I Dieci Comandamenti: il Carattere di una Nazione
Di Vishal Mangalwadi
la prima parte di questo articolo è già stata pubblicata su Rischio Calcolato.
Partendo da “I Dieci Comandamenti” del 1956 per arrivare al primo film di Indiana Jones “I predatori dell’arca perduta”, un futuro storico sarà in grado di spiegare il declino dell’Occidente. Quando l’Arca (dell’Alleanza) di Lucas-Spielberg viene finalmente aperta, le tavole dei Dieci comandamenti sono ridotte in polvere. Dopo che i seminari Tedeschi e Americani (ovvero le istituzioni accademiche, dato che sia Harrison Ford sia il suo rivale che lavora per i Nazisti sono professori di Archeologia) hanno “predato” con successo l’Arca, un tribunale americano dopo l’altro, scuola dopo scuola, sala municipale dopo l’altra hanno cominciato a dismettere i monumenti dei Dieci Comandamenti, impacchettandoli e riponendoli via lontano dagli occhi del pubblico, in magazzini segreti. E oggi i presentatori televisivi in America non sanno né gli interessa sapere cosa fossero i Dieci Comandamenti e perché essi siano fondamenta indispensabili per la costruzione di grandi nazioni.
Sono stati i primi due comandamenti – il primo contro la creazione di miti e l’idolatria, e il secondo che invece dell’adorazione della natura promulga piuttosto il dominio dell’uomo su di essa – a innescare la passione Giudaico-Cristiana per la “VERITAS”, dando vita all’università, il simbolo della conoscenza, della scienza e della formazione del carattere dei gentiluomini.
Agli schiavi ebrei, ovvero ‘apprendisti orali’ analfabeti, era richiesto di saper leggere perché Dio non diede loro racconti da tramandare oralmente, ma un testo scritto. Pescatori e contadini dovevano imparare a scrivere perché Dio aveva chiesto loro di fare copie della Legge. I pastori allenavano la loro mente perché Dio chiedeva loro di meditare sulla Legge. La Legge richiedeva ai produttori di mattoni di impegnarsi anche nell’insegnamento.
Il Protestantesimo prese molto sul serio questa concezione Giudea della Legge di Dio e imponeva a ogni analfabeta di imparare a leggere e a scrivere per poter studiare il Verbo di Dio. Questa è la ragione per cui negli edifici pubblici e nei parchi si trovavano i Dieci Comandamenti. Aver reso la Legge di Dio la scaturigine del comportamento pubblico divenne il fondamento che trasformò i paesi Protestanti in grandi Nazioni[1]
Ma nel momento in cui il Verbo di Dio viene polverizzato e chiuso a chiave, la Verità smette di essere una categoria significativa. Una ‘Nuova Era’ è sorta in tutto l’Occidente, dove l’Archeologia ha smesso di essere una scienza e si è trasformata in un’esplorazione di antichi fenomeni magici e occulti. Come ho scritto in una recensione de ‘Il Codice da Vinci’, un professore di Harvard è più interessato al Simbolismo, alla Storia e al sesso mistico o magico che alla Verità e alla formazione del carattere.
L’università di Oaksterdam in California, che si è specializzatanell’insegnamento della coltivazione e la promozione della Marijuana, ha preso il sigillo dell’Università di Harvard, e ne ha cambiato VERITAS in CANNABIS, una appropriata descrizione della Nuova (Tenebrosa) Era Occidentale.
Lucas e Spielberg avevano ben donde nel dire che l’Arca dell’Alleanza era il segreto che ha trasformato Israele in una grande nazione. Il loro problema era che già nel 1980, l’evangelicalismo, il carismaticismo o non-carismaticismo americani, si erano resi inetti nel dire loro che il segreto del Arca era la Legge di Dio e non una qualche sorta di magia spiritica (Genesi 18: 18-19; Deuteronomio 4:5-8, ecc) . La Presenza e la Benedizione di Dio erano con Israele solo fintanto che obbediva alla legge di Dio, e non quando avessero computo i giusti riti religiosi di fronte all’Arca.
