanno cercando realizzazione nella storia, stanno tentando di diventare l’ordine visibile della storia. Queste due sono la Città di Dio e la Città dell’uomo. La strategia della Città dell’uomo è di negare l’antitesi tra i due ordini in modo da neutralizzare e distruggere la Città di Dio.

L’umanesimo cerca di distruggere la cristianità e la chiesa in molte maniere. Una di quelle più comuni è di ridefinire Dio con un concetto umanistico. Perciò un umanista ha scritto:

I teisti e gli atei arriveranno ad un accordo e alla comprensione reciproca quando ammetteranno la loro incapacità di comprendere la Suprema Causa dell’Universo e concorderanno nel darle un nome – di chiamarLa DIO.

È giunto per noi il tempo di salvare la parola Dio dai sordidi significati che le sono stati a volte attribuiti: come un essere vendicativo dalle sembianze umane, instabile e geloso di altri dèi e benevolo solo nei confronti di coloro che gli strisciano davanti. Ci si lasci rispondere alle nostre credenze collocando Dio su un pinnacolo di immutabile giustizia e leale atteggiamento nei confronti degli uomini di tutte le razze, colori e credi. Ma riconosciamo che tutto ciò che è finito è oltre la possibilità d’identificazione dalla mente infinita [7].

Il prossimo passo è di separare Dio dalla religione e dalla chiesa. Perciò un uomo di chiesa ha scritto in un libro votato a questa causa: “Io sono tra il personale di una parrocchia anglicana di Toronto. Io affermo di essere un cristiano e un anglicano; eppure io posso dire in tutta serietà che Dio non c’è”. Questo stesso scrive: “Gesù, come Yahweh, è il grande Ateo … egli approfittò dell’ospitalità della gente, si nutrì del loro cibo … usò i migliori veicoli potesse trovare, visse tra gli ubriaconi e forse ebbe pure ad ubriacarsi”. Inoltre, “è una delle scoperte dell’epoca presente il poter essere un cristiano ed un ateo”. Il culto della chiesa non merita rispetto: “E’ ovvio che le nostre funzioni attuali sono inutili” [8].

Allo stesso tempo si afferma che le chiese dovrebbero rinunciare a qualsiasi tentativo di influenzare la vita sociale, perché il luogo della religione sta nella vita privata. Si dice che l’ambito della cristianità debba essere la vita privata del credente. In altre parole, tutta la vita sociale dovrebbe essere umanistica, e solo la vita interiore cristiana. Ma l’autentica religione è un fatto totale; ogni area lasciata vuota dalla religione è solamente occupata da un’altra religione, perché tutta la vita è inevitabilmente religiosa. Perciò chiedere alla cristianità di confinarsi nella pietà personale significa chiederle il suicidio e il pietismo è un passo nella direzione del suicidio. L’interesse della chiesa è la parola di Dio, ma la parola parla a tutta la vita. Se la proclamazione del vangelo non fosse cattolica, essa cesserebbe di essere il vangelo; non sarebbe più la buona novella per tutte le aree della vita e la rivendicazione di Dio alla sovranità globale.

I falsi dèi passano e così le false chiese, ma Dio resta sovrano, la sua parola dura per sempre e i suoi eletti non possono essere smossi in lui e la sua Chiesa è destinata alla conquista.

Note:

1 La sesta sezione venne sostituita nella sua forma originaria da revisori successivi. L’originale recitava: “Non c’è nessun altro capo della Chiesa che il Signore Gesù Cristo: né può il Papa di Roma, in alcun modo, esserne il capo; ma è quell’Anticristo che è l’uomo del peccato e figlio della perdizione che ha esaltato se stesso nella Chiesa contro Cristo e tutto quel che è chiamato Dio”.
2 Luis Berkhof: Systematic Theology (Grand Rapids: Eerdmans, 1946), 604. Ibid., 608.
3 U Thant, “What Could We Build If We Worked Together?” in Alcan advertisement, U.S. News & World Report, vol. LXII, n 18, 1 Maggio 1967, 59 e ss.
4 “If the Churches Sold 5 Out of 6 Buildings – “ in Oakland, California, Tribune, Mercoledì 3 Maggio 1967, 7.
5 E. Thomson editore, Select Monuments of the Doctrine and Worship of the Catholic church in England before theNorman Conquest, 95-99.
6 W. F. Taylor editore e traduttore, The Book of Bertram, “De Corpore et Sanguine Domini”. London: Simpkin Marshall, 1880.
7 Hugh Auchincloss Brown, “A Definition of God,” in The American Rationalist, vol.9, n.3 Settembre 1964, 12. 8 “The Attack Upon Christianity,” in the Canadian Intelligence service, vol. 17, n.4 Aprile 1967, 4.


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