RISORSE:

 

22 dicembre 2015 

John Piper ha pubblicato una risposta a Jerry Falwell, Jr. il quale  invita i cristiani ad armarsi e da delle disposizioni agli studenti che portano armi nel campus Liberty University. La posizione di Piper si delinea come quanto di più vicini si possa arrivare ad un pacifismo individuale senza dirlo. La sua risposta ignora purtroppo gran parte del contesto dei passi del Nuovo Testamento in essa citate, e ignora l’Antico Testamento del tutto. Come tale, non solo la considero non biblica ma discordo con forza, penso che sarebbe pericolosa e, per i cristiani accettarla nella società sarebbe poco amorevole.

All’inizio, Piper dà una specifica per illustrare che non intende dare un argomento globale contro l’autodifesa in generale, ma mina rapidamente tale specifica, e con ogni punto successivo, la sua posizione cresce progressivamente assoluta. Egli scrive: “La mia principale preoccupazione in questo articolo è per l’appello agli studenti che li incita ad avere la mentalità: Prendiamoci tutti delle armi e insegniamo loro una lezione, se vengono qui.” Piper vuole restringere l’argomento: “La questione non è principalmente di quando e se un cristiano possa mai usare la forza per legittima difesa, o la difesa della propria famiglia o degli amici. Ci sono notevoli ambiguità situazionali nella risposta a questa domanda. “

Mentre non affronta mai queste “significative ambiguità situazionali”, continua a menzionarle mentre allo stesso tempo rende ampie dichiarazioni di carattere generale come questa: “La preoccupazione è la formazione nei cristiani di una disposizione ad usare la forza letale, non come poliziotti o soldati, ma come cristiani ordinari in relazione ad avversari lesivi”. Questa è una posizione molto ampia che comporta che a meno che tali cristiani siano agenti del governo civile, non dovrebbero affatto usare la forza letale. Così, mentre dice che vuole evitare quell’argomento  a causa delle sue ambiguità, propone subito una risposta che risponde al negativo in maniera definitiva.

Il Dr. Piper continua su questa vena attraverso l’intero brano. E penso che senta qui la propria incoerenza  poiché costruisce subito un uomo di paglia per rappresentare la posizione contraria: “Si accorda con il Nuovo Testamento incoraggiare l’atteggiamento che dica: ‘Io ho in tasca il potere di ucciderti quindi non metterti nei pasticci con me?’ La mia risposta è, No “

Molto semplicemente, nessuno sostiene questo. Questa non è la posizione di leader cristiani che sono preparati e informati sulla visione biblica della difesa. Nemmeno le smodate, borderline  osservazioni di Falwell, Jr. sono ben rappresentate da una posizione così estrema.  Rappresentare la posizione a favore dell’autodifesa in questo modo è irresponsabile da parte del dottor Piper.

Piper poi segue con nove considerazioni che crede sostengano la sua posizione, e uno di queste è divisa in sette parti. Non prendo il tempo per affrontarle a lungo tutte quante, ma solo quelle che credo siano più centrali per la sua posizione. (Alcuni dei miei argomenti biblici più completi si possono trovare qui e altrove.)

L’argomento principale di Piper è che Romani 12: 17-13: 4 vieta ai privati ​​cristiani di farsi vendetta. Il potere della spada, il testo dice, è chiaramente lasciato solo al governo civile. E anche se in una Repubblica come la nostra il popolo è il governo, Paolo non immaginava “che i cittadini cristiani dovessero portare spade in modo che il nemico non si facesse venire qualche brillante idea.”

Mentre è vero che Paolo (e Gesù, in Matteo 5: 38-39) istruiscono contro la vendetta personale, e che il potere della spada appartiene al governo civile, questo non significa che al popolo di Dio siano assolutamente proibite in qualsiasi e tutte le circostanze l’auto-difesa della loro vita o proprietà, o in particolare la difesa della vita dei propri cari e del prossimo.

È qui che il problema di Piper risiede più chiaramente nella sua comprensione e uso della Scrittura. Astraendo passaggi come questi non solo dal loro contesto storico, ma praticamente da qualsiasi contesto, li assolutizza per insegnare che i cittadini devono essere sempre passivi di fronte a ladri, rapinatori, stupratori e assassini, e per conseguenza da terroristi, invasori, e governi tirannici.

Ma è questo il modo in cui usiamo la Scrittura?

No. Primo, Piper non tratta da nessuna parte evidenti passi dell’Antico Testamento che insegnano sia in linea di principio che in pratica che il popolo di Dio ha il diritto di autodifesa anche letale. I lettori dovrebbero avere familiarità con Esodo 22: 2: “Se il ladro, colto nel fatto di fare uno scasso, è percosso e muore [il proprietario] non è colpevole di omicidio nei suoi confronti”.

Il principio è che quando uno attacca in una situazione letale, è legittimo contrastarlo con una forza letale anche massima. Il principio  di “non fare vendetta” è qui superato dalla necessità. Fu per questa ragione che Gesù disse a Pietro nel giardino del Getsemani di riporre la spada sguainata. Non era, come sostiene Piper, perché siamo pellegrini che non hanno alcun diritto di usare spade. Fu perché Gesù era intimamente familiare con il principio del Vecchio Testamento: il momento in cui ti riveli pubblicamente come una minaccia mortale, ti fai un obiettivo per una difesa con forza letale. Questo è esattamente il motivo per cui Gesù disse quello che ha detto: “Tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada” (Matteo 26:52).