E oggi, le più grandi menti di Hollywood, e allo stesso modo i giudici, i professori universitari, i politici Occidentali non hanno idea di come la legge di Dio sia indispensabile per la costruzione di grandi nazioni. Ripeto, questo è perché l’Evangelicalismo, in attesa del millennio, ha perso per strada l’anelito protestante per la costruzione di grandi nazioni. Molto deliberatamente (e stupidamente) i seminari e i licei evangelici sopprimono la legge di Dio in nome della grazia e dello Spirito Santo.
Non accontentandosi di aver distrutto l’Occidente, l’escatologia evangelica sta ora distruggendo il cristianesimo nel mondo in via di sviluppo. Missioni occidentali stanno “convincendo” con metodi discutibili i leader cristiani indigeni ad abbandonare il grande patrimonio protestante di istruzione superiore, a smettere di meditare sulla legge di Dio, ma di promuovere la tradizione orale e i racconti. E i leader cristiani del terzo mondo, in perenne bisogno di fondi, sono privi tanto di quella forza che della prospettiva per opporsi alla follia delle moderne missioni occidentali.
Addendum.
Risposta di Mangalwadi a un’obiezione sulla sua critica all’escatologia evangelicale.
* Duecento anni fa un calzolaio protestante, William Carey, venne in India e insieme a dei suoi colleghi e diede al nostro popolo analfabeta scuole, portò la stampa, la Bibbia, il giornalismo, e fondò un liceo che è diventato in seguito una università. Ora, ci viene detto che non dobbiamo più chiamare nessuno analfabeta. Dobbiamo rispettare le culture orali e raccontar loro delle storie. Questo ci permetterà di “portare a compimento il mandato” di portare il Vangelo ad ogni “nazione” (ovvero un gruppo di persone non raggiunte dal vangelo) e affrettare la venuta del Signore. Se seguiamo questa semplice strategia potremo far ritornare Gesù nel 2020.
I Tribunali americani sono riusciti a rimuovere i dieci comandamenti perché l’Evangelicalismo non era interessato nella legge di Dio. Nessuno dei centri di eccellenza americani dell’Evangelicalismo, dal Moody Bible Institute, al Wheaton College, al Dallas Theological Seminary, al Biola, al Fuller ha avuto una facoltà di legge. E nessuno di loro ancora oggi ne ha una. Ecco perché il sistema giudiziario americano è stato catturato dalla distruttiva ideologia anticristiana.
* Leggo il libro dell’Apocalisse ogni anno, e spesso più di una volta all’anno. Non è lo studio dell’Escatologia, ma l’aver dato credito alla folle idea di pessimismo premillenniarista presentato in opere come “Addio Terra Ultimo Pianeta” ad aver distrutto l’Occidente.
* Il Pessimismo Evangelicale dice che più noi predichiamo il Vangelo, più le tenebre del mondo si eleveranno sopra la luce di Dio, il lievito del Vangelo non farà crescere l’intero impasto, il piccolo seme del Vangelo non si svilupperà in un albero vivificante fino a dopo al ritorno di Cristo; la terra non sarà riempita della conoscenza di Dio come le acque ricoprono il mare, pertanto cediamo il compito di educare la nostra nazione al diavolo e divertiamoci a ripetere dei racconti evangelici. Lasciate che sia il mondo a svolgere il duro lavoro della comprensione e della pratica della legge. Molto meglio per noi sperimentare l’estasi dello Spirito Santo, molto meglio per noi pregare: “Venga il tuo regno, la tua volontà sia fatta sulla terra nel millennio – ma fino ad allora fa che sia fatta quella del diavolo in Occidente.”
