Perché Dio ha Distrutto la Città di Sodoma?
Di R.C. Sproul Jr.
Ai nostri giorni ci sono due pareri principali in competizione tra loro su come rispondere a questa domanda. Poiché viviamo in un mondo dove chi commette peccati sessuali è diventato una categoria protetta, certi circoli della chiesa si sono affrettati a metterli a loro agio. La teoria più promettente al momento, per quanto possa essere anti-intuitiva è questa: Dio ha distrutto Sodoma non perché fosse una città dedicata alla perversione, ma perché era una città che difettò nell’esercizio dell’ospitalità. L’ira di Dio fu versata sulla città, non perché gli uomini di Sodoma, battendo i pugni sulla porta di Lot, volevano violentare sessualmente gli angeli, ma perché gli angeli non furono trattati con grazia e compassione. Non fu per quello che i sodomiti volevano prendersi, ma per quello che mancarono di dare.
L’ala più conservatrice della chiesa, naturalmente, adotta il parere più vecchio, un parere più intuitivo. La narrazione va in questo modo: Sodoma era una città in cui la perversione sessuale aveva messo radici così profonde, che quando gli angeli vennero in visita furono visti come carne fresca. Questa grave malvagità che alimentò questo grave crimine ispirò la grave ira di Dio.
Mentre il secondo parere, quello più intuitivo, quello più storico, ha più argomenti a proprio favore del parere più recente e più politically correct, temo che entrambi siano seriamente fuori bersaglio. Sì. L’ira di Dio si rivela contro ogni empietà. Sì, la perversione sessuale è sia un risultato dell’ira di Dio che una provocazione di quella stessa ira. Ma un esame più attento del racconto ci dice perché Sodoma fu distrutta. Fu distrutta non a motivo della malvagità dei non credenti. Fu distrutta per la mancanza di un residuo. Dio distrusse Sodoma per il fallimento della chiesa, dei credenti.
Ricordate la sollecita conversazione di Abrahamo con Dio, la sua negoziazione virtuale per la città di Sodoma. Forse Dio avrebbe risparmiato la città se ci fossero stati la cinquanta giusti? Quarantacinque? Quaranta? Dio infine sarebbe stato disposto a risparmiare la città per dieci. Ma Abrahamo non poté trovarne neppure dieci. Non si può non accorgersi di ciò che sarebbe potuto accadere. Questa tenebrosa e malvagia città sarebbe stata risparmiata se ci fossero stati anche solo dieci persone giuste. Malgrado la perversione, malgrado la portata del male, la città sarebbe stata risparmiata per solo dieci giusti.
Noi viviamo in una nazione tenebrosa e malvagia, in mezzo ad un popolo tenebroso e malvagio. Anche noi, dentro di noi, siamo tenebrosi e malvagi. Ma noi, per la sua grazia, abbiamo una giustizia che non è nostra di diritto. Abbiamo una giustizia perfetta. E per questa, possiamo essere la vera ragione per cui Dio può risparmiare la nostra nazione, la nostra cultura. Progettiamo e ci preoccupiamo di come riprenderci questa e quella istituzione. Facciamo strategie e compromessi, per guadagnare un posto al tavolo del mondo, per rincorrere il mondo. Mentre ciò che siamo chiamati a fare è cercare prima la sua giustizia e il suo regno. Ciò che siamo chiamati a fare è la cosa giusta.
È possibile ritirarsi dalla battaglia e giustificare la nostra paura dicendo che stiamo ricercando la nostra giustizia personale. Chiamiamo questa follia pietismo. Temo, però, che stiamo cadendo dall’altra parte del cavallo. Qui la pietà è chiamata pietismo e la mondanità è chiamata essere missionali. La missione, però, è pietà. Soccorri il tuo vicinato. Soccorri la tua città. Soccorri la tua nazione. Soccorri quelli che sono intrappolati nella perversione. Soccorri i Lot della chiesa. Fallo cercando la sua giustizia. residui salvano città.