Allo stesso modo, quando il re Assuero concesse agli ebrei prigionieri il diritto di difendersi dagli attacchi ha incluso il diritto di “riunirsi e di difendere la propria vita, distruggendo, per uccidendo e sterminando tutta la gente armata  di qualsiasi popolo o provincia che li assalisse, compresi  bambini e donne, e  saccheggiare le loro spoglie “(Ester 8:11).

Gli Ebrei sapevano che le Scritture permettevano loro già il diritto di auto-difesa, ma sapevano che saccheggiare coloro che li attaccavano andava oltre. Così, quando venne il momento, si difesero apertamente: “I Giudei dunque colpirono tutti i loro nemici con la spada, massacrando e distruggendo” (Ester 9: 5); ma nota: “non si diedero al saccheggio” (Ester 9:10).

Questa legge e l’esempio sono chiari, e non sono revocate dagli insegnamenti del Nuovo Testamento. Infatti, mentre pietisti cristiani come Piper potrebbero essere tentati di dire che il principio della “Nessuna vendetta” è un principio del Nuovo Testamento, che elimina il Vecchio, la verità è esattamente l’opposto. Per stabilire questo principio in Romani 12: 19-20, Paolo cita due passi dell’Antico Testamento: “La vendetta è mia, io ripagherò” è citato direttamente dal Deuteronomio 32:35 (la legge dell’Antico Testamento!). La dichiarazione susseguente di amare il nemico è presa direttamente da Proverbi 25: 21-22, che è a sua volta basata sulla legge di nuovo Testamento (Esodo 23: 4-5).

Così non sarà sufficiente sostenere che il principio “Nessuna vendetta” è un miglioramento del Nuovo Testamento sul Vecchio. Tale principio è di per sé un principio del Vecchio Testamento.

Ma questo significa che noi dobbiamo renderci conto che è perfettamente conciliabile con il resto della legge del Vecchio Testamento che , nonostante comprenda il principio contro la vendetta personale, lascia spazio per l’autodifesa e la forza letale quando appropriato. I due principi non sono in contrasto; sono perfettamente d’accordo perché si applicano a situazioni e contesti diversi.

Così, è qui dove il concetto di Piper della Scrittura sembra essere modellato e plasmato da pietismo e da un’inaccettabile negligenza del Vecchio Testamento che messi insieme lascerebbero famiglie cristiane indifese di fronte ad assalitori violenti. Ciò riflette il tipo di eresia “Solo Nuovo Testamento” che crea l’alleanza pietista-umanista: una capitolazione e negligenza da parte dei leader cristiani che lascia le questioni sociali all’arbitrio dei liberali che odiano la Bibbia e che sono fin troppo desiderosi di accettare il regalo. Io non ci sto. Leggete la base del Vecchio Testamento per i vostri principi del Nuovo Testamento, e poi accettare che questa base richiede l’equilibrio del Vecchio Testamento salvo dove sia stato sostituito esplicitamente.

Ma Piper è incredibilmente coerente con la sua posizione di ‘non difesa’ da Solo Nuovo Testamento,  ed è qui che la sua argomentazione si fa più preoccupante. Egli sostiene che confutare la sua posizione ammonterà a “Posso sparare all’aggressore di mia moglie?” Quello che dovrebbe essere tanto facile biblicamente parlando, Piper lo chiama un “istinto” e offre sette punti per rispondere  “No “

Sono rimasto scioccato e costernato che Piper sia così anti-armi e anti-difesa che si aspetta che i cristiani stiano a guardare la loro moglie o i figli essere aggrediti, violentati, o assassinati sotto i loro occhi senza reagire per difenderli. Non gli piace accettare che la sua risposta sia “No”, e dice perfino che non c’è  una risposta diretta, ma poi di nuovo lo rende subito chiaro: “non c’è negoziazione diretta con la situazione di usare forza letale per salvare la famiglia e gli amici, tranne affidandosi a polizia e militari. “

Ciò è ridicolo. Assolutamente ridicolo. Perché il Dio del Vecchio Testamento avrebbe dato indicazioni chiare per l’autodifesa in questi casi, ma improvvisamente nel Nuovo Testamento le ritira e da questo diritto solo ad una manciata di agenti del governo che non riesce a raggiungere la scena più rapidamente che in una media di 10 minuti? Che amore è questo?

Gente, cerchiamo di essere chiari. La polizia, per quel bene che fa, non vi protegge da criminali, stupratori e assassini. La polizia il più delle volte si presenta in ritardo e scrive verbali su quello che è successo prima che  fossero arrivati. La speranza migliore di vostra moglie in quel momento è una pistola nella mano del marito. Questo sarebbe l’oggetto che maggiormente onora Cristo che potrebbe trovarsi sulla scena.

Sono scioccato e rattristato per aver letto la difesa di Piper di questa posizione. Mentre vede sua moglie essere violentata, egli contemplerebbe dentro di sé: “Il nostro obiettivo primario nella vita è quello di mostrare che Cristo è più prezioso della vita. Così, quando sono davanti a questa minaccia per mia moglie, mia figlia o un amico, il mio cuore dovrebbe tendere verso fare il bene in modo tale da raggiungere questo grande obiettivo. Ci sono centinaia di variabili in ogni crisi che potrebbero influire come ciò avvenga. “

NO. C’è solo una variabile in questa situazione: l’angolo da cui spari alla testa dello stupratore.

C’è un principio in gioco qui, ed è un altro principio del Vecchio Testamento ripetuto nove volte nel Nuovo Testamento: ama il tuo prossimo come te stesso. Come si mostra l’amore di Cristo, se permettiamo che qualcuno sia  violentata o uccisa davanti a noi e non facciamo nulla? Non ci sono variabili qui. L’amore del prossimo costringe ogni persona a proteggere la vita innocente e stendere i criminali che si sono resi una minaccia letale.

Se Paolo ha detto che una persona che semplicemente non provvede per la propria famiglia è peggio di un infedele e ha rinnegato la fede (1 Tim. 5: 8), cosa pensi che direbbe di un tizio che stava seduto a contemplare pie banalità mentre la sua famiglia viene picchiata e macellata davanti a lui?

Piper continua a applicare il suo principio: “Io vivo nel centro della città di Minneapolis, e vorrei personalmente consigliare che un cristiano non avesse un’arma da fuoco a disposizione per tali circostanze.”

Io vorrei consigliare ai cristiani di ascoltare qualcuno che non ha fatto dell’amore di Cristo un’astrazione senza Armati cristiano. Ama il prossimo tuo come te stesso.

In chiusura, Piper punta su un tema che cita più volte. Egli sostiene che siamo pellegrini in questo mondo, e che Gesù ci ha detto di aspettarci “violenta ostilità.” Dobbiamo solo ricordare che siamo agnelli in mezzo ai lupi, e che il nostro destino non è quello di sparare ai lupi, ma rassegnarsi a essere divorati.

Diciamo solo che questa era una parte della verità, quando i discepoli erano di fronte un governo perseguitante in cui la resistenza armata sarebbe stata non solo inutile, ma sarebbe stata affrontata con forza di governo come sedizione. Ma, come ho chiarito qui e qui e altrove, il motivo “pellegrino” del Nuovo Testamento era un fenomeno temporaneo per quella generazione fino a quando le autorità incredule della cultura ebraica che perseguitavano i cristiani sono stati distrutti. Lo scrittore di Ebrei chiarisce che i discepoli erano arrivati ​​alla Sion che Abramo ricercava, e non era qualcosa che avrebbero dovuto aspettare di aspettare dopo la loro morte.

Anche se fosse vero che siamo ancora in una situazione di “pellegrini”, questo comunque non invaliderebbe gli aspetti dell’amore comandato nel Testamento coerenti con l’auto-difesa. I cristiani hanno il diritto di auto-difesa, di difendere la propria casa, e di difendere parenti ed il prossimo.

Dire il contrario è negligere troppo della Bibbia, e questo è ciò che l’articolo di Piper fa effettivamente: trascura il contesto di ciò che cita e trascura l’Antico Testamento del tutto. Per questa ragione, e per aver richiesto che i  cristiani stiano a guardare mentre criminali attaccano e ammazzano persone, perfino la propria famiglia, e in effetti anche che si esaminino  introspettivamente il cuore anche prima di chiamare la polizia per chiedere aiuto (!) — La posizione di Piper è pericolosa per la società.

Inoltre, è indicativo di quelli che rifiutano categoricamente l’Antico Testamento come informativo del Nuovo. È sintomatico del cristianesimo  pietista il cristianesimo ‘da cameretta’, e del tipo da  “due regni” i quali dicono la Bibbia non ha nulla da dire alla piazza. È il momento di abbandonare tutte quelle posizioni e adottare una visione del mondo biblica robusta che mette l’amore di Dio e amore del prossimo in azioni concrete nei modi che la  Scrittura  comanda e illustra, e che comprende il diritto di portare armi e il diritto all’auto-difesa .

Come ho detto, non abbiamo affrontato tutto quello che potevamo con i commenti di Piper, ma questi ha colpito il cuore del perché la sua posizione non è biblica. È divorziata dal contesto della Scrittura e nega ciò che la Bibbia insegna riguardo a qualcosa così centrale e fondamentale come amare il prossimo. Le sue opinioni sono pietistiche. Quando la Bibbia parla di tali aree della vita, egli lo ignora, e sovverte i principi trasformandoli in questioni solo di amore astratto dell’individuo che contempla il proprio cuore nella stanzetta della preghiera. Io dico:  lasciamo che la Bibbia parli di tutta la vita, come fa, e quindi applichiamola laddove essa parla. Ed essere ben armati e addestrati in armi, mentre lo si fa. (E trovare un seminario o università che vi permetta di farlo.)

 


Altri libri che potrebbero interessarti