Risposta di Mangalwadi in difesa del suo attacco al moderno trend evangelico dell’ “Oralità” (in Italia siamo ancora “indietro”)
* Dio ha sia pronunciato che scritto i Dieci Comandamenti. Cominciando con il Signore Gesù, ogni predicatore ha predicato oralmente ogni settimana. Quindi, perché l’Evangelicalismo ha improvvisamente riscoperto l’Oralità e il Racconto? Sta delineandosi una deriva epocale sia nell’epistemologia laica sia in quella evangelica americana. Dopo il 1775, una cultura che è stato fondata sulla rivelazione e la ragione ha traslocato sul “senso comune” e la ragione – quantunque fino al 1960 il senso comune è stato modellato dalla Bibbia. (La Chiesa americana fu ingannata dalla Dichiarazione di Indipendenza, Thomas Paine e Benjamin Franklin pensavano infatti che il “senso comune” era il senso “auto-evidente”) Una volta che la rivelazione è scomparsa dalla cultura americana (cioè dopo il 1960), la ragione/il senso comune han dovuto essere rimpiazzati dal Racconto (Joseph Campbell). Questo è il cambiamento epistemologico che sto combattendo, in quanto “il Racconto” distruggerà il Cristianesimo che invece si basa sulla “Testimonianza” (Verità). Mosè non ha detto nessun racconto a Faraone. Gesù e gli apostoli sono stati testimoni e non cantastorie.
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Il mondo accademico ha raggiunto lo stesso empasse in cui si trovò S. Agostino: molti stanno intuendo che senza la Rivelazione, non c’è speranza di conoscere la Verità, e senza Verità non vi è alcuna speranza di salvare la Libertà. Sono aggressivo perché Francis Schaeffer e Os Guinness sono stati fin troppo cortesi, e per questo non sono stati ascoltati. Invece di tornare alla Vera Verità, l’Evangelicalismo si sta dirigendo verso l’abisso dei miti. In Germania sono stati i razionalisti ad aver chiamato la Bibbia “mito”. In America, sono oggi gli evangelici a chiamare la Bibbia una raccolta di “Racconti”. La mia strategia è quella di dire ad alta voce che se la Bibbia non è il Verbo di Dio – Vera Verità – allora l’Occidente è condannato: il suo documento fondatore è un mito. La disuguaglianza umana è evidente, l’uguaglianza è una verità rivelata. Gli animali (compreso l’uomo, se è un animale evoluto non hanno diritti di auto-evidenti. Non vi è alcun motivo per cui un mercante del sesso non possa tenere una ragazza in una gabbia o al guinzaglio, come molte culture fanno, se ella alla fine è solo un animale. Il problema è che le persone che promuovono i Racconti e l’Oralità sono molto preparate. Sono i loro seguaci a capire che questa istruzione superiore di simbolismo, racconti e oralità, proviene dal consenso intellettuale postmoderno. Le Parabole di Gesù vengono utilizzate per ingannare i semplici cristiani che non aprono un dizionario per vedere che una parabola non è una storia.
Risposta a un obiezione sui destinatari dei Dieci Comandamenti
Abramo e Isacco attraversarono terre dove per salvarsi la vita dovettero mandare le loro mogli nell’harem del re. Per proteggere il suo ospiti Lot offrì le sue figlie a una banda di teppisti, che non erano proprio solo alcuni giovani ubriachi. La figlia di Giacobbe fu violentata. Così, quando Dio disse al Patriarca che avrebbe fatto di loro una benedizione per tutte le nazioni, essi non l’intesero come che avrebbero mostrato a popoli non ancora raggiunti la via per andare in cielo, piuttosto che attraverso il seme di Abramo, avrebbero portato luce alle nazioni. Avrebbero insegnato alle nazioni come vivere con i loro vicini, senza concupire le loro mogli, le loro figlie, i loro ospiti, e la loro proprietà. Ma se nessun predicatore ha mai esposto dal pulpito il tema di essere luce delle nazioni. . . perché ci si sorprende che l’oscurità stia avanzando in Occidente? Sia fatta la volontà di Dio in tutto il mondo o solo in chiesa?
[1] per ulteriori approfondimenti si veda il mio libro ‘Truth and Transformation: A Manifesto for Ailing Nations’