L’Immagine di Dio nell’Uomo

L’Immagine di Dio nell’Uomo
Il Catechismo Minore di Westminster, alla domanda 10, chiede: “In che modo Iddio creò l’essere umano?” E risponde: “Iddio creò l’essere umano maschio e femmina, secondo l’immagine di sé stesso, in conoscenza, giustizia e santità, con il dominio su tutte le creature” (Ge. 1: 26-28; Colossesi 3:10; Efesini 4:24).
Secoli prima, il commentatore giudeo Joseph Kimhi (1105? – 1170?), aveva scritto: “Immagine è dominio e somiglianza è governo, non un’immagine fisica”. Quest’interpretazione va all’indietro nel tempo come minimo alla traduzione della Torah di Saadia Gaon ed è l’antico intendimento del significato dell’immagine di Dio.
L’uomo decaduto, naturalmente, cerca un dominio e governo empi in disprezzo di Dio e della sua legge. Però, l’ovvia implicazione della rigenerazione è che l’uomo in Cristo è rinnovato in un pio dominio e al governo sotto Dio. Per lui, mancare d’esercitare tale dominio è un peccato.
L’antica interpretazione della creazione dell’uomo è che Genesi 1:26 dice: “E Dio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine (cioè dominio), conforme alla nostra somiglianza (governo), ed abbia dominio’”. Il dominio è dunque un requisito che Dio ci prescrive nella nostra creazione stessa. Nella nostra rigenerazione, questo requisito è nuovamente in vigore. Proprio come il giudizio di Dio cadde su Adamo per un falso concetto di dominio, così cadrà su di noi se neghiamo il mandato del dominio, il mandato culturale.
Nostro Signore lo richiede nel Grande Mandato: dobbiamo fare discepoli tutte le nazioni, “Insegnando loro di osservare tutto ciò che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Matteo 28:18-20).
Noi non possiamo rigettare dominio e governo senza rigettare la chiamata di nostro Signore.
R.J.Rushdoony settembre 1981. Traduzione GM ottobre 